cap 12|la cena di Natale.

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arrivammo alla Tana.
i fratelli si fermarono in cucina per uno snack,dopo il viaggio.d'altronde tutti erano già stati lì.
tranne me.
mi sentivo un po' spaesata,quasi in imbarazzo,ma l'odore di biscotti appena sfornati in qualche modo mi rincuorava.
Fred mi prese per mano e decise di farmi fare il giro della casa,finché non ci imbattemmo in sua madre,Molly.
"Aw ciao Fred!"
disse stringendolo a se.
"e questa bellissima ragazza che tieni per mano?" aggiunse sorridendo.
"è la mia ragazza."
"piacere,sono Julia!"
"Aww vieni qui per un abbraccio!" esclamò lei.
mi abbracciò proprio come una vera madre,mi scese una lacrima di commozione.
non avevo mai provato una sensazione del genere.

[dialogo-f:Fred,m:Molly,j:Julia,a:Arthur]
M:"oh no tesoro che c'è?"
F:"beh diciamo che viene da una famiglia un po'..come dire..particolare."
M:"mhh,se i geni di famiglia non mentono,sei una Malfoy,giusto?"
J:"sì,però odio esserlo onestamente.
non sono serpeverde,ma sono stata cambiata di casa per seguire le orme della mia famiglia: ero grifondoro."
M:"fammi indovinare: tuo fratello viene considerato migliore di te dai tuoi genitori?"
F:"mamma,anche lei è una gemella"
M:"oof,ancora peggio.
senti tesoro,io esigo che tu stia qui.
sai che ogni volta che ti senti sola o svalutata questa sarà casa tua,okay?
suuu,non piangere.
sei stupenda e Fred è veramente fortunato ad avere una fidanzata del genere."

A:"ehi che succede qui?"
F:"pa,ti presento la mia ragazza,in un momento commovente ma okay."
mi sfregai gli occhi e porsi la mano ad Arthur Weasley,il padre.
J:"piacere di conoscerla,sono Julia. Julia Malfoy."
lo vidi sussultare,prima che Molly gli spiegò la situazione.
"in casi del genere,mia cara,si spera vivamente che  tuo padre non venga a cercarti qui..".
A:"beh per ora sarai al sicuro.
tuo fratello potrebbe dire qualcosa?"
J:"so che sembra una persona spregevole e cattiva,ma Draco non lo è.
fa finta di esserlo: ci supportiamo e conosce tutta la storia,ma mi fido di lui."
M:"aww che bel rapporto..
i miei si tirano quasi i petardi addosso.."
disse lanciando un'occhiataccia a Fred.
J:"nono pure noi facciamo stupidaggini HAHAH"
A:"ed è giusto così: lasciamoli un po' divertire questi ragazzi!"
M:"ora bando alle ciance,devo andare a mettere in forno il tacchino.."
A:"e io a compilare dei documenti dal Ministero.."
F:"ah pa,com'è andata oggi a lavoro?"
A:"benissimo,da tempo cercavo di capire l'utilità delle papere di gomma: assolutamente nessuno.
un buco nell'acqua,praticamente.
ma sono divertenti a quanto sembra."
F:"beh certo che si divertono con poco i babbani.."

[pura immaginazione nel pezzo seguente HAHAH]
salutati i genitori,Fred mi prese per la mano e mi portò nella sua camera.
non era molto grande ed era attaccata a quella del suo gemello.
l'insegna sulla porta "vietato entrare",
le pareti rossastre,il pavimento di legno leggermente scricchiolante,un armadio stracolmo di vestiti lanciati a casaccio: beh,si deduceva che era la sua stanza.
su una sedia vicina al guardaroba buttava le sue jersey di quidditch e le scarpe.
"sai perché ti ho portata qui?"

