capitolo 6

11 0 0
                                    

Dico a Lois di aspettarmi in macchina e che entro io a prendere i test. Lei, dopo tanti “no, vado io!”, si fa convincere e resta ad aspettarmi nel pick up.

Quando entro, fortunatamente, in farmacia non c'è quasi nessuno, almeno non devo aspettare mezz'ora prima che arrivi il mio turno. Davanti a me ci sono due signore anziane che stanno conversando con la farmacista su che farmaco prendere per le vesciche ai piedi.

Bleah!

Faccio finta di non sentire i loro disgustosi discorsi e compatisco la povera farmacista al di là del bancone. Ecco, ora so anche con certezza che non farò mai e poi mai la farmacista come lavoro. Dopo dieci minuti, finalmente, le due signore se ne vanno con in mano due buste a testa piene di pomate di ogni genere. Tiro un sospiro di sollievo e mi avvicino alla farmacista. Intanto entra un'altra signora che aspetta dietro di me.

-Salve.- dico con un sorriso, -Vorrei due test di gravidanza, per favore.- rifaccio un sorriso. La farmacista mi guarda attentamente squadrandomi, si starà chiedendo perché una ragazza giovane come me dovrebbe chiedere un test di gravidanza e pure con tanta sicurezza. E io mi sto chiedendo perché non la fa finita e mi dà quei cazzo di test!

Con la stessa espressione sbalordita, guarda la signora dietro di me, per cercare tipo un conforto. Un conforto di cosa, cazzo!

Con un'espressione stranita, mi giro anche io verso la signora e vedo che mi sta guardando anche lei con gli occhi sbarrati e la bocca aperta.

Mi sto innervosendo.

Mi rigiro verso la farmacista, -Mi da quei dannati test oppure li prendo da sola?!- dico.

Lei fa un respiro profondo, poi si gira e va verso una cassettiera. Ne tira fuori due, poi guarda la signora, -questi giovani! Inesperti e pure sgarbati!- dice sospirando.

-Come ha ragione!- risponde la signora.

Ma che cazzo?!

-Sentite, non perderò tempo a dirvi che questi non sono per me e che dovreste farvi i dannati cazzi vostri! Quant'è?!- urlo seccata.

La farmacista ora ha un'espressione spaventata, -dieci dollari.- dice velocemente.

Prendo il portafogli, tiro fuori i soldi e glieli sbatto sul bancone, -tenga!- dico. Supero la signora che mi fissa con disprezzo, arrivo alla porta e prima di uscire mi volto verso la farmacista, -E vada a farsi fottere!- le dico. Non ho saputo resistere.

Esco, vado verso la macchina ed entro. Chiudo la portiera sbattendola e do il sacchetto a Lois, -Scusa, ma quella farmacista era stronza e non si faceva i dannati affari suoi!- le dico.

-Hai litigato con una farmacista?- mi chiede tenendo le braccia incrociate.

-Sì! Non chiedere.- dico io zittendola. Metto in moto e parto.

-Dove vuoi andare a farlo?- le chiedo riferendomi al test.

-Beh, a casa mia. I miei se ne sono andati poco fa, mi hanno appena mandato un messaggio per avvisarmi.-

-Okay.-

-Senti, non devi per forza stare con me, non voglio obbligarti.-

-Lois, non dire assurdità, sei la mia migliore amica e io VOGLIO starti vicino SEMPRE, specialmente in un momento come questo. E non dire più una cosa del genere, tu non mi obblighi a fare nulla.- la rimprovero, poi le sorrido.

Quando arriviamo a casa di Lois ci fiondiamo subito in camera sua e apriamo la confezione del test.

-Allora, qui spiega che devi fare pipì qua sopra e dopo tre minuti verrà fuori qui il risultato: due tacche è positivo e una tacca è negativo.- le dico dopo aver letto le istruzioni.

the life is changedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora