È il nostro momento

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Pov's Nic
È il gran giorno, oggi ci sarà il concerto di Natale dove io e Francesca dovremmo suonare assieme il pezzo d'apertura. Ho davvero ansia per questo, non solo perchè la professoressa è l'unica prof che si fida di me -dato che nella sua materia vado più che bene- ma perchè ci saranno tutti, ci saranno i miei genitori e devo far vedere a mio padre che il mio futuro sarà la musica, non l'azienda che lui ha. Ci saranno anche i professori, coloro che mi ripetono sempre 'Moriconi di musica non si vive' ma ora è il momento di fargli vedere che si vive di musica, indipendentemente dalla mia media scolastica che lascia molto a desiderare. Ma soprattutto non voglio deludere mia mamma e Francesca. Quando la mia ragazza è venuta a casa mia un paio di giorni fa perchè non stavo bene e non volevo prendere la medicina, ha fatto molta amicizia con mia mamma e di questo ne sono felice, non potevo chiedere di meglio. Francesca crede in me come chiunque altro, ha visto il mio potenziale nella musica e vuole che io ci metta tutto me stesso per raggiungere l'obbiettivo, stessa cosa mia mamma. Crede in me, lei ha semplicemente paura per il mio futuro. Se seguissi mio padre avrei un futuro già assicurato e già addirittura un nome ma io non voglio stare dietro una scrivania, io voglio la musica e questo giorno è quello perfetto per far capire ciò.

Mi alzo dal pianoforte e mi dirigo verso la mia camera da letto per iniziarmi a vestire, stavo provando per la centesima volta in questo giorno il brano che dovrò suonare tra pochissime ore. Apro l'armadio, non so bene cosa mettermi, so solo che mi devo vestire elegante e così opto per una camicia bianca, dei jeans e una giacca.
Forse sono anche buffo così ma la mia ragazza mi ripete sempre 'mettiti una camicia e farai un figurone'.

Nel mentre che mi sistemo i capelli, come meglio posso dato che il ciuffo non vuole per niente collaborare, sento il campanello suonare e quasi salto dalla paura. Non dovevo aspettare nessuno, dovevo vedermi con tutti direttamente a teatro.
Mi dirigo verso la porta e appena la apro sorrido vedendo la figura della mia ragazza ed è davvero bellissima. Ha una maglietta rossa larga con sotto dei pantaloni neri anch'essi larghi

"Uau addirittura sei già vestito?" Chiede Francesca ironica mentre mi guarda già pronto per il concerto

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"Uau addirittura sei già vestito?" Chiede Francesca ironica mentre mi guarda già pronto per il concerto.

"Ha ha ha simpatica" Gli rispondo poi io alzando gli occhi al cielo mentre la faccio entrare nel mio appartamento. "Te stai benissimo" Continuo poi io, dopo che la mia ragazza ha appoggiato sulla penisola la sua borsetta e presumo che lì dentro ci sia lo spartito del testo.

"Grazie, anche te" Mi dice poi lei venendomi vicino e appoggiando le sue labbra sulle mie, per congiungere le nostre labbra in un bellissimo bacio. "Sta tranquillo Nì, andrà tutto bene" Continua poi lei, percependo la mia ansia per questa giornata tanto importante per me ma soprattutto per il mio futuro. "Oggi è il momento di farti valere, non farti prendere dall'ansia" Dice Francesca e ha ragione, non devo farmi prendere dall'ansia proprio ora, ora che è il momento che aspetto dall'inizio dell'anno.

"Ci sarai te con me vero? Chiedo io e solo dopo aver fatto questa domanda e dal sorriso sul volto della mia ragazza caspico che questa risposta sarà si.

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