𝐭𝐡𝐞 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐰𝐞 𝐦𝐞𝐭-𝐢𝐰𝐚𝐨𝐢

Capitolo 4

oikawa lasciò che iwazumi sentisse il suo cuore. Iwazumi era attento al battito e cercava di prevederlo. Nella sua testa contava i battiti. 
boom- boom boom- boom boom-boom- boom boom- boom-boom-boom boom boom-
cercava di prevederli,ma non avendo successo. Oikawa si fece abbracciare solo per poco, poichè appena capì il gesto di iwazumi, gli intimò di allontanarsi e lasciarlo perdere. Ogni volta che iwazumi faceva una cosa del genere, gli veniva scoperta una parte che non dava mai a vedere, spesso guardava gli altri dall'altro in basso anche senza una vera ragione, ma non per sentirsi superiore, cosa che, anzi, odiava a morte, tanto che proprio per quello se la prendeva sempre con oikawa, ma per non far vedere quanto in realtà poteva essere amichevole, solo che dopo un po' anche lui non diceva niente, si staccava e lasciava correre.

adorava solo una cosa di oikawa: il fatto che nonostante fosse una testa calda, riusciva a capire iwazumi. Si, proprio quello scemo riusciva a capirlo. Iwazumi aveva sempre portato dentro di se una sorta di attrazione per oikawa, ma solo perchè riusciva a comprenderlo anche quando non riusciva a esprimere bene un pensiero. 

-hai fame?-
-dovrei farti io questa domanda, tanto a me lo portano lo stesso il cibo, iwa-chan-
-un po' a dire il vero, ma non fa niente, sono abituato a fare il digiuno-
-ancora con quella storia? se non ti portavo io da mangiare agli allenamenti rimanevi a stomaco vuoto e stavi sempre arrabbiato con me.-
-il fatto che ero arrabbiato con te era solo colpa tua-

oikawa si mise a ridere e il battito cambiò ancora. iwazumi sussultò, non si era ancora abituato a quel suono cosi irregolare. oikawa fece finta di non aver visto.
non che non volesse ribattere, ma sapeva che iwazumi avrebbe detto o almeno pensato qualcosa. Inoltre gli aveva ripetuto già trecento volte che stava bene, era iwazumi che aveva deciso di non ascoltare e farsi i fatti suoi. 

-mh...iwa-chan, puoi venire un attimo vicino a me?-
-ok-

iwazumi si sedette sul letto, oikawa si mise dritto. lo guardò.

-hai le lentine?-
-n-no, perchè me lo chiedi? sai che non porto gli occhiali-
-no, intendevo le lentine colorate-
-n-no...-
-i tuoi occhi sono più chiari.-
-ah, davvero?-
-sono bellissimi...-
-o-oikawa ma che dici, non essere così sfacciato, insomma mi fa arr--

quando se ne rese conto, il battito di oikawa era aumentato a dismisura, non si distinguevano sull'elettrocardiogramma l'inizio e la fine di ogni linea che saliva e scendeva. oikawa aveva iniziato a cercare l'ossigeno, respirando affannosamente e in modo svelto. per quello che ne sapeva iwazumi, non sapeva che fare. 
una delle dottoresse arrivò con tanto di siringa, venne seguita da un altro dottore.
oikawa continuava a cercare l'ossigeno, le pupille erano scomparse, la lingua aveva smesso di stare al suo posto. iwazumi si mise a piangere e nella sua testa quel momento era a rallentatore. poteva vedere oikawa cercare di aggrapparsi ad un filo, le convulsioni non smettevano nemmeno quando il dottore lo prese di peso. Iwazumi sentì tutto in modo ovattato, e gli occhi non ci pensarono nemmeno a chiudersi, rimasero fermi, immobili a guardare quella scena dolorosa e raccapricciante. la dottoressa tolse l'aria dalla siringa e la infilò nel braccio di oikawa che sembrò calmarsi piano piano, ma il battito scese di poco e quando scese, comunque rimase tremedamente irregolare. 

-stai bene?- chiese il dottore a iwazumi che non rispose
-dai, vieni un attimo, ti offro un caffe- 
-che cosa...è successo...a...oikawa?-
-come?-
-che cosa gli è successo?- disse iwazumi, senza distogliere lo sguardo dall'amico, che ora sembrava dormiente. 
-parliamone fuo--
-voglio saperlo, qui e adesso...-
i dottori si scambiarono uno sguardo furtivo, ma che iwazumi percepì.

-ha avuto una crisi epilettica.-
-è la prima volta che ne ha una?-
-si...di solito non capita-
-cosa può succedergli adesso?-
-non mi sembra il momento di dirt--
-ho fatto una domanda- iwazumi stavolta girò leggermente il volto con gli occhi bagnati dalle lacrime come non li aveva mai avuti -le ho chiesto cosa può succede, in futuro cosa gli accadrà...-