Non essere come lei

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[CLARKE]

Il fratello di Octavia...

L'ho appena conosciuta, ma provo uno strano effetto nel pensare che ci troveremo ad assistere una persona legata a qualcuno che lavora con noi...

"Mi scusi Dottoressa...", mentre sto cercando d'immaginare quello che potremo trovarci ad affrontare, Gustus arriva velocemente dall'Accettazione e richiama l'attenzione di Lexa in modo discreto.

"Si Gustus? Dimmi pure..." l'Assistente si volta verso di lui e gli dedica tutta la sua attenzione, con l'evidente speranza che possa darle qualche informazione in più, rispetto a ciò che era riuscito a sapere Lincoln, fino a quel momento.

"Sta andando da lui?" l'impiegato del Pronto Soccorso sembra davvero angosciato e lo esprime chiaramente sia attraverso l'espressione del volto, che con il tono della sua voce.

"Si, Lincoln è venuto ad avvisarmi che era arrivato qui accompagnato da un poliziotto – Lexa osserva il suo volto tirato e aggiunge - Gustus vuoi dirmi qualcosa?".

"Ecco... ha fatto una cosa molto grave..." l'impiegato dà l'impressione di sentire il peso di ogni parola che sta condividendo con Lexa.

"Che cos'altro ha fatto?" il tono di voce allo stesso tempo allarmato e rassegnato di Lexa non fa che aumentare la mia ansia, anche se ancora non posso capire a pieno il motivo di tutta questa preoccupazione.

"Conosco Larry, il poliziotto che lo ha arrestato e portato qui... mi ha raccontato che stava guidando vicino ad Odgen Park ed è passato con il semaforo rosso a forte velocità... ha investito una donna che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali; mi ha detto anche che un passante che ha assistito a tutta la scena ha chiamato il 9-1-1. Quando Larry è arrivato sul luogo dell'incidente, l'ambulanza era già arrivata e lui era in piedi che urlava, visibilmente ubriaco e alterato".

"Mio Dio... anche la donna è stata portata qui? Aspetta, Odgen Park? Ma è nel South Side! È molto lontano dal quartiere dove vive, non è difficile immaginare perché fosse andato lì...".

"Già... mi viene in mente un solo motivo e immagino sia lo stesso a cui stia pensando anche lei... comunque si, anche la donna è stata portata qui, l'ho vista arrivare poco fa; è entrata in codice rosso ed è stata portata subito in sala emergenza uno".

Anche se non ho mai frequentato quel quartiere ne conosco la fama... troppo spesso purtroppo legata ad episodi di cronaca nera... e il fatto che lui stesse guidando ubriaco e alterato, come ha detto Gustus, mi può solo far pensare che fosse andato lì per comprare della droga...

"Chi si sta occupando della persona che ha investito?" la domanda apprensiva di Lexa, mi distoglie dai miei ragionamenti e mi fa rivolgere un pensiero a quella povera donna.

"Il Dottor Sinclair insieme a Monty e Harper".

"Ok, scusami Gustus, potresti andare a vedere quale sia la situazione, aggiornarmi e dire al Dottor Sinclair che, se avesse bisogno di aiuto, può farmi chiamare?".

"Certo Dottoressa, tornerò ad aggiornarla tra poco".

"Grazie, intanto andremo da lui". Nonostante le intenzioni appena dichiarate, l'atteggiamento di Lexa sembra mostrare che entrare in quella sala emergenza sia quanto di più lontano da ciò che voglia realmente fare.

Gustus annuisce e torna verso l'Accettazione per avvisare un altro impiegato che dovrà allontanarsi dalla sua postazione di lavoro, mentre io seguo Lexa che si dirige verso la sala emergenza dove è stato portato il fratello di Octavia; prima di aprire la porta, accanto alla quale troviamo immobile il poliziotto di cui aveva parlato Gustus, mi conferma che vuole che entri insieme a lei.

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