Capitolo 7- Nicolas

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Quando esco dal quartiere di Alex, vado subito da Alvin. Mi ha chiamato ripetutamente al cellulare, ma io l'ho ignorato perché ero troppo preso da Alex. Quella ragazza è parecchio testarda, sono sicuro che l'indirizzo dove mi ha fatto andare è sbagliato. Non gliel'ho detto perché non volevo discutere e mi faceva male la testa per le sue urla. Nonostante la sua acidità e sgarbatezza, quella ragazza mi piace sempre di più e questa cosa mi spaventa parecchio. Non succede mai niente di buono quando mi innamoro di una ragazza, succede sempre che io soffro o faccio soffrire lei, è per questo che non voglio impegnarmi seriamente con nessuno. Infatti mi sono cacciato in un bel casino con Alex. Ora so di per certo che non la rivedrò più e così io me la potrò togliere dalla testa, anche se non sarà facile.

Arrivo a casa di Alvin e suono subito il campanello. Non risponde subito,ma questo è da lui, così aspetto. Dopo qualche minuto esce dalla porta, -Hey, sei vivo allora!- mi dice.

-Già!-

-Vieni,entra.-. Vado dentro e chiudo la porta alle mie spalle. Casa sua è un casino, come sempre, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Se fosse in ordine mi preoccuperei. -Vuoi una birra?- mi chiede.

-No amico, mi sto ancora riprendendo da ieri sera.-

-Capisco.Anche io non dovrei bere per oggi, ma ho molteplici ragioni per farlo.- dice e prende un sorso dalla bottiglia di birra.

-Che è successo?- gli chiedo.

-Ieri sono stato con Lois.-

-L'amica di Alex?-

-Sì.-

-Ah,lo so, vi ho visti che stavate sempre appiccicati.- rido.

-No,intendo che l'ho portata a casa.- dice velocemente prima di prendereun altro grosso sorso.

Io lo guardo per un momento, -Cosa? Tu che porti a casa tua una ragazza?!- dico. Sono stupito, lui ha sempre detto che non amava il fatto di portare a casa sua delle ragazze conosciute nei pub.

-Sì,ma lei non è una ragazza qualunque. Noi stavamo insieme quando stavo a Chicago.-

-Ohh...-dico e penso a cosa dire. Non sapevo che Alvin fosse mai stato con una ragazza, non me l'aveva mai detto. -E avete scopato?- chiedo.

Lui mi guarda storto, -Beh, parlerò la tua lingua. Sì, abbiamo scopato ed è stato anche bello.-

-Oh,bene, allora qual'è il problema?-

-Lei se n'è andata stamattina mentre dormivo. All'inizio ero incazzato,ho cominciato a buttare per aria le cose e pensavo come cazzo ha potuto farlo. Poi ho capito.- beve un altro sorso. -Sono un idiota stronzo e coglione.-

-Beh...-

-Non nel senso che pensi tu!- mi interrompe, -Ieri sera eravamo entrambi  ubriachi marci e contenti di rivederci e allora ci siamo saltati letteralmente addosso a vicenda ed è successo così in frettache...-

Aquel punto capisco cosa sta cercando di dire, -Non hai messo il preservativo?- dico quasi urlando.

-No.-si mette le mani nei capelli. Oh porco cazzo.

-Cazzo,Al...- mi metto anche io le mani dai capelli. Che casino, che merdoso casino.

-Devo rivederla, devo trovarla e parlarci. Devo scusarmi e devo sapere...come sta.-

-Cioè,intendi che vuoi sapere se è incin...-

-Non pronunciare quella parola! Cazzo!- mi interrompe e nel suo tono di voce c'è una nota di disperazione. Sinceramente è fin troppo calmo,io se fossi in lui starei sclerando e valutando se impiccarmi o annegarmi.

-Comunque,penso che verrà lei da te, devi solo aspettare un po'.- gli dico.

-Aspettare?Credi che sia facile?! Probabilmente lei cambierà città o ... che cazzo ne so!- sbotta. Si alza dalla sedia e comincia a fare piccoli urli. Poi guarda a destra e a sinistra e quando vede un vaso di vetro lo prende e lo sbatte contro il muro facendo un altro urlo. Poi si infila le dita nei capelli e respira profondamente.

