Il sole picchiettò forte sulle mie palpebre, l'odore di crostata invase le mie narici, lo stomaco iniziò a brontolarmi, decisi di alzarmi, dopo aver scritto qualcosa che potesse ispirarmi dalla scorsa serata, mi recai in cucina.
"Buongiorno zii, buongiorno nonna" le dissi ponendole un bacio sulla guancia così tremendamente morbida
"Buongiorno Taehyung, dormito bene?"
disse tagliandomi un pezzo della crostata"Divinamente nonna" presi la fetta divorandola
"Ieri sei tornato prima del previsto"
l'incontro con il capitano giusto
"Si non ho avuto abbastanza ispirazione, capita spesso ultimamente" sospirai con la bocca piena
Sentì due mani strizzarmi le guance
"Che belle guanciotte che ha il mio nipotino"
risi mandandole un bacio volanteche fortuna averla accanto
Subito dopo la aiutai con i piatti.
"Sai Taehyung" mi girai verso di lei
"Hai dipinto tanti aspetti diversi di quest'isola, hai rappresentato infiniti momenti di dolore, gioia di tutte le persone che ti sono a cuore e che ti hanno cresciuto"
sorrisi al pensiero di tutti quei ricordi"Ma credo che ora il tuo cuore abbia bisogno di qualcos'altro per alimentarsi"
qualcos'altro?
"Cosa intendi nonna?"
"Lascia libertà al tuo cuore, non essere sciocco e soprattutto non essere troppo duro con te stesso"
utilizzava sempre le parole nel modo giusto
sorridendole le regalai un caldo abbraccio.Avevo bisogno di chiarirmi le idee, dovevo trovare un significato a quelle parole , momento in cui ero assorto nei miei stessi pensieri-
"RAGAZZINO ATTENTO"
due braccia mi spostarono con se mentre uno scooter attraversava velocemente la piccola stradina, non me ne ero neanche reso conto...
"Non abbiamo un destino fortuito negli incontri a quanto pare"
Quella voce, mi girai e riuscì finalmente a vedere il suo volto, gli stessi occhi che brillavano al chiaro di luna ora si fondevano con la luce del sole, diversi piccoli nei tracciavano le linee ferme ma delicate del suo viso i capelli lunghi si prestavano a cadergli davanti gli occhi per l'improvviso impatto.
diamine
"Jungkook?"
"Taehyung" disse continuando a tenermi a se
"Sembra quasi tu voglia dipingermi"
aspetta cosa"C-COSA? come? no perchè? dovrei?"
mi staccai subito imbarazzato
rise
"Calma ragazzino, si fa per dire, credo tu mi stia fissando da circa 5 minuti senza dire una parola"arrossì ricomponendomi
"Non ti stavo fissando sono solo sorpreso nel vederti"
ammisi mentre raccolsi gli occhiali da sole finiti per terra
"Sbaglio o ti avevo già detto che ci saremmo visti in giro"
annuì
"Oggi di poche parole a quanto vedo" si appoggiò al piccolo muretto
"Devo andare, ti ringrazio per prima"
ero così nervoso
"Sono di passaggio sulla tua stessa strada"
come non detto
"Bene"
risposi
"Bene"
In silenzio camminammo l'uno accanto all'altro, ne approfittai per riporre di nuovo il mio sguardo su di lui e sorprendentemente lo scoprì assolto con lo sguardo verso il paesaggio che percorreva, quasi come se stesse racchiudendo nella sua mente ogni piccola cosa lo circondasse
"Allora hai davvero intenzione di dipingermi"
come se mi fosse possibile ormai
"Non dipingo da molto"
fui sorpreso da come i miei stessi pensieri uscirono spontanei...davanti ad un completo estraneo
"Posso chiederti il motivo?"
sentì il suo sguardo su di me
"Non trovo la giusta ispirazione"
sospirai guardando il mare ormai poco lontano
"Sei diretto anche tu lì?"
chiesi incuriosito
"Si, la flotta soggiorna sulla nave, ma abbiamo libero arbitrio di andare in giro"
quindi erano in vacanza
"Visto il vostro duro lavoro e il modo in cui salvaguardate il nostro mare credo sia il minimo donarvi un'adeguata ospitalità"
lo sentì sorridere mentre rivolse ancora lo sguardo verso di me
"Non sei mica così male ragazzino"
alzò un sopracciglio dandomi una pacca sulla spalla
"Perchè continui a chiamarmi ragazzino?"
mi voltai verso di lui
"Perchè hai l'aria da ragazzino"
l'aria da ragazzino? questa mi era nuova
"Ho ventun anni" lo corressi alzando l'indice
"Immaginavo" continuò guardandomi, si avvicinò sino ad arrivare al mio orecchio
"Io ne ho venticinque ragazzino" enfatizzò l'ultima parola.
Brividi percorsero la mia schiena, venticello fastidioso pensai.
Mi schiarì la voce
"Siamo arrivati""Ti andrebbe di dare un'occhiata alla nave dopo?"
"Sono indaffarato"
mentì spudoratamenteAfferrò gli occhiali da sole sfilandoli dalla mia maglia, li indossò
"Questi non torneranno di certo indietro da soli"
Possibile le avesse tutte pronte in ogni momento ?
Fui costretto ad accettare o così convinsi me stesso.
"Va bene"
sorrise
"A dopo ragazzino"
ripetè ancora una volta quel fastidioso nomignolo.Sbuffai, stavolta con un mezzo sorriso, iniziai a procedere verso il mare, quasi quasi non mi dispiaceva essere chiamato in quel modo.
ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti!
Sbaglio o Taehyung sembra un po' meno restio nei confronti del capitano? Eppure la prima notte pareva quasi odiarlo a prima vista!
Con due caratteri così diversi saranno in grado di aprirsi l'uno all'altro?
Lasciate una stellina se vi va e per qualsiasi curiosità non esitate a chiedere nei commenti!
Alla prossima 🤍
-Mimi
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Estate 1987 (taekook)
Fiksi Penggemar"L'odore del mare, dei fiori...il suono delle onde infrante, tutto ciò che più amo della mia Positano, tutto ciò che ho amato e amo ancora di lui. " Una breve storia di due ragazzi follemente innamorati l'uno dell'altro nel 1987.