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*3 mesi dopo*

*trin-trin* (suona la sveglia che avevo messo in anticipo perché volevo andare in classe da sola a ripassare il piano).

mi lavo mi vesto e scendo.

in classe c'era già mosca, arrivato in anticipo

Roma:"hey grassone come mai sei già qua?"

mosca:"dai su, non sono grassone, e poi potrei farti la stessa domanda!!"

roma:"ottima risposta Mosca. bhe comunque io sono qua perché volevo ripassare un po' il piano e pensare un po da sola, bhe tu? perché già qua?"

mosca:"ah santo cielo, ogni volta litigo con mio figlio Denver. non capisco mai il motivo.*dopo 10 secondi di silenzio*. perciò sono venuto qua. a pensare nel silenzio"

roma:"bhe vedo che a entrambi piace pensare al silenzio" dissi ridendo insieme a Mosca. "hai voglia di raccontarmi di te e Denver?" gli chiesi.

mosca:"bhe in effetti si"

e incominciammo a parlare finché non si fece l'orario della lezione...

"spero che siate lo stesso pronti per la lezione nonostante eravate già svegli, roma e mosca." disse il professore

e ci risiamo, si sente la voce di denver da lontano dire

Denver:"PROFESSOREEEE ahahahah posso dire che non sono gli unici che questa notte non hanno dormito" disse.

tra risate e sorrisi la lezione iniziò.

*la notte prima della rapina*
(roma e rio condividono la stanza)

roma:"*fissavo il vuoto*"

rio:"hey roma, tutto ok?"

roma:" sisi, tutto ok, ho solo un po d'ansia, visto che l'ultima volta che feci una rapina non andò proprio per il meglio."

rio:"hai voglia di parlarne?" mi disse.

e ci misimo a raccontare le nostre rapine, dopo che gli finii di raccontare la mia ultima rapina disse:

rio:"mi dispiace molto per ciò che ti è successo, se hai bisogno io ci sono sempre. e parlo anche per il resto della banda."

Roma:"grazie rio, davvero"

dopo quello che rio disse, non ho pensato altro che abbracciarlo, dopo pochi secondi però le nostre labbra erano così vicine...

roma:"bhe rio, grazie per quello che mi hai detto" dissi per allontanare la situazione, anche perché era una delle regole vietate.

rio:"figurati" disse imbarazzato. "notte roma"

roma:"notte anche a te rio"

ma io non facevo altro che pensare,pensare alla rapine e a come sarebbe finita.

non avrei voluto perdere un solo membro della banda per un cazzo di errore.

ma purtroppo, non sapevo ciò che mi aspettava, ciò che avrei dovuto affrontare senza minimamente rimpiangere i vecchi momenti.

mi scese una lacrima,ma la asciugai e feci finta di nulla, dentro di me dissi.

"dai che sei forte." e queste parole giravano nella mia testa da minuti.

qualche minuto dopo essermi tranquillizzata finalmente capii che cazzo di idee avevo in mente, e avevo in mente di essere forte, essere forte per il mio amore, che mi guardava dal cielo, lo so.

durante la notte mi svegliai e andai al bagno, mi guardai allo specchio e dissi.

"sei molto più forte di quanto credessi cazzo" e a quelle parole che ho detto si sono aggiunte delle lacrime.

dalla porta mezza aperta rio mi vide piangere e mi disse.

rio:"hey roma, tutto ok?"

roma:"si rio tranquillo è solo l'agitazione."

rio capii che erano uno di quei momenti in qui avevo bisogno di stare sola.

quindi mi fece un sorriso e si girò a dormire.

io ormai calma vi misi nel  letto e mi addormentai, aspettando con ansia il giorno della rapina.

spero che anche questa parte vi sia piaciuta,lasciate un voto e un commento♡.

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