"no,perché?" chiesi incuriosita.
"beh,guarda qua: me l'ha portato mio padre dal mondo dei babbani.
lo chiamano mp3 o qualcosa del genere,ci sono sopra tutte le canzoni babbane del momento."
lo presi in mano.
beh era veramente strano.
il display era leggermente rotto e appena cliccai uno dei tastini partì una canzone: "under pressure"dei Queen e David Bowie.
interessante.
il silenzio calò.
"mio dio è stupenda.." dissi dopo averla sentita.
"ma-ma- è pure la mia preferita..!"
lui tocco velocemente sul tasto per farla ripartire,poi mi prese per la vita appoggiandomi sulla scrivania e iniziò a baciarmi,quando..
"fr- oh mio dio,scendete di sotto."
era Percy.
ed era pure arrabbiato.
"che cazzo vuoi Percy?" fece Fred.
"voglio che scendi di sotto,poi non usare certi toni con me e davanti a quella serpeverde con cui ti stavi lim-limonando.
tu porti il nemico in casa."

"come hai chiamato la mia ragazza,stronzetto?"
"nulla. ora vado ciaoo.."
lo afferrò dal colletto della maglia mentre stava per andarsene.
"senti io sono più grande di te quindi lasciami."
"oh davvero?"
Fred si tirò su.
Percy impallidì,per poi cadere indietro dal pugno che gli aveva tirato il fratello.
"mamma! Fred mi ha picchiato di nuovo!" piagnucolo in fondo alle scale.
l'altra non lo degnò nemmeno di uno sguardo.
"oh scusami veramente tesoro,emh io e lui ci odiamo proprio."
"ora siamo di nuovo soli.." aggiunse lui con un sorrisetto malizioso.
letteralmente un secondo dopo arrivò Ginny a dire: "ragazzi mi dispiace interrompervi ma sono arrivati Tonks e Lupin."
scendemmo al piano di sotto.
il cenone di natale mi aspettava.
tutto aveva un aspetto delizioso e dopo un po' di conversazione con tutti,mi sentivo già parte della famiglia.
arrivò il momento dei regali.
Molly mi passò un pacchetto con della carta verde e rossa.
che cosa poteva essere?
tra l'altro ero la prima ad aprirlo..
mah.
quando tolsi l'imballaggio uscì fuori un maglione rosa pesca fatto a mano,con sopra la lettera J.
la lana era morbida e soffice.
"è il segno della nostra famiglia. tutti gli anni,la mamma ne fa uno per ognuno di noi.
ora fai parte della famiglia." disse Ron.
mi strinsi forte quel pacchetto al petto,per poi ri-iniziare a piangere.
"è stupendo.. g-grazie mille. non capite quanto questo significhi per me..
ho bisogno di uscire un secondo.."
sentivo quasi l'aria che mancava,ma non era per una ragione negativa,ma in 16 anni di vita,non mi ero mai sentita così.
così felice,così leggera. per una volta stava andando tutto bene.

finì la cena: Molly era un'eccellente cuoca.
mio dio,quanto erano buoni i biscotti,il tacchino.
mia madre non cucina mai.
lo fanno gli elfi della casa,ma.. non è la stessa cosa.
Lupin e Tonks erano veramente una bella coppia.
c'era anche Sirius.
non li conoscevo molto,ma erano decisamente persone buone.
amavo il clima che si respirava in quella casa.
tutto.

io,Fred,George,Harry,Ginny,Ron e Hermione ci alzammo da tavola e andammo in soffitta.
non mi avevano ancora portato lì.
quando entrai notai che era uno spazio solo dei 4 fratelli in questione.
non credo che Percy,con il suo carattere,ci avesse mai messo piede.
non era una delle classiche mansarde polverose e piene di ragnatele.
ci avevano messo delle lucine,coperte e un vecchio divano.
in un angolino,i due gemelli tenevano i loro petardi e fuochi d'artificio.
ci sedemmo tutti in cerchio sul pavimento.
[dialogo]
R:"perché non giochiamo a "obbligo o verità"?
.
.
.
HEHEHEH CAP LUNGHISSIMO ✨AMATEMI✨
l'autrice👹💕

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