.Ciro.
-Eccoci arrivati principessa!-.
Dico a mia figlia facendola scendere dalle mie spalle una volta che arriviamo tutti e tre davanti alla sua scuola.
-Andiamo?-.
Le domanda Chiara prendendola per mano.
Lei annuisce e dà la mano anche a me.
Quando entriamo abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso, c'è qualcuno che parla sottovoce, qualcun altro che sta in silenzio.
Guardo Chiara sorridendo, lei ricambia il sorriso orgogliosa e fiera di noi, magari non dovremmo esserlo, eppure non riusciamo a farne a meno.Una volta arrivati alla classe, Chiara aiuta Sole a togliersi il giacchetto e ad appenderlo.
-Ci vediamo dopo?-.
Ci domanda lei sorridendo.
-Certo principessa!-.
Le dico posandole un bacio sulla fronte.
-È ovvio amore!-.
Le dice Chiara sorridendo.
-Ciao mamma! Ciao papà!-.
Ci saluta lei attirando l'attenzione della maestra che si avvicina alla soglia della porta.-Signorina Ferri, è un piacere rivederla, ha risolto i suoi problemi?-.
Domanda la maestra a Chiara.
-Quali problemi scusi? Ah sì, no sono in permesso per qualche giorno... Ah lui è Ciro Ricci, il papà di Sole.-.
Mi presenta Chiara con sguardo fiero.
-Ah piacere...Finalmente la conosciamo, sà una bambina senza padre è sempre meno...-.
-Meno cosa scusi?-.
Domando questa già mi sta facendo innervosire.
-No intendevo dire che ne può soffrire ma Sole è una bambina piena di vita.-.
Si corregge la maestra.
-Infatti, nostra figlia è speciale e ci aspettiamo che venga trattata sempre bene.-.
Affermo serio.
La maestra annuisce e rientra in classe senza dire una parola.-Sono così felice che sei con noi Cì!-.
Esclama Chiara stringendosi al mio braccio, mentre camminiamo verso la radio dove lavora Vittorio.
-Mo che so tornato, ci penso io a voi. La maestra mi sta proprio sul cazzo però!-.
Le dico e lei scoppia a ridere.
-Pure a me non piace...È troppo presuntuosa e poi hai visto come ci ha guardato?-.
Mi domanda lei sorridendo divertita.
-Aveva paura! Che poi, noi che facciamo paura?-.
Le domando io divertito quanto lei.
-È il tuo cognome che mette ansia alla gente amore mio.-.
Mi dice prima di posarmi un dolce bacio sulle labbra.
-Tu però non hai mai avuto paura di me...-.
-Io no. Forse perché sono peggio di te...-.
Mi dice facendomi sorridere.
Già, lei è esattamente come me, è la mia anima gemella, è per questo che me ne sono innamorato perdutamente..Chiara.
-Salve, sto cercando...-.
Affermo non appena arriviamo a Radio Golfo ma vengo bloccata da una figura che conosco.
-Chiara! Che bello vederti!-.
Afferma l'uomo salutandomi.
-Michele! Ciao, ieri non ti ho visto alla Terrazza!-.
Lo saluto abbracciandolo.
-Ho finito tardi qui, ma sarei passato oggi, come stai?-.
Mi domanda ancora.
-Bene! Lui è Ciro Ricci.-.
Lo presento.
-Michele Saviani piacere!-.
Esclama Michele dandogli la mano che Ciro stringe.
-Lei è il giornalista che si è occupato di raccontare il mio caso se non sbaglio...-.
Afferma Ciro.
-Sì, sono stato io.-.
-Beh...Allora ne approfitto per farle i complimenti, io non amo chi ficca il naso negli affari miei, ma lei è stato veramente bravo!-.
-Sono contento che tu abbia apprezzato!-.
Afferma Michele sorridendo.-Bene, quindi vanno bene le domande?-.
Ci domanda Vittorio mentre siamo in sala registrazioni.
Ciro annuisce e io lo imito.
-Bene. Aldo, siamo pronti!-.
Afferma mettendosi le cuffie e noi lo imitiamo.-Buongiorno! Qui è il vostro Vicky Bif con due ospiti d'eccezione! La mia carissima amica Chiara Ferri e il suo futuro marito Ciro Ricci. Che oggi sono qui per raccontarci una realtà che noi spesso giudichiamo, ma credetemi, non tutto è sempre come crediamo noi e oggi, loro sono venuti a chiacchierare con noi proprio di questo. Allora cominciamo con Chiara, raccontaci un po' di te...-.
Chiara: Sono Chiara Ferri. Ho diciassette anni e la prima volta che sono entrata all'Ipm avevo quattordici anni, ho scontato sei mesi di pena per furto. Può sembrare strano, ma per me sono stati i sei mesi, più belli della mia vita, perché in quei sei mesi ho conosciuto il padre di mia figlia, l'unico uomo della mia vita, Ciro Ricci.