So che sta così perchè sta passando un grosso casino, ma a me viene da ridere, è veramente comico. Trattengo le risate con molta fatica emi avvicino a lui.

-Hey,amico, calmati.- gli do una pacca sulla spalla, -non ti fa bene stare così.-.

Luisi gira verso di me e mi guarda per qualche secondo. -Sì, è vero.Adesso io mi siederò con una birra in mano e mi rilasserò. E tu ti siederai accanto a me.- mi dice.

-Okay.Ma non bevo.-

ci sediamo sul divano e stiamo in silenzio per un po'. Alvin sta bevendola seconda bottiglia di birra e fortunatamente non è ancora ubriaco.

-Che fine hai fatto ieri sera?- mi chiede.

-Sono stato con Alexis.- gli rispondo serio.

-E...-

-E cosa?-

-Beh,Nick, racconta! Non fare il riservato con me!-

-Okay.Beh, abbiamo parlato, riso, l'ho portata a casa, eravamo ubriachi,abbiamo bevuto, poi in qualche modo siamo finiti uno sopra l'altro e abbiamo fatto sesso.-

-Ooh,quindi ora usi l'espressione "fatto sesso", non più "me la sono scopata". Che ti succede Nick?- ride, -Beh, il tuo problema invece qual'è? Anche tu hai dimenticato il preservativo?-

-No,Al. Il fatto è che io ero felice di essere stato con lei, siamo stati bene. Ci siamo addormentati insieme e io mi sono svegliato prima di lei e ho visto che dormiva tranquilla, così l'ho lasciata stare e sono andato a farmi una doccia. Quando sono uscito dal bagno,l'ho trovata in corridoio seduta su un o stendi abiti, vestita, come se fosse pronta per uscire. Le sono andato incontro e la stavo per baciare, ma lei mi ha fermato, non voleva che la baciassi. Poi mi ha detto che non ricordava nulla della sera prima: non ricordava di avermi conosciuto, non ricordava di avere fatto sesso con me, non ricordava niente. Mi ha chiesto di raccontarle come erano andate le cose e io l'ho fatto, ma le ho detto che non avevamo fatto sesso e non le ho raccontato proprio tutto.-

Almi guarda stranito, -Perché?- mi chiede.

-Perché lei mi piace e io... io non voglio cose serie. Preferisco lasciar perdere e dimenticarla.-

-Tu,amico, sei malato. Come cazzo ti è venuto in mente di mentirle sul fatto che avete fatto sesso? Che le hai detto, scusa?-

-Mi ha chiesto perché si è svegliata nuda e io le ho detto che si è spogliata da sola perché le davano fastidio i vestiti.- dico guardando fisso davanti a me. C'è qualche secondo di silenzio, poi Al scoppia a ridere. Io lo guardo serio, ma lui continua a ridere e delle lacrime gli scendono dagli occhi. Dopo un attimo smette e si asciuga le lacrime. Io lo sto guardando male.

-Scusa,amico, ma è la cosa più divertente...- ride ancora, -Non ci  credo che lei ci abbia creduto, ma che cazzo...- ride di nuovo.

Io resto zitto e penso alla situazione. So di avere combinato un casino a mentirle, so che prima o poi lo scoprirà e mi odierà. So di essere uno stronzo e so che dovrei piantala di comportarmi da tale,ma è più forte di me. Anche se quando ho difeso Alex da quel suo ex non sembravo tanto stronzo. Non so perché l'ho fatto, mi è venuto spontaneo. Ah, cazzo.

-Okay amico, tu sai che lei lo scoprirà e che all'ora tu sarai nella merda, vero?- mi dice Al dopo aver smesso di ridere.

-No,io non la rivedrò più.- dico serio.

-Sì,certo!- ride.

-Già!-

-Ate piace quella ragazza, tu la rivedrai!-

-No,a me non piace, è come tutte le ragazze che mi sono scopato e non la voglio rivedere!- mi alzo dal divano, alterato, -ti saluto Al!- vado verso la porta.

-Hey, Nick, dai, vieni qui!-

Ma io ho già sbattuto la porta e me ne sono andato.

the life is changedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora