[..] Dopo aver dato un'occhiata veloce ai camerini, chiese a una ragazza dello staff di accompagnarlo alla sala degli strumenti, l'unico posto che a quell'ora sapeva di trovare libero. O almeno cosi pensava, finché avvicinandosi non sentì la voce melodica di un ragazzo, risuonargli alle orecchie.
Si fermò giusto il tempo di capire se la voce provenisse effettivamente dalla sala, solitamente vuota e silenziosa. Sporgendosi verso la vetrata della porta, constatò l'effettiva presenza e come fece per andarsene - con un'aria quasi scocciata - la voce si fermó, smettendo di intonare le note di quella canzone cosi armoniosa. Capì quindi che il ragazzo avesse percepito il rumore delle sue scarpe allontanarsi furtivamente, fallendo nel suo intento di non farsi vedere.
"Ehi c'è qualcuno?" chiese quasi incerto il ragazzo ancora sconosciuto, avvicinandosi di poco per guardare nella sua direzione.
Taehyung era tentato sull'allontanarsi senza degnarlo di una parola, ma sapeva sarebbe stato poco educato, pertanto tornò sui suoi passi.
"Scusami, speravo di trovarla libera ma, vedo che ci sei già tu, quindi tolgo il disturbo." disse Taehyung non guardandolo nemmeno, ma facendo vagare il suo sguardo per la sala.
"Oh nono, non preoccuparti, mi stavo solo esercitando. Sai è la prima volta che canto davanti a così tante persone" rispose in maniera impacciata il ragazzo, facendo alzare, finalmente lo sguardo di Taehyung, che si trovò davanti un ragazzo dai capelli rosa pesca e un sorriso timido.
"Uhm capisco..." disse, non terminando la frase, ma avvicinandosi al ragazzo di qualche passo, osservandolo meglio. Aspettò che l'altro gli porgesse la mano, dicendogli il suo nome, per poi fare lo stesso.
"Ah giusto, sono Yoo Ki-hyun, piacere..." rispose ridacchiando mentre aspettava che Taehyung facesse lo stesso
"Kim Taehyung, piacere mio" tirando su le labbra e mostrando un sorriso. Era la prima volta che qualcuno non partiva in quarta facendogli domande sulla sua vita privata e sulla sua carriera, ne era sollevato in un certo senso.
Dopo essersi stretti la mano a vicenda, posero fine a quel contatto, durato qualche secondo più del dovuto, senza però risultare invasivo o forzato.
"Ad ogni modo" cominciò Taehyung per rompere quel silenzio andatosi a creare tra i due "non penso di averti mai visto in giro" terminò con un cipiglio.
"Beh penso sia normale visto che non vivo a Seoul e che questo, come dicevo prima, è il mio primo concerto" disse grattandosi il collo, quasi imbarazzato, sentendosi quasi piccolo sotto lo sguardo di Taehyung.
Quest'ultimo lo percepì e spostò il suo sguardo su una pila disordinata di spartiti.
"Ah ora si spiega" ridacchio tra sé e sé continuando poi "mm non sei nervoso?" schiaffeggiandosi poi mentalmente per la domanda sciocca che gli aveva appena posto.
"A dire il vero si, molto. Non vorrei che qualcosa andasse male, è da un po' che aspetto questo giorno sai" abbassò lo sguardo Ki-hyun, ripensando agli sforzi che aveva fatto per riuscire ad esibirsi