Sono uscita per buona condotta e fino a poco tempo fa, ero una mamma e una studentessa. Una ragazza come le altre, ma quando mi sono ritrovata davanti ad un uomo che tentava di Violentare mia cognata Serena, non ci ho pensato due volte, e ho sparato. Ora sono di nuovo all'Ipm per omicidio.-Chiara ha commesso un reato, per difendere sua cognata, ma Chiara lo avresti fatto per chiunque?-.
Chiara: Vicky come tu sai, per chiunque no. Ma se vuoi un esempio...Lo avrei fatto per i miei amici, per la mia famiglia. Vedete, noi difendiamo solo la nostra vita, la nostra famiglia, magari il nostro modo è sbagliato ma è l'unico che conosciamo.
-Grazie Chiara.... Ora passiamo a Ciro. Ciro, raccontaci qualcosa di te...-.
Ciro istintivamente mi guarda e io gli stringo la mano destra che si trova sul tavolo, e gli sorrido incoraggiandolo.
Ciro: Buongiorno, mi chiamo Ciro Ricci e ho diciassette anni. Sono detenuto all'Ipm da quando ho quattordici anni, per omicidio. La mia storia, è molto diversa da quella di Chiara ma allo stesso tempo simile. Io ho ucciso per difendere la mia famiglia da un infame. Dicono che sono uno senza cuore, senza scrupoli, ma non è così. Io sono un ragazzo come chiunque altro, difendo la mia famiglia e i miei amici a modo mio tutto qui.
-Grazie Ciro, e ora una domanda per entrambi, come vi trovate all'interno dell'Ipm, anche considerando che avete una figlia.-.
Chiara: Personalmente bene. Quando si incontrano persone molto simili a te, è più semplice fare amicizia. Per quanto riguarda mia figlia, riesco a vederla tre volte a settimana come disposto dal magistrato.
Ciro: Mi trovo bene. Ho un amico fidato, il mio migliore amico, Edoardo. È l'unico a parte Chiara di cui mi fido all'interno dell'Ipm. Certo, la libertà è un altra cosa, e spero che riusciremo a riprenderci questa libertà presto, perché vedere mia figlia tre volte a settimana sicuramente è una cosa bellissima, ma viverla ogni minuto della giornata è un altra cosa.
-Bene, ci tengo tantissimo a ringraziare Chiara e Ciro per essere stati con noi e vi dò appuntamento, a domani con un altra straordinaria intervista a Rossella Graziani, dottoressa dell'Ipm. A domani!-.
Conclude Vittorio.
Ci togliamo tutti e tre le cuffie.
-Come siamo andati?-.
Gli domanda Ciro.
-Alla grande veramente! E grazie davvero!-.
-Grazie a te! Ora noi dobbiamo a scappare a prendere Sole.-.
Gli dico sorridendo e lui annuisce.
-Io devo scappare da mio padre! A più tardi!-.
Ci saluta lui.Mentre camminiamo mano nella mano, ci guardiamo, ci sorridiamo, sembriamo una coppia come tante, due innamorati, una sola persona. Ma quando arriviamo davanti alla classe di Sole, veniamo risvegliati dal nostro sogno.
-Tu sei la figlia di un camorrista!-.
Urla una bambina spingendo Sole.
-E tu sei la figlia di una zoccola!-.
Esclama Sole facendo ridere me e Ciro.
-È proprio figlia a te!-.
Esclamo ridendo.-E tu sei la figlia di un assassina!-.
Esclama ancora la bambina.
A quel punto smetto di ridere, prendo Sole,e mi guardo intorno
-Chi è la madre?-.
Domando ad alta voce.
-Sono io e allora?-.
Mi dice una donna poco distante da noi.-E allora insegna il rispetto a tua figlia! I Ricci si rispettano, non si infangano!-.
Le urlo in faccia.
-Mia figlia rispetta solo la brava gente!-.
Mi risponde lei.
-Allora dì a tua figlia, che se tocca di nuovo la mia, vado dalla preside! È chiaro? Ah... E ha ragione mia figlia, sei proprio una zoccola, è mezz'ora che guardi mio marito, mi dispiace per te però, a lui le MILF non piacciono!-.
Concludo andando via seguita da un Ciro che non riesce a smettere di ridere.-Come mi hai chiamato Chiarè?-.
Mi domanda lui sorridendo.
-Stai per diventare mio marito,no?-.
Lui annuisce e mi posa un bacio sulla guancia.-Papà... Ma che cos'è un camorrista?-.
Gli domanda Sole, istintivamente Ciro mi guarda, e ora come glielo spieghiamo?
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AMAMI FORTE
FanfictionCiro Ricci è il figlio di Don Salvatore, il boss più potente di Napoli. È detenuto all'IPM. Chiara Ferri è una sua vecchia conoscenza, una ragazza di Posillipo che non pensava avrebbe più visto ma a quanto pare il passato ritorna sempre... Curiosi? ...