𝙃𝙄𝘿𝙀¹ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈𝗎 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂

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<<SE NON MI FAI UN DISEGNO DEGNO della nostra amicizia scordati di me>>Rido alzandomi e scompigliandogli i capelli, Mido annuisce cominciando subito a fare qualche schizzo e mettere la pagina apposto, come fa sempre prima di scrivere tutto ciò che gli passa per la mente.

<<Aspetta->>

Bakugou mi prende il polso fermandomi e mi giro verso di lui, ma il suo sguardo vacilla tra me e Mido, e so già che non dirà niente che lo faccia apparire debole davanti al suo "nemico", e per quanto sia malata come idea, per lui anche solo avere una conversazione con me significa apparire deboli davanti al ragazzo che è troppo impegnato a disegnare per accorgersi del gesto del biondo.

Rimane zitto per qualche secondo e io sospiro.

<<Già, come me l'aspettavo>> Molla la presa e mi rigiro, prendendo Midodiya con me in un angolino e cominciando a rispondere alle sue domande.

<<Allora, non si è mai manifestato fino ad ora o cosa? Perché non ti ho mai vista usarlo? >>

<<Il quirk Kurasa, cioè delle ombre o in generale dell'oscurità, è uno tra i quirk categorizzati come pericolosi se non controllati e per questo fin dall'infanzia ci viene detto di reprimerlo finché arriveremo all'educazione adeguata, per non causare danni o rischiare di ferire qualcuno>>

<<Danni? Ferire qualcuno? >>

<<Si, dai 10 anni in poi si inizia un allenamento di auto controllo in cui usiamo le nostre emozioni come catene, cosicché da non farci consumare dal potere, come succede a te quando usi tutto il tuo potere e ti si spezzano le ossa>>

<<Quindi, se non lo sai controllare ti fa male? >>

<<Si, o usandolo troppo perché prosciuga tanta energia, e ferire qualcuno nel senso che con i portali che creo, o controllando l'oscurità, posso ferire le persone se perdo il controllo, potrei far entrare una persona in un portale e non farla più uscire da lì se mi distraggo>>

<<E dove va? >>

<<Nel nulla, le ombre sono solo di passaggio, sono una porta con un corridoio tra la ombra in cui entri e quella da cui esci, senti di fare solo un passo, ma puoi risvegliarti in un luogo molto lontano>>

<<E si può rimanere lì dentro? >>

<<Si, ma come ti ho già detto, è il nulla, è una dimensione con spazio e tempo diversi dai nostri, come una stanza infinita tutta nera>>

<<Wow...è- è davvero incredibile, quali cose puoi fare? >> Mi chiede Mido scrivendo ininterrottamente, concentrato al massimo per non perdersi nessuna parola.

<<Controllo le ombre delle persone, trucchetti di prestigio perlopiù, poi la cosa dei portali, posso materializzare l'oscurità in ciò che voglio, e al contrario posso smaterializzarmi nella mia ombra, così>> Alzo la mano e gli faccio vedere come si scioglie in un fumo nero, che sarebbe la mia ombra, e poi si rimaterializza in carne ed ossa.

<<Puoi farlo anche ad altri? >>

<<Si...ma è proprio l'ultima risorsa, perché se la persona a cui lo faccio non ha il mio stesso quirk, e quindi nessun legame con il mondo delle ombre, allora gli farebbe molto male, poi ci sono altre cose che sto ancora imparando anch'io>>

<<Guarda>> Lui gira il quadernino, facendomi vedere le due pagine dedicate a me, una scritta fino a non lasciare più spazio, e l'altra con uno schizzo di un disegno, cioè io in versione ombra.

<<Hai molto talento Mido, davvero, è bellissimo>> Rimango a fissare il disegno per due secondi, ammirano il talento del ragazzo, e mi viene finalmente un'idea per il mio costume.

<<Aspetta, mi potresti dare un foglio e una matita? >>Lui annuisce prendendo un foglio dalla scrivania e me lo passa.<<Ho finalmente trovato l'ispirazione per il mio costume, mi hai risolto la crisi esistenziale>> Ridacchio finendo lo schizzo e Mido sbircia da dietro la mia spalla.

<<È bellissimo, si mimetizza con il tuo potere>>

<<Vado subito a consegnarlo allo studio, così entro la fine delle lezioni posso passare a ritirarlo>>