62. che ci fai qui?

961 54 4
                                    

Jimin's pov
Chiamai subito Tae, raccontandogli tutto nei minimi dettagli e la risposta che mi arrivò fu:
-se solo rispondessi ai messaggi lo avresti saputo anche prima- facendomi capire chiaramente che lui lo sapeva e che era quella la cosa super urgente che voleva dirmi.

Presi velocemente il PC, andando altrettanto velocemente a cercare un volo per tornare a Seoul. Ero ancora incerto su cosa fare, ma intanto volevo avvantaggiarmi con il volo.

Kokkie mi aveva concesso tre giorni per tornare e dovevo sfuttare il tempo a pieno, non potevo perderlo inutilmente.

Era ormai sera, dopo un pomeriggio passato a cercare. Tutte quelle ore spese inutilmente, dato che non trovai neanche un volo per sbaglio.

Mi sentivo triste ed inutile. Dopo che lo avevo abbandonato, lui mi aveva dato una scelta che io non sapevo come rispettare dato che mi trovavo alquanto lontano dalla Corea.

Sentii all'improvviso il mio cellulare che mi risvegliò dai miei pensieri e dalla tristezza che si stava facendo strada in me, vedendo che fosse Tae.

Tae
Allora? Trovato il volo?

Jimin
Non ancora, ho guardato 6.000 siti ma non ce ne sono per i prossimi tre giorni....non so che fare

Tae
Ok allora intanto stai calmo, agitarsi non serve a niente

Tae
Ora ti aiuto io...ti richiamo domani mattina

Jimin
Va bene notte Tae

Tae
Notte chim

Passai qualche altra ora a cercare un volo, che ovviamente non trovai.

Il mattino seguente arrivò molto in fretta, fin troppo.

Erano ormai le 8, quando i miei occhi si aprirono riportandomi alla realtà. Mi sollevai seduto sul letto, riprendendo in mano in mio PC per cercare ancora voli. Non potevo smettere o non avrei trovato niente. Avevo poco tempo.

Avevo ormai due giorni e, o lo trovavo o non lo trovavo. Tutto dipendeva da questo.

Verso le 10 cominciai a bombardare Tae di messaggi. Avrei voluto sapere se avesse novità importanti per me, dato che mi aveva promesso di chiamarmi al mattino successivo di ieri.

Attesi ma non rispose.

Mi buttai sul letto depresso e quasi rassegnato.

Arrivò l'ora di pranzo ma di Tae ancora nessuna notizia. Presi nuovamente il PC per vedere se qualcosa fosse cambiato, ma ovviamente non era così.

Seduto sul divano iniziai a fissare il vuoto, chiedendomi cosa kokkie stesse facendo o come si sentisse in quel preciso momento.

E se non fossi arrivato in tempo? Avrebbe capito che non dipendeva da me, ma dall'universo che non vuole farmi trovare un cazzo di volo per tornare a Seoul?

Mentre ero assorto nei miei pensieri, sentii il campanello suonare. Sobbalzai, rendendomi conto di non aspettare nessuno.

Mi alzai, dirigendomi alla porta. Dallo spioncino notai dei fiori.

Sempre più confuso aprii la porta e in un secondo il mazzo si spostò di lato per rivelare la persona in questione.

Sbarrai gli occhi quando lo vidi, non potevo credere che fosse li.
-che ci fai qui?-chiesi continuando a guardare
-sono venuto a prenderti dolcezza....la tua carrozza ci aspetta sul tetto-mi disse lui sorridendo
-ma...come... cioé...come sapevi...che...-cercai di dire ancora sconvolto di averlo davanti
-me lo ha detto Tae....sapevo che non trovavi un volo ed eccomi qui con il jet privato della big hit-mi rispose ancora
-ma jin Hyung è d'accordo?-chiesi io titubante
-si...cioè prima ha fatto 3.000 storie come una drama Queen ma poi ha detto testuali parole "tu e Jungkook mi farete impazzire. Voi e i vostri fidanzati". Quindi eccomi qui. Su forza prendi la valigia ed andiamo, il volo è lungo e non abbiamo tutto questo tempo da perdere-continuò Yoongi entrando in casa ed aiutandomi a preparare tutto.

Avere sia lui che Tae nella mia vita era stata una benedizione. Due angeli che c'erano sempre in ogni momento, anche in quelli più disperati.

Il nostro segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora