lacasadepapel PT.13

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a volte le cose succedono,anche se non vuoi farle sapere a nessuno, lo vengono a sapere tutti.

* cinque minuti prima*

Roma aveva bisogno di rinfrescarsi un attimo. aveva bisogno di mandare via tutto quel sudore e sangue delle ore precedenti.

la rapina era pesante,molto da affrontare. eppure non sempre va come desiderato.

rio poco prima che Roma andasse via ebbe la stessa idea, andare in bagno per rinfrescarsi,a anche per fare una piccola pausa.

arrivato in bagno, però, rio si rende contro di non essere solo. ma di avere davanti Roma... che era appena arrivata anche lei.

dall'inizio rapina loro non erano mai riusciti a parlare seriamente, e se lo avevano fatto sta solo per qualche motivo grave.

rio:" Roma...ch- come va?"

Roma:"potrei dire abbastanza male, ma ti dirò che va bene" disse con una risata di mezzo " e a te? come va?"

rio stette una attimo in silenzio,non perché non voleva rispondere,ma perché Roma non le aveva mai parlato così tanto.

dopo qualche parola chiudeva il discorso, non voleva continuare a parlare, ma invece questa volta non fu così. e ciò gli sembrava abbastanza strano.

rio:" si già, la penso come te... va' bene comunque, grazie"

Roma, colpita da una grande sensazione di emozioni, si precipitò faccia a faccia contro rio...

Roma, colpita da una grande sensazione di emozioni, si precipitò faccia a faccia contro rio

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non rendendosi conto però, che a terra c'era una pistola...per rendersene conto ormai era troppo tardi... per sbaglio, aveva fatto partire un colpo.

Roma:"sei così bello sai? che non riesco nemmeno a starti lontana"

rio era senza parole.

provava assolutamente dei sentimenti per Tokyo, a dir poco sconosciuti.

in quel secondo non ebbe tempo di pensare che Roma lo baciò.

ma che stava succedendo? perché è successo tutto all'improvviso? pensava rio nella sua testa.

era un momento dolce e tranquillo,non c'era imbarazzo. è come se fossero nati per stare insieme.

lui, approfondi il bacio e la porto schiena al muro.

ciò però, fu interrotto da Nairobi e Berlino che spuntarono dalla porta.

non se ne resero nemmeno conto della loro presenza che davano conto a quel momento solo tra loro due.

tossirono per farsi sentire e si girarono.

loro 4 si guardano per un minuto in silenzio. non sapevano che dire ma infondo era una cosa inevitabile e impossibile da nascondere.

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