"L'odore del mare, dei fiori...il suono delle onde infrante,
tutto ciò che più amo della mia Positano, tutto ciò che ho amato e amo ancora di lui. "
Una breve storia di due ragazzi follemente innamorati l'uno dell'altro nel 1987.
Percorremmo la piccola via che portava al molo poco dopo la fine della spiaggia, incredibile come conoscessi ogni singolo dettaglio, profondamente impresso nel mio cuore.
Camminammo per qualche minuto e giungemmo allo spazio aperto caratterizzato da barche di diversa misura, alcune di esse ai miei occhi familiari, il rumore della passerella di legno non era affatto cambiato;
Ci avvicinammo a ciò che parve la nave più grande che avessi mai visto in vita mia.
"Allora?" si girò verso di me
"Allora cosa?" chiesi confuso
"Pronto a visitarla?" rispose sorridendo
riuscivo a capire da questi piccoli accorgimenti quanto lui tenesse al suo lavoro
"Certo"
"Andiamo" si fece spazio per guidarmi verso la grande scala collegata dalla nave alla passerella saldamente.
Le scale ci diressero verso la parte maestra della struttura, la parte più ampia, il vento sembrava scagliarsi solo contro i miei capelli, quanto a quelli di Jungkook?
Sembrava quasi che danzassero con esso, come esserne sorpresi..
"Visto che sensazione magnifica?" disse guardandomi con quegli occhioni intrinsechi di gioia, sorrisi quasi
"Non potrei che concordare, l'odore del mare portato dal vento quassù è qualcosa che non sentivo da tempo"
risposi sincero perdendomi nella vista
"Vieni, ti mostro l'interno" così dicendo ci dirigemmo verso una porta quali scale portavano all'incirca ad un piano di differenza dalla cima della nave;
Di mia sorpresa un vasto spazio fece capolinio davanti ai miei occhi, vi erano diversi tavoli qui e li con meravigliosi lampadari, addirittura vi era uno staff numeroso che comprendeva camerieri, cuochi, receptionist, letteralmente la versione meno estrosa del titanic, risi ai miei stessi pensieri.
Notai Jungkook chiacchierare per pochi secondi con ogni singola persona che incotravamo sulla nave, c'era d'aspettarselo dal capitano no?
Ma le persone provavano davvero rispetto per lui e lo si poteva capire dagli scambi genuini di sorrisi e sguardi.
"Come puoi ben notare siamo attrezzati, possiamo lavorare nella completa comodità e autonomia"
si sedette al tavolo facendomi cenno di accomodarmi
"Hai un bel rapporto con ogni persona qui presente" dissi sedendomi
sorrise
"Questa nave, tutte le persone che vi lavorano e il mare sono le tre cose che mi hanno sostenuto negli ultimi 5 anni è il minimo che possa fare per loro"
Disse con un tono fin troppo malinconico dal solito, decisi però di non indugiare su cose che non mi riguardavano.
Dopo aver visitato l'intero luogo, le diverse camere e dopo aver conosciuto gli amici del cosiddetto capitano ci recammo di nuovo verso la parte maestra.
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"Credi diventeremo amici?"
fui colto di sorpresa, mi voltai
"Mi dica lei capitano, cosa crede?"
Mi guardò dritto negli occhi "Capitano?"
mi fissò intensamente, un sorriso furbo si fece spazio sul suo volto
"Avremo tanto da condividere a quanto pare" rise "In questa amicizia" marcò l'ultima parola.
Cosa intendeva? e perchè la strana sensazione di quella sera sembrava fosse tornata più insistentemente?
"Non ho detto che saremmo diventati amici" arrossì, perchè diamine stavo arrossendo?
"Sei appena arrossito? Non è che stia dicendo qualcosa di sbagliato" continuò appoggiandosi alla nave "Giusto?"
annuì insicuro
Lo vidi frugare nella sua tasca prima di prendere gli occhiali da sole, i miei occhiali finalmente.
"Vista l'ora, preferiresti pranzare qui?"
disse ponendoli verso di me, li afferrai
"Dovrei tornare a casa, sicuramente si staranno chiedendo dove sia finito"
"Allora se non risulto indiscreto, posso unirmi a voi?" passò una mano fra i suoi lunghi capelli
Stavo assistendo ad uno spot pubblicitario ?
"Non si aspetteranno un ospite non sapre-"
"Sono bravo a cucinare e sono d'aiuto quindi andiamo?"
Mi interruppe subito, sbuffai iniziando a camminare.
"Non ti arrendi mai?"
"Ti sembro uno che si arrende ragazzino?" disse ridendo avviandosi verso le scale;
Scossi la testa annoiato, possibile dovesse starmi sempre tra i piedi ?
ANGOLO AUTRICE
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