Capitolo 10

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Il silenzio presente nella sala iniziò a protrarsi e a farsi più pesante.

Ero così nervoso. 

Diverse idee continuavano a saltarmi in testa e non riuscivo a muovermi, quasi come fossi paralizzato dai miei stessi pensieri.

"Vai Taehyung" si alzò improvvisamente la nonna "Vai e balla con lui" continuò sotto gli sguardi ancora confusi dei miei zii e delle persone presenti.

Senti le lacrime solcarmi gli occhi mentre mi sorrideva, aveva capito tutto.

In quel momento decisi che avrei ascoltato solo il mio cuore, grazie nonna pensai prima di procedere incurante di qualsiasi cosa mi circondasse, verso l'uomo che amavo.

Salì sul palco, lo guardai per un attimo che sembrò infinito e prima che potesse aggiungere altro presi la sua mano portandolo al centro della pista.

Con un cenno alla piccola orchestra la musica risuonò.

La sua mano percorsa dolcemente la mia schiena prima di stringermi a se, avvolsi le mia braccia intorno al suo collo, iniziai a guardarmi intorno, quando le sue dita sotto il mio mento spostarono lo sguardo su di lui.

 "Ci siamo solo io e te" mi sussurrò "Solo noi due"  ripetè prima di accompagnarmi con un passo e poi un altro in uno dei momenti più belli che avessi mai vissuto.

Dimenticai dove mi trovassi, chi avessi intorno, la musica si attutì, riuscivo solo ad ascoltare i nostri battiti e a vedere il suo sorriso illuminargli il volto.

Fui riportato alla realtà quando la musica improvvisamente si fermò.

 "Mi spieghi cosa diamine sta succedendo?" mio zio furioso si avvicinò ma Jungkook non accennava a lasciarmi e sembrava proprio che non avesse alcuna intenzione di farlo.

"Non le è chiaro?" rispose Jungkook a tono.

 "Cosa dovrebbe essermi chiaro? Non c'è nulla di chiaro in due ragazzi che ballano insieme come se fossero una dannata coppia!" alzò il tono.

 "Tutto questo non è assolutamente normale, per di più farlo davanti a tutte queste persone? Taehyung mi dici cosa diamine ti sta saltando in mente?!" gesticolò  verso di me.

"I-io" cercai di rispondere ma Jungkook lasciò la mia presa con occhi furiosi.

"MI DICA LEI, MI DICA COSA DOVREBBE ESSERCI DI STRANO SE DUE PERSONE SI AMANO" iniziò "DITEMI TUTTI VOI PRESENTI" urlò

"PERCHE' DUE RAGAZZI NON AVREBBERO DIRITTO DI AMARSI? PERCHE' NON POSSIAMO AMARCI COME VOI, QUI SEDUTI ACCANTO ALLA PERSONA CHE AVETE SCELTO DI AMARE ?"

Sentì la sua voce incrinarsi.

"Hyubin" disse guardando mio zio

"Perchè non posso amare tuo nipote come tu ami Soeji?"

"Perchè è innaturale che due uomini si amino dannazione!" disse incredulo.

Questa cazzata non gliel'avrei perdonata.

"Cosa sarebbe innaturale?" feci un passo avanti guardandolo dritto negli occhi "Non esiste un'amore innaturale, esiste l'amore...l'amore e basta, questa relazione non cambierà, che tu riesca ad accettarla o meno" risposi con le lacrime che ormai cadevano sul mio volto, presi la mano di Jungkook e lo portai via di lì, "scusatemi" mimai alla nonna e alla zia prima di varcare la porta principale.

Estate 1987 (taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora