Il nostro segreto

14. aiuto

Tae convinse il suo migliore amico ad uscire. Sapeva che Jungkook lo mandava fuori di testa ma che allo stesso tempo lo faceva soffrire e cercò di fare di tutto pur di farlo distratte almeno un po'.

Lo portò in un locale appena aperto, in un seminterrato. Era un pub e quindi facevano anche da mangiare. Infatti decisero di andarci anche a cena, cominciando a mangiare un po' di tutto.

Tra un bicchiere e l'altro, non ci volle molto prima che Jimin finí ubriaco. Tae dall'altro canto, reggeva molto bene l'alcool tanto che si era prefissato l'obiettivo di controllare il suo amico.

-scusatemi, questi ve li offre il ragazzo laggiú-si avvicinò loro il cameriere, indicando poi con il gesto della mano un ragazzo ad un tavolo poco lontano da loro. Tae seguii subito la traiettoria del suo dito, incrociando il suo sguardo a quel ragazzo che sorrise in risposta.

Dopo pochi minuti, quest'ultimo, decise di avvicinarsi al tavolo dei due ragazzi e sedersi con loro
-ciao-disse fissando Tae al punto da farlo arrossire
-ciao a te- disse Jimin, risvegliandosi dal suo stato di trance dovuto all'alcol per poi accasciarsi sulla spalla di Tae
-di solito non è cosi, ha solo bevuto un po'-cercò di scusarsi Tae con il ragazzo
-tranquillo, lo capisco....sono sicuro che sia diverso normalmente...comunque io sono Suga-disse lui porgendo la mano nella direzione di Tae, il quale dopo aver sentito quel nome sbiancò. Suga era il nome del ragazzo che per lui era l'amore della sua vita.

*Cazzo....ha detto veramente Suga?!*

Pensò porgendo la mano verso di lui, per poi stringerla. Quel contatto provocò in lui dei brividi lungo tutta la schiena, ritirandola poco dopo imbarazzato provando una risata da parte di Suga.

I due continuarono a parlare per tutta la sera, finché Suga non si alzò pronto ad allontanarsi
-é stato un piacere conoscerti Tae-dicendolo con il tono di un addio
-anche per me, a presto-rispose Tae eccitato, cercando però di mantenere la calma guardando quel ragazzo scomparire tra le persone