Tutto è confuso, ho paura e mi sento inutile, per fortuna ho Thor al mio fianco da quando mi sono svegliato, questa notte è stato così dolce a rispondermi e raccontarmi quella bellissima storia molto lunga, non vedo l'ora di sentire la sua voce calda parlare ancora dei due innamorati. Vado in bagno per farmi una doccia veloce stando attento a non bagnare il gesso alla gamba, mi asciugo, metto il pigiama pulito che mi ha portato ieri Thor, mi lavo i denti, asciugo e lego i capelli in una treccia morbida e torno a letto.
-Buongiorno splendore-sorrido mentre si avvicina per posarmi un bacio sulla guancia –Ti ho portato la colazione-mi porge un bicchiere d'asporto e una scatolina, anche lui ha lo stesso in mano, bevo un sorso della bevanda calda che scopro essere tè ed apro la scatolina rivelando il tortino al cioccolato con cuore caldo
-Buongiorno, grazie, sei davvero dolce-prendo un cucchiaino del dolce e lo mangio con gusto –Oggi tornerai a lavoro?- domando prima di bere ancora un sorso di tè
-Si, posso venire a trovarti a colazione, pranzo e cena, ho fatto un patto con l'infermiera-annuisco, mi mancherà lo ammetto ma credo e spero che mi faranno uscire in poco tempo –Mi hanno detto che potrai uscire tra una settimana-dice rispondendo alla domanda che non ho posto a voce alta –Ti ho portato qualcosa da leggere così almeno passi il tempo-sorride e tira fuori un libro, guardo la copertina e spalanco gli occhi
-Ma qui c'è il mio nome! Ho scritto un libro?- lo sfoglio delicatamente per poi posarlo sul comodino e finire la mia colazione
-Si e quella è l'unica copia, te l'ho regalato a Natale- mi avvicino a lui e delicatamente poso le labbra sulle sue in un bacio casto ma dolce allo stesso tempo, un senso di déjà-vu mi invade ma i ricordi non tornano –Mi...mi hai-sorrido
-Volevo farlo non so perché ho avuto questo istinto ed è stato bello seguirlo- mi sorride poi si avvicina e mi bacia ancora, questa volta con più trasporto -Leggerò il mio libro allora-sussurro prima di poggiare di nuovo la schiena ai cuscini –Credo che dovresti andare, sono le otto-sbuffa alzandosi e dandomi un altro bacio
-Non vorrei ma devo proprio andare-mi dà ancora un bacio veloce poi esce dalla stanza lasciandomi solo con il mio libro che inizio a leggere con curiosità.
Una settimana dopo
Prendo le stampelle ed aiutandomi con quelle esco dalla stanza e vado fino all'ingresso dell'ospedale, Thor non è potuto venire a prendermi così ha mandato il suo amico Fandral cosa che un po' mi ha infastidito
-Hey Loki! Finalmente ti vedo fuori da quella stanza!-è venuto più volte a trovarmi quando Thor non poteva per qualche riunione e siamo diventati amici, mi apre lo sportello e mi aiuta ad entrare in auto
-Mi vuole lasciare vero?-domando appena entra in auto anche lui mi guarda con tanto d'occhi
-No! Perchè pensi questo??-domanda partendo, guardo per un po' fuori dal finestrino perso nei miei pensieri
-Io non sono più quello di prima...non sono quello che lui amava e nessuno vorrebbe avere un peso del genere sulle spalle per di più in casa-sospira
-Non è affatto quello che vuole fare...quando arriveremo a casa capirai, lui ti ama Loki come ha sempre fatto dal primo momento in cui vi siete incontrati in quella metro-annuisco ma non rispondo riportando il mio sguardo fuori dal finestrino gustandomi il paesaggio completamente nuovo ai miei occhi, sospiro, non ricordarsi nulla fa proprio schifo. Arrivati a casa Fandral mi accompagna fino all'ascensore poi sorride -Basta premere il pulsante dieci e ti ritroverai la porta di casa davanti-entro e stringo a me la borsa
-Grazie Fan-sussurro prima di premere il pulsante, le porte si chiudono e la salita inizia, sono agitato e non so nemmeno perché, forse ho davvero paura che Thor mi voglia lasciare e trovare un altro o un'altra con meno problemi di me, faccio un respiro profondo e le porte si aprono, faccio qualche passo e suono il campanello visto che non ho le chiavi

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FanfictionLoki e Thor sono umani e non sono fratelli. Si incontrano per caso su una metro a New York e da lì inizia tutto...