Capitolo 4

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I nostri passi riecheggiarono durante il tragitto, l'ora pomeridiana era chiaramente arrivata notai i negozietti chiusi.

Le mattonelle in pietra tradizionali e il forte odore di limone significavano una sola cosa, che la destinazione era più che vicina.

Curioso dello strano silenzio guardai Jungkook non sorprendendomi del fatto che stesse scrutando il luogo, una cosa che avevo capito di lui era che adorava tanto guardare qualsiasi cosa lo circondasse, aveva una curiosità innata.

"E' la prima volta che vieni qui?" misi le mani in tasca

"Si e ne sono stupito a dirla tutta, non credevo ci potesse essere un posto così quieto" disse sinceramente

"Non che l'isola sia chiassosa di per se" si corresse "Ma è come se questo fosse il cuore incontaminato da qualsiasi distrazione"

si poteva essere così poetici?

"L'hai saputo descrivere meglio tu in così poco tempo che io in ventun anni di vita" rise di gusto chiudendo gli occhi

"Eccoci qui, proprio dietro quel cancello si nasconde la mia umile dimora" lo imitai con scarsi risultati

Ci ho provato almeno.

Appoggiai la mano al cancello spingendolo verso l'interno

"Non è grandissima ma suppongo sia okay dopotutto" dissi avanzando verso le scale

"Okay? Sembra un piccolo pezzo di paradiso" esclamò guardandomi come se avessi appena imprecato

risi al suo stupore

"Aspetta a vedere la terrazza" percorremmo i gradini

"La mia è una famiglia piccola e tranquilla quindi sii semplicemente te stesso, gli andrai più che bene" mi voltai per vederlo guardarmi

"Sono nato pronto ragazzino" rispose con enfasi.



"SONO A CASA" urlai dopo aver aperto la porta principale, appoggiai le chiavi sul piccolo tavolino all'entrata

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"SONO A CASA" urlai dopo aver aperto la porta principale, appoggiai le chiavi sul piccolo tavolino all'entrata.

"LO SAPPIAMO TAEHYUNG NON ABBIAMO ANCORA PERSO LE NOSTRE CAPACITA' UDITIVE"

Jungkook rise, togliemmo le nostre scarpe e le mettemmo da parte.

Iniziamo benissimo.

"Taehyung finalmente" entrammo in cucina cogliendola di sprovvista "Dove sei- è questo bel giovanotto chi sarebbe?!" si asciugò le mani avvicinandosi

"Jeon Jungkook, un amico di suo nipote, è un piacere!"

Gli porse la mano.

"Il piacere è tutto mio, chiamami pure Soeji!"
si tolse il grembiule prima di afferrarla e stringerla

Estate 1987 (taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora