.Chiara.
Due mesi dopo...
Sono passati due mesi dal nostro ritorno in carcere alla fine abbiamo scoperto che ad Edoardo hanno fatto un imboscata i Di Salvo mentre era in permesso, ovviamente Ciro e suo padre hanno già sistemato tutto nel modo più pulito possibile.
Talmente pulito che in carcere non ci sono nuovi arrivi.
Da quel permesso, ne abbiamo avuto solo un altro di tre giorni il mese scorso.-Chiara. Ciro. Vi vuole la direttrice!-.
Afferma Lino entrando nella nostra cella.
Ciro mi sorride prendendomi per mano e insieme andiamo dalla direttrice, chissà cosa vorrà questa volta.-Buongiorno ragazzi!-.
Ci saluta la direttrice abbozzando un sorriso.
Guardandomi intorno vedo che nell'ufficio ci sono anche mio fratello Filippo con Niko e Pietro, il fratello di Ciro con il loro avvocato.
-Che succede direttrì?-.
Gli domanda Ciro.
-Succede che il giudice vi ha concesso la messa in prova. Vivrete a casa di Chiara con vostra figlia e il fratello di Chiara. Avete l'obbligo di firma tutti i giorni al commissariato di Posillipo. Avete il permesso di lavorare onestamente, accompagnare vostra figlia a scuola e ad altre attività, e frequentare persone incensurate. Ciro, puoi vedere tuo padre solo a palazzo palladini. Non puoi tornare nel tuo quartiere...Una sola cazzata di uno, tornate entrambi qui.-.
Conclude la direttrice mentre sia che Ciro sorridiamo felici.
-Direttrì una domanda...Il permesso di sposare Chiara ce l'ho o devo chiedere al giudice?-.
Domanda Ciro con tono un po' strafottente.
Vedo Filippo e Pietro accennare una piccola risata.
-Ricci, direi che il permesso per questo lo devi chiedere solo a Chiara.-.
Sorrido e mi stringo ancora più a lui.
-Quando possiamo andare direttrì?-.
Gli domanda ancora Ciro.
-Subito se volete...Così stasera, potrete festeggiare il vostro diciottesimo compleanno fuori di qui.-.
Afferma la direttrice facendogli l'occhiolino ed entrambi gli sorridiamo grati..Ciro.
Quando ho conosciuto Chiara e mi disse che era nata il mio stesso giorno, nello stesso mese e anno, ho pensato veramente che potesse essere un segno del destino.
E pensare che questa sera, festeggeremo il nostro diciottesimo compleanno fuori di qui, è qualcosa che proprio non potevo sperare.
Una volta usciti dall'ufficio della direttrice mi avvicino a Pietro, mio fratello.
-Lo hai preso?-.
Gli domando e lui annuisce.
-Okei! Dallo a Filippo. Ci vediamo presto Piè!-.
Gli dico sorridendo a mio cognato che già sa tutto e raggiungendo Chiara in cella.
Prepariamo le nostre cose, salutiamo soprattutto Edo e raggiungiamo Niko e Filippo fuori.-Ragazzi, adesso vi porto a casa poi stasera andiamo a mangiarci una cosa tutti insieme?-.
Ci domanda Filippo.
Mi volto a guardare Chiara che mi supplica con il suo sorriso meraviglioso.
-Va bene cognato dai, siamo nelle tue mani. Ma Sole?-.
-Sole è a casa con Tommaso e Jimmy.-.
Mi avverte Niko.
-Avvocà ma non è che tuo figlio s'innamora della mia principessa? No perché...-.
Non riesco a concludere la frase che Chiara scoppia a ridere.
-Cì si conoscono da quando sono nati, sono come fratelli come te ed Edo.-.
Mi dice lei sorridendo.
-Se è così...-.
-Niko, non ci fare caso è geloso.-.
Gli dice Chiara tuffandosi tra la mie braccia.
-Ma io lo capisco a Ciro, io con Irene sono uguale.-.
Afferma Filippo.
-E mica solo con Irene, tu e Tommaso mi facevate fare certe figure con i miei amici a scuola...Solo a Vicky e Patrizio non avete mai detto nulla.-.
-È ovvio. Siete come fratelli!-..Chiara.
-Arrivati! Fil bendali.-.
Afferma Niko mettendo in allarme sia me che Ciro che li guarda in cagnesco.
-È una sorpresa Boss.-.
Spiega mio fratello ridendo così Ciro lascia che lo facciano.Il silenzio ci circonda, il vento che mi scompiglia i capelli, sorrido pensando che forse so dove siamo. Dopo pochi istanti sento che mi tolgono la benda.
-Bentornati a casa.-.
Esclamano i miei amici, la mia famiglia, mentre Sole corre da noi.
Ciro la prende in braccio e insieme la riempiamo di baci.
-Nonno Salvatore e nonno Roberto hanno detto che d'ora in poi staremo sempre insieme, è vero?-.
Ci domanda Sole felice.
-Sì principessa, è vero!-.
Le dice Ciro mentre io annuisco.-Posso salutare la futura signora Ricci?-.
Mi domanda Don Salvatore avvicinandosi.
Annuisco sorridendo.
-Don Salvatore, è un piacere vederla.-.
Lo saluto con due baci sulla guancia.
-Anche per me Chiara, però dammi del tu, te lo avevo già detto...-.
-Lo so, è che proprio non ci riesco...-.
