XI.

1.8K 54 2
                                    

.Ciro.

Siamo al parco virgiliano seduti su una panchina. Guardo mia figlia che a sua volta mi sta guardando in attesa, vuole sapere che cos'è un camorrista, chi è suo padre.
Anche Chiara mi guarda, accenna un sorriso e mi incoraggia.
-Principessa...Un camorrista è una persona che fa parte di una famiglia potente, una famiglia che è diventata potente facendo cose sbagliate a volte, ma che allo stesso tempo, tiene tantissimo alla famiglia. Un po' come tutti i napoletani...-.
-Quindi tu sei un camorrista?-.
-Diciamo di sì...Ma io sono diverso, mi sento diverso da quando ci siete voi, ma sono un Ricci, e questa cosa non la cambierà mai nessuno...-.
-E io quando sarò grande sarò come te?-.
Quella domanda sorprende sia me che Chiara.
-Principessa...Sceglierai tu cosa vorrai essere. Conoscerai sia il mondo di nonno Salvatore che quello di nonno Roberto e sceglierai tu la tua strada...-.
Le dico.
-Sì tesoro, papà ha ragione. Noi non abbiamo potuto scegliere ma tu devi farlo.-.
Sole annuisce e ci abbraccia sorridendo.

.Chiara.

La cena con i Ricci è andata alla grande nonostante l'evidenti differenze, ma nonostante questo è andata bene.
Abbiamo anche scelto la data del nostro matrimonio, per quella data, il 20 Settembre di quest'anno speriamo di trovarci ai domiciliari.
Abbiamo scelto questo giorno perché è stato il giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati.
Oggi torniamo in carcere, nostra figlia è rimasta con mio fratello Tommaso.

-Bentornati!-.
Ci accoglie Liz.
-Grazie Liz! Cosa ci siamo persi?-. Gli domando curiosa.
-Niente di che...Ma vi racconterà tutto Edoardo. Vi aspetta in cella.-.
Sia io che Ciro annuiamo prendendoci per mano e ci avviamo in cella.

-Ciao Edo!-.
Esclamo salutandolo.
-Ciao Chiarè! Ciao Cì!-.
-Ciao Edoà!-.
-Allora? Com'è andata fuori?-.
-Benissimo...La libertà è la cosa più bella, qui dentro invece?-.
-Qualche tarantella...Ma niente di che.-.
Affermo Edo fingendo tranquillità ma sia io che Ciro ce ne accorgiamo.
-Dì la verità....Che è successo?-.
-Cirù lo sai com'è no? A volte succede che...-
-Che cosa Edoà?-.
Domanda ancora Ciro mantenendo la calma.
Dopo qualche istante mi accorgo di un particolare. Edo non si è ancora alzato per salutarci come sempre e indossa degli occhiali da sole.
-Edo, che ci sta il sole qua dentro?-.
Affermo avvicinandomi a lui. Gli tolgo gli occhiali e vedo un enorme ematoma sull'occhio.
-Edoà! Chi cazz è stato?-.
-Amò aspetta un attimo...Edo alzati un po'?-.
-Chiarè...-.
-Ha ragione Chiara, alzati!-.
A quel punto Edo si arrende e si alza.
Ha la gamba ingessata.
-Ma che cazzo è successo?-.

AMAMI FORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora