CAPITOLO 3
MULINARELLA
Giuvani chi pi' amuri jiti arranti
arretu a li me' porti non veniti,
ca non su' donna simili e custanti
pe' cunsentiri a li vostri partiti.
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Giovane che vai in giro in cerca d'amore
non venire dietro alla mia porta,
che non sono la donna adatta, così costante
da corrispondere ai tuoi intendimenti.
Quella notte fu un susseguirsi di sogni frammentati e risvegli improvvisi. A impedirmi di scivolare in un sonno profondo non furono la rabbia ancora scottante o l'insostenibile senso di colpa, quanto più la consapevolezza che quel confronto, quello che aveva avuto luogo nei miei pensieri per anni e anni, era finalmente avvenuto. Mi sentivo persa. Cos'altro c'era da aspettarsi? Come sarebbero cambiate le cose? Mancavano risposte, non c'erano altri conti alla rovescia: ogni istante, a partire da quel giorno, avrebbe potuto rappresentare un momento di indelebile felicità o una colossale disgrazia. Non me la sentivo di vivere una vita in attesa di un brivido e in balia dell'ignoto.
Quel dormire a singhiozzi mi permise di vedere la lancetta dell'orologio poggiarsi su tutti i numeri: prima sull'uno, poi sul due, sul tre... quando si fecero le quattro e il cielo cominciò a rischiarare, mi resi conto che tergiversare e rimanere accucciata nel letto non mi avrebbero portato a niente. Poggiai i piedi per terra e mi tirai su con le poche forze di cui può beneficiare chi ha passato la notte in bianco. A piccoli passi mi avvicinai verso l'angolo della cameretta, dove avevo abbandonato le mie babbucce all'uncinetto. Faceva una strana impressione vedere vuoto il letto di Giuseppa e quasi quasi mi arrabbiai per non aver approfittato appieno della calma che accompagnava la sua assenza. Poi avvolsi le spalle in una coperta e mi addentrai per il corridoio.
Il freddo dell'aria montana sembrava non voler abbandonare la Martiniana neppure ad agosto inoltrato. Era strano non sgomitare per farsi strada nel corridoio e non portare con sé stracci, secchi o vassoi. Mi sentivo vuota e questa sensazione non fece che acuirsi quando mi ritrovai nel grande androne. C'era un silenzio maestoso, di quelli che fanno accapponare la pelle a chi non è abituato alla solitudine o, più semplicemente, a essere testimone di cotanta bellezza. Mi misi ad osservare attentamente i soffitti alti, gli stucchi decorati finemente, il lampadario di cristallo che pendeva pigro al centro della stanza. In quel momento mi resi conto di conoscere ogni centimetro di quella villa meglio di chiunque domestico, di qualunque aristocratico vi avesse messo piede e, probabilmente, degli stessi Romeo. Una cosa era certa: non c'era segreto della biblioteca che fosse riuscito a sfuggirmi. Mi intrufolai in quella stanza dominata dall'odore pungente del legno e della carta.
Ogni suo punto trasudava cultura e sapienza. Lungo le pareti campeggiavano immense librerie cariche di volumi, ordinatamente classificati in base alla tematica. Nella prima libreria a sinistra, quella più vicina all'entrata, si trovavano i vari manuali, dalle copertine più usurate e segnate dal tempo. Non era difficile intuire che quella fosse la sezione più consultata da Antonio Romeo, che entrava in biblioteca solo per sottrarsi sporadicamente alla noia della nullafacenza mondana e per cercare di apprendere come svolgere certi compiti, che, altrimenti, avrebbe delegato a uno di noi. Va da sé che il suo intento non fosse quello di facilitarci il lavoro, ma di evitare che individui ai suoi occhi inferiori potessero vantare abilità che lui non possedeva. A fianco, si trovavano le enciclopedie e gli atlanti, quei tomi su cui avevo studiato di nascosto per anni e che mi avevano dato i giusti spunti per una conversazione. Per lo meno, non avrei mai cominciato un discorso parlando del tempo o, peggio, dell'influenza, come Eliza Doolittle.

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Amaranto
Historical FictionMaria è solo una bambina quando, da una delle finestre della maestosa Martiniana, guarda impotente Antonino, il suo compagno di giochi, lasciare la villa senza neppure un ultimo saluto. Il rancore accompagna gli anni che seguono: attraversa il terre...