-Allora, quando vorrai, lo farai.-.
Mi dice comprensivo mentre io le sorrido grata.-E a noi non ci saluti?-.
Mi domandano i miei fratelli.
Sorrido vedendo Tommaso e Sandro, e mi butto tra le loro braccia, a quell'abbraccio si unisce anche Filippo.-Ei cognata! Ci siamo anche noi!-.
Esclamano Claudio e Serena ridendo.
Saluto anche loro per poi andare verso mio padre.-Buonasera dottor Ferri, nonostante non sia proprio la figlia migliore del mondo, posso salutarla?-.
Mio padre dal canto suo sorride scuotendo la testa e mia abbraccia stringendomi forte a sé.
-Sono contento che sei tornata Chià.-.
-Anche io papà!-.
Affermo lasciandomi andare a quell'abbraccio.La serata continua così, mangiando e bevendo fino al momento dei regali. Il mio regalo per Ciro, lo ha preso Rossella su mia commissione, così mi avvicino a lei che sorridendo, mi porge il pacchettino.
-Un momento d'attenzione per favore, intanto volevo fare ancora tanti auguri a mia figlia Chiara e a mio genero Ciro. Come tutti sapete, non sono di certo famoso per essere un uomo buono e affettuoso anzi, però in questo ultimo periodo, ho pensato molto ai miei figli, ai miei due generi, sì perché nonostante ci ho messo molto ad accettare Claudio, alla fine un padre davanti all'amore si deve arrendere, ho pensato poi a mia nuora che nonostante ho sempre disapprovato, Serena sono orgoglioso di tutto ciò che hai creato solo con le tue forze. E così, ho pensato di fare un regalo a tutti loro, c'è un locale a Marechiaro proprio sul mare, l'ho comprato per voi, ognuno di voi avrà la sua quota e potrete gestirlo insieme.Certo, ognuno di voi ha il suo lavoro, ma sono certo che insieme farete qualcosa di grande.-.
Istintivamente guardo Tommaso, poi Sandro abbracciato a Claudio, Serena con le lacrime agli occhi, e Ciro che sorride quasi commosso, mentre Filippo è visibilmente incredulo un po' come me, Tommaso e Sandro.
Quando mio padre scende dal palco, noi figli lo abbracciamo.-Chi sei tu, cosa ne hai fatto di nostro padre?-.
Afferma Sandro sconvolto.
-Devo essermi invecchiato, ormai non sono più il Roberto Ferri di una volta...-.
-Beh...A noi, così piaci molto di più!-.
Gli dico sorridendo.
-Non avevo dubbi, domani mattina passate tutti da me, verrà il notaio così mettiamo tutto apposto.-.
-Ma anche Ciro?-.
Domando.
Lui annuisce.
-Tutti, stai tranquilla.-.
A quel punto gli salto praticamente in braccio a mo di koala.
-Ti voglio bene papà!-.
-Io molto di più...Venite qua!-.
Afferma abbracciandoci tutti.-Un attimo di attenzione per favore, io non sono bravo come mio suocero a fare i discorsi ma vedete anni fa all'IPM, ho conosciuto una ragazza, avevamo quattordici anni entrambi, ci conoscemmo, io ero molto diverso, ero stronzo, senza scrupoli, non sapevo neanche cosa fossero i sentimenti. Lei mi vide fare molte cose che non erano proprio bellissime, ma nonostante questo non ha mai avuto paura di me, anzi. E senza neanche accorgermene me ne sono innamorato perdutamente. Quando mi disse che eravamo nati esattamente lo stesso giorno, nello stesso mese e anno, pensai che era un segno del destino. L'ho rivista mesi fa, di nuovo all'IPM, è diventata una meravigliosa donna, coraggiosa, forte. Scoprire che dalla nostra prima volta, è nata nostra figlia, è stato come avere un tuffo al cuore...Forse erano solo fantasie di un ragazzino innamorato ma ho sempre pensato che se avessi voluto un figlio, solo con lei sarebbe stato e allo stesso modo, pensavo che lei sarebbe stata sempre l'unica per me. Avevo quattordici anni, tra pochi minuti, ne compio diciotto e.... Chiara, in questi anni ti ho amato ogni giorno, talmente tanto che a volte ho pensato che senza di te, non avrei mai vissuto veramente, ed è per questo, perché voglio passare tutta la mia vita con te che ti chiedo, Chiara Ferri, vuoi diventare mia moglie?-.
Ciro si avvicina, si inginocchia e apre una scatolina rosa. Scoppio in lacrime vedendo il solitario. È bellissimo. Sto per rispondere ma sento la testa girarmi, e lentamente perdo i sensi...
●Spazio dell'autrice●
Buongiorno a tutti,
Vi è piaciuto questo capitolo?
Ho visto i commenti, purtroppo in questo periodo non ho molto tempo, per questo i capitoli sono più corti, perché nonostante il poco tempo ci tengo ad aggiornare lo stesso...
Un bacio a tutti! Fatemi sapere che ne pensate.Frozen_Ary♡
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AMAMI FORTE
FanfictionCiro Ricci è il figlio di Don Salvatore, il boss più potente di Napoli. È detenuto all'IPM. Chiara Ferri è una sua vecchia conoscenza, una ragazza di Posillipo che non pensava avrebbe più visto ma a quanto pare il passato ritorna sempre... Curiosi? ...