Un invito inaspettato

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[LEXA]


Sono quasi le 8 del mattino, quando la metropolitana che mi sta portando verso l'inizio di una nuova giornata lavorativa raggiunge la sua destinazione senza che io quasi me ne accorga.

La mia mente, che da stanotte ha continuato a rivivere tutto quello che è accaduto da quando ho attraversato la soglia del Pronto Soccorso solo tre giorni fa fino all'intensa serata di ieri, si collega alla realtà per un attimo e mi fa realizzare di essere giunta alla mia fermata; mi alzo di corsa dal mio posto a sedere e riesco a scendere un attimo prima che le porte del vagone si richiudano dietro le mie spalle e che la metropolitana riprenda la sua corsa; mentre la guardo allontanarsi verso la prossima fermata, realizzo di non ricordare quasi nulla di tutto quello che ho fatto da quando mi sono alzata dal letto stamattina; da quando la sveglia ha iniziato a suonare inutilmente, con l'intento di destarmi da un sonno che in realtà non era mai arrivato, dopo aver richiuso quella scatola piena di ricordi nel cassetto del comodino, senza essere riuscita tuttavia, come ogni giorno mi accade da due anni, a lasciare davvero lì dentro tutti i ricordi del mio passato che ormai avevano riempito i miei pensieri, insieme a tutte le sensazioni della serata vissuta con Clarke, che ho continuato a sentire vivide per tutta la notte.

Passato e presente...

Ricordi indelebili di ieri e di oggi...

Osservo le persone che intorno a me stanno continuando ad arrivare e a distribuirsi lungo la banchina, in attesa dell'arrivo della prossima metropolitana, mentre noto come la loro frenesia rispecchi così tanto quella dei timori che stanno continuando ad invadere la mia mente...

Tra pochi minuti, indosserò di nuovo il camice bianco, rientrerò nel mio ruolo e soprattutto rivedrò Clarke... una nuova giornata insieme, ma la cosa di cui dovrò preoccuparmi sarà evitare che nessuna delle emozioni che ho vissuto con lei ieri sera fuori dall'ospedale, trapeli all'interno delle mura del Pronto Soccorso e possa essere notata da tutte le persone che ci guarderanno...

Mentre continuo a pensare a come potrò riuscire a gestire tutto questo, resto bloccata sulla banchina, nel punto dove ero scesa di corsa dal vagone, finché a scuotermi arriva il suono di una notifica proveniente dal mio iPhone, nascosto come al solito nella tasca interna del mio cappotto.

Prendo in mano il telefono e osservo il display illuminato, il nome di Lincoln è evidenziato nella notifica più recente di un messaggio Whatsapp; lo apro immediatamente immaginando che possa avermi mandato degli aggiornamenti su Bellamy o sulla donna che ha investito e che avevo stabilizzato ieri sera, prima di lasciarla in custodia alla Dottoressa Griffin perché potesse operarla.

From Lincoln

Buongiorno Dottoressa, ho appena ricevuto notizie della donna coinvolta nell'incidente di Bellamy e volevo aggiornarla subito. Il suo intervento tempestivo, nel tamponare l'emorragia interna che aveva riscontrato, ha permesso alla Dottoressa Griffin di operare subito la paziente, che al momento è stabile, anche se in coma farmacologico a causa del grave trauma cranico, che la tac aveva evidenziato.

To Lincoln

Grazie per avermi aggiornata, sto arrivando, tra pochi minuti sarò lì.

Rispondo immediatamente al Capo Sala, che come sempre si è preoccupato di tranquillizzarmi, per quanto gli fosse possibile, ma prima di riporre l'iPhone nella tasca del cappotto, continuo a stringerlo tra le mani ancora per qualche istante, mentre sento il bisogno di rileggere nuovamente il suo messaggio, come a cercare di trovare nelle sue parole, più speranza di quanta abbia potuto effettivamente trasmettermi; il mio pensiero non può che andare a quella donna, al difficilissimo percorso che dovrà ancora affrontare e a quale potrà essere la sua vita in futuro...

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