quando chiudo gli occhi vedo due iridi verdi, occhi sconosciuti mai visti, ma inspiegabilmente mi tranquillizzano, mi sento protetta.
Quattro anni dopo:
Pov's Clarke
Metto la coperta nello zaino, oggi abbiamo una gita nel boschetto dall'altra parte della città sono un sacco felice, amo la natura.
Scendo in cucina e mi preparo velocemente latte e cereali, mi siedo sul ripiano per gustarmeli. Guardo l'orario notando di essere completamente in ritardo. Metto la ciotola nel lavandino e mi muovo ad uscire di casa.
Chiudo la porta, tiro fuori gli auricolari mettendo la mia playlist preferita.
Arrivo alla fermata del bus e due minuti dopo mi ritrovo seduta su un sedile scomodo a guardare fuori dal finestrino. Per fortuna il tempo passa infretta e arrivo finalmente a scuola.
Mi dirigo a passo lento verso il grosso cartello con su scritto 3A.
"Clarke sei in ritardo muoviti che Monty e Jasper ci hanno già rubato i posti migliori" scende da un grosso pullman Reven urlando.
"Arrivo, arrivo sai che alla mattina sono sempre mezza morta" ribatto io ancora assonnata.
"Lo so ma ora mi fai il piacere di muovere le chiappe e di salire su sto coso" gesticola freneticante, odio quando fa così di prima mattina, ma dove le prende tutte queste energie.
Salgo finalmente sul maledetto pullman e mi dirigo insieme a Reven nei posti in fondo.
"Belli levatevi da lì ci siamo noi" sento una voce prepotente ma molto famigliare che arriva da dietro di noi mi giro e ovviamente trovo Octavia.
Octavia e Reven sono le mie migliori amiche, mi diverto un mondo insieme a loro. Reven è un genio dell'informatica, mi ricordo quando l'anno scorso si è infiltrata nel sistema della scuola e ha cambiato il suono della campanella con la registrazione della prof Rossini che gridava, quella registrazione l'abbiamo fatta l'uno d'aprile, ovvero il pesce d'aprile, abbiamo fatto trovare un vero e proprio pesce nel cassetto della cattedra e quando l'ha aperto per prendere il registro ha tirato un urlo memorabile.
"Non c'è scritto il tuo nome qui Blake"
Octavia gli lancia uno sguardo assassino, lei ha un carattere molto... molto particolare è molto facile farla arrabbiare e spesso per questo crea piccole risse,ma per sua fortuna ha me che sono tutto il suo opposto infatti cerco sempre dì tirarla fuori dai casini in cui si caccia
"Ragazzi per favore, se ora ci lasciate i posti vi dobbiamo un favore"
Monty e Jasper si scambiano uno sguardo
"E va bene principessa, ma ricordatevi del patto"
"Grazie ragazzi"
Si alzano e ci sediamo noi tre, io e Reven al posto dei due ragazzi mentre Octavia in quello affianco che era già vuoto.
Sono sempre stata una ragazza dolce e solare con tutti tranne per un periodo che io definisco "buio" e per queste mie "doti" mi sono fatta un sacco di amici, i più stretti mi chiamano principessa, la prima a chiamarmi così era stata Ludovica, la ragazza più odiosa del universo, vuole essere sempre al centro dell'attenzione e guarda tutti come se fosse superiore. Mi aveva soprannominato così essendo che la mia famiglia è abbastanza benestante, mio padre prima di morire faceva l'ingegnere per la nasa, mentre mia madre è il primario di un ospedale privato molto influente.
I miei amici però non lo usano come insulto, anzi dicono che io sarei una perfetta principessa, per i miei modi eleganti e gentili, anche se non so dove vedano i miei modi eleganti, visto che sono sempre goffa.
Appoggio la testa al finestrino e chiudo gli occhi, sorrido quando mi appare un immagine molto famigliare nella mente, due occhi verde smeraldo che mi proteggono ormai da quattro anni e così mi addormento, cullata dal battito di un cuore che non è il mio.
"Clarke sveglia" sento una voce e riapro gli occhi di scatto da quanto aveva urlato, sto iniziando a pensare che a Reven servirebbe un operazione alle corde vocali.
Mi stropiccio un occhio per poi guardarmi intorno spaesata. Sono ancora sul autobus, ma all'esterno il panorama è completamente differente, il grigio della città è stato sostituito dal verde dell' boschetto.
Rimango ad osservare il panorama per pochi minuti, perché subito dopo il pullman si ferma e "ordinatamente", come ha detto la prof Rossini scendiamo dal veicolo.
"Ragazzi venite tutti qui" seguo le mie amiche che si stanno dirigendo dalla prof.
"Oggi faremo un lavoro di orientamento vi dividerete in cinque gruppi da sei, ogni gruppo avrà una mappa e dovrete raggiungere il punto rosso indicato"
Io, Octavia e Reven ci guardiamo con uno sguardo che dice "noi stiamo insieme, ne mancano tre".
"Chi viene di altro con noi?" Chiede Reven dando voce ai nostri sguardi.
"Noi" risponde Monty che si trovava dietro di lei.
"Volete seriamente stare con noi" dico osservando i due ragazzi, strano loro non sopportano Octavia come prima si è dimostrato.
"Per quanto alcune persone.. anzi una non ci stia particolarmente simpatica, meglio voi che 'Ludovica&co'"
Disse l'ultimo pezzo con faccia disgustata.
"Ahahha okay, okay ne manca uno però" dissi io, non sembra,ma sono brava in matematica ahahah
"Posso chiedere a mio fratello se vi va" disse Octavia riferendosi a bellamy
"Tuo fratello?..mica è in quinta scusa?"
"Si, ma avevano chiesto degli accompagnatori e visto che lui da ieri 'è diventato un appassionato di passeggiate nella natura selvaggia' definita da lui così, è voluto venire "
"Voleva saltare un giorno di scuola vero?"
"È già" ci scambiamo tutti un occhiata veloce per poi scoppiare a ridere.
"E va bene, e che Bellamy sia allora" dico facendo una voce poetica e molto buffa.
Octavia va a cercare il fratello, mentre io e Reven andiamo a prendere la mappa.
La ritiriamo dalla prof e ci dirigiamo al punto di prima dove ci sono tutti gli altri.
"Ma che fai" urla Reven che per poco non cadeva.
quel arpia di Ludovica l'aveva "urtata accidentalmente" o almeno così si era giustificata.
"Scusami piccolo genio non ti avevo proprio vista sai" e se ne vanno via ridacchiando, lei e le oche che la circondano.
Reven si affrettata a raccogliere la mappa, che era caduta quando la strega le era andata addosso.
Raggiungiamo il nostro gruppetto e partiamo alla scoperta del piccolo bosco...
Pov's amica di Ludovica
(personaggio non specificato perché non superfluo nella storia)
"Ludo ma non è che abbiamo esagerato"
Lei si gira come una furia e mi urla in faccia
"Come osi tu omega venire a discutere con me, se lo meritano solo quei pidocchiosi umani"
Lei è un gamma, ed è in comando della squadra speciale in copertura, oggi come oggi i cacciatori di lupi mannari sono sempre in aumento, per questo noi siamo qui.
abbiamo il compito di tenere la situazione sotto controllo, ma credo che al mio capo stia sfuggendo la cosa di mano.
È dal primo giorno che siamo qui che non riesce ad integrarsi, si definisce superiore, ma ora ha superato il limite, quando Ludovica e Reven si sono scontrate lei ha scambiato la mappa che aveva in mano con un altra che avrebbe condotto i sei ragazzi proprio nella tana del lupo e si sa, gli umani che ci mettono piede non fanno più ritorno, vengono uccisi, oppure nel migliore dei casi presi come domestici dalle grandi casate nobiliari.
Il problema è che se gli scoprono le conseguenze non saranno solo per loro, se l'alpha scoprisse che abbiamo rivelato la posizione della capitale a ben sei umani ci torturerebbe fino alla morte.
"Gamma, ma sé l'alpha lo scoprisse finiremmo nei guai"
"Non vi preoccupate, lexa non è un problema per me ahahah" vero, dimenticavo che Ludovica è il giocattolino preferito della nostra amata alpha, perciò non ho nulla di cui preoccuparmi mi giro e seguo le altre che si stanno dirigendo tra i primi alberi della foresta.
autrice🤍
oggi non vi trattengo molto spero vi piaccia, buon proseguimento.
xoxo🤍
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Siamo leggenda
Loup-garouClarke, ragazza di sedici anni dolce e sensibile il passato le ha portato via la persona più importante della sua vita: suo padre.. Lexa, alpha del più forte branco del Nord America. forte sicura di se e estremamente egocentrica. Due facce della ste...