VII.

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.Chiara.

-Era mio fratello...Stesso padre, madri diverse, ma perché?-.
Ci domanda lui.
Istintivamente guardo Ciro.
-Fai arrivare questo messaggio a tuo fratello Ezio...Serena non centrava niente con Leonardo, invece Chiara è la mia donna e diventerà una Ricci, se provate a toccarla, io ti ucciderò!-.
Afferma Ciro.
Lui annuisce spaventato mentre io accenno un sorriso. Ciro mi prende per mano ed usciamo dalla sua cella.

-Chiama Serena e dille che è tutto apposto...-.
Mi dice lui porgendomi un piccolo telefonino.
Digito il numero di Serena e chiamo.

-Pronto?-.
-Cognata sono io, abbiamo risolto tutto! Ora puoi stare tranquilla.-.
-Come avete fatto?-.
Mi domanda lei sorpresa.
-Essere la futura moglie di Ciro Ricci ha i suoi vantaggi...-.
Affermo sorridendo.
-Ah giusto, sai che non ci avevo mai pensato?-.
-Sinceramente neanche io...-.
Affermo sorridendo.
-A presto Sere!-.
-A presto, Chiara!-.

Chiudiamo la telefonata e mentre torno da Ciro rifletto sul fatto che diventerò sua moglie, e veramente non ci avevo mai pensato, è così strano.

.Ciro.

-Amò tutto bene?-.
Le domando vedendola uscire dal bagno un po' pensierosa.
Lei annuisce.
-Sì, sì...È che riflettevo su quello che mi hai detto prima, cioè che diventerò tua moglie...-.
-Non vuoi?-.
Le domando spaventato.
-Ma certo che voglio! Ti amo, come potrei non voler diventare tua moglie?-.
Mi domanda lei come se fosse ovvio.
Sorrido posandole un bacio sulle labbra, quando stiamo per approfondire il bacio veniamo interrotti.

-Ragazzi, dalla direttrice...-.
Ci dice Lino mentre noi lo guardiamo confusi.
-Perchè?-.
Domando.
-C'è una sorpresa.-.
Ci dice lui.
Entrambi annuiamo seguendolo, e ora che sta succedendo?
Appena entriamo nell'ufficio della direttrice vediamo il comandante, Beppe e un altra persona, un ragazzo, vestito bene in giacca e cravatta, e il mio avvocato.
Chiara non appena vede quel ragazzo lo abbraccia felice chiamandolo "Niko" e in quel momento capisco che è il suo avvocato, è come un fratello per lei.

-Come mai siamo qui?-.
Domando ad un certo punto curioso.
-Vi sono stati concessi cinque giorni di permesso. Mi raccomando però, alla prima cazzata di uno, tornate entrambi qui...-.
Ci spiega la direttrice.
-Scusate ma doveva arrivare Chiara per farmi dare un permesso?-.
Domando nervoso.
Sono qui da un anno e non sono mai uscito, mai.
-Ti abbiamo osservato in questi giorni, abbiamo notato che Chiara ha influenza positiva su di te. Se seguirete entrambi questa condotta, potreste continuare a scontare la pena ai domiciliari.-.
Guardo istintivamente Chiara che mi guarda sorridendo, è incredibile, penso abbracciandola.
-Quando possiamo uscire?-.
Domanda Chiara.
-Ora se volete, vi posso portare io a palazzo palladini, Sole è a casa mia con Jimmy e Susanna.-.
Chiara annuisce anche per me, sà che sono d'accordo, non vedo l'ora di riabbracciare mia figlia.
-Potete andare, mi raccomando ragazzi!-.
Entrambi annuiamo felici e torniamo in cella a prepararci.

.Chiara.

Uscire dal carcere con Ciro è la cosa che desideravo di più al mondo.
Mentre siamo in macchina verso palazzo palladini penso che quel posto e i suoi abitanti mi sono mancati così tanto.
-Arrivati...-.
Afferma Niko entrando nel cortile del palazzo.
Guardo fuori dal finestrino e vedo Raffaele, istintivamente sorrido scendendo dalla macchina seguita da Ciro.

-Buonasera...-.
Affermo salutandolo.
Lui si volta e sorride venendomi incontro.
-Chiara!! Che bello rivederti!-.
Mi saluta lui abbracciandomi.
-Anche per me. Lui è Ciro Ricci.-.
-Il famoso Ciro, tua figlia non fa che parlare di te...-.
Afferma Raffaele facendo sorridere Ciro.
-Anche di lei, la colonna portante di palazzo palladini!-.
Esclama Ciro ridendo.
-Così dicono...Quanto rimanete?-.
-Abbiamo cinque giorni di permesso, le chiavi di casa mia?-.
-Sono in guardiola. Aspetta che te le prendo.-.
-Non c'è bisogno zio, verranno a prenderle dopo tanto devono venire a prendere Sole a casa mia.-.
Lo avverte Niko.
-Ah sì, ma sono tutti alla terrazza...-.
Ci avverte lui.
-Alla cosa?-.
Mi domanda Ciro.
-Sono da mia sorella all'attico....Seguitemi...-.
Gli spiega Niko.
Entrambi annuiamo e lo seguiamo nonostante io so dov'è la terrazza ma Ciro ovviamente no, lo vedo guardarsi intorno, questo posto gli piace, glielo leggo negli occhi.

Arrivati alla porta della Terrazza, suoniamo e Giulia, la mamma di Niko viene ad aprirci, la saluto abbracciandola e presentandole Ciro, lei è combatte la camorra come assistente sociale, ma sà quello che Ciro ha fatto per Serena, e per questo gli stringe la mano, accogliendolo con un sorriso, sì perché Giulia è la confidente di tutte noi giovani ragazze.

.Ciro.

Questo posto è veramente bellissimo, ora capisco perché Sole ama stare qui. Ho conosciuto Raffaele, ha l'aria simpatica, e ora la signora Giulia che nonostante la sua diffidenza mi ha stretto la mano e mi ha sorriso.

-Venite...Sole sarà felice di vedervi.-.
Ci invita ad entrare con Niko dietro di noi. Anche lui non mi sembra poi così male, avrà sicuramente pregiudizi verso di me, ma non lo dà a vedere più di tanto.

-Papà!-.
Sia suo figlio che Sole, ci chiamano correndo verso di noi.
Prendo in braccio Sole stringendola forte a me, quanto mi è mancata, nonostante l'ho vista questa mattina.
-Ciao mamma!-.
Saluta poi Chiara che la prende riempiendola di baci.
-Mamma, vieni fuori che c'è una sorpresa per te...-.
Le dice trascinandola fuori, curioso la seguo.

-Ciao Sorellina...-.
Vedo Chiara sbiancare e dopo pochi secondi, sviene tra le mie braccia...

AMAMI FORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora