lacasadepapel PT.5

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dopo quella sera qualcosa dentro di me cambiò, capii che dovevo smetterla di essere debole e iniziare a pensare come sarebbe stata la mia vita se mi sarei lasciata dietro tutte le cose negative.

fu così che capii, e smisi di piangere, tra una lacrima e l'altra mi addormentai.

professore:"Sveglia ragazzi è arrivato il giorno cazzo, svelti svelti Andiamo" disse il professore urlando mentre correva per i corridoi.

mi alzai piena di ansia che invadeva il mio corpo.

arrivato il momento io e la banda ci dirigemmo verso il furgone e prima di salire berlino disse

berlino:"bene signori, come ben sapete io sarò a capo della rapina, e spero che nessuno di voi faccia errori. ve lo dirò una sola cazzo di volta. guai a voi a chi oserà mancarmi di rispetto e....."

"basta berlino" disse il professore incazzato.
"non è il momento di dire come devono comportarsi con te. di quello che dovevi dire senza paura. "

Nairobi:"senza paura, dai su amore mio berlino non avrebbe paura nemmeno di un terremoto o chissà che cos...."

nemmeno fini di parlare che berlino gli urlò contro.

"NAIROBI STA ZITTA CAZZO!"
non è detto che sei io non mostro nulla sono forte.

bhe più forte di voi sono sicuro, ma anche io ho i miei motivi e i miei momenti NO."

Helsinki si stava per dirigere verso Berlino,avrebbe voluto rovinargli la faccia dandogli schiaffi e pugni.

ma Nairobi lo fermò e disse.

Nairobi:"fermo HELSINKI!" "infondo ho sbagliato ed è giusto che si incazzi" disse Nairobi mentre Helsinki fece un passo indietro

"poi con te parlo dopo!" disse nairobi a helsinki mentre la guardava con uno sguardo confuso.

professore:"RAGAZZI ADESSO BASTA."
"dobbiamo muoverci, il momento della rapina si sta avvicinando e non possiamo perdere altro tempo".

denver:"professore" disse denver con uno sguardo confuso. "cosa ci doveva dire"

berlino:"signori io...."

berlino non fece in tempo di parlare che il professore rispose a posto suo.

professore:"siamo fratelli. ed ho messo lui a capi della rapina perché mi fido ciecamente. " disse mentre tutto il resto della banda si guardava confuso.

professore:"detto questo andate. prendete e fate quello che dovete fare. io sarò qui. ad osservare sia voi che loro e tutte le telecamere. faremo una chiamata di controllo ogni 4 ore."

disse severamente.

tutta la banda senza dire alcuna parola si precipitò nel camion e ci dirigemmo verso la zecca di stato.

fu un viaggio di poche parole.

eravamo pieni di ansia senza sapere quello che sarebbe successo.

"bhe cari miei, se non vi dispiace potremmo almeno dirci la nostra città di nascita "Nairobi disse la prima cosa che gli passò in mente.

tutti la guardammo e fecimo segno di no.

"bhe era solo per riempire il silenzio" disse Nairobi.

e tutti ci misimo a ridere, e quel silenzio diventava se stesso sempre di meno.

berlino:"mosca SCENDI E FA QUELLO CHE DEVI FARE"

"si Berlino" disse mosca scendendo dal furgone.

arrivò il momento del piano.

mosca fermò i poliziotti e grazie a essi, *mentre gli puntavano la pistola nascondendola alla vista degli altri.*

riuscimmo a entrare nella zecca di stato.

ma appena ci avvicinnammo feci notare alla banda un grosso problema, almeno per me lo era...

la 5 parte finisce qua. vi ricordo di lasciare un commento e voltare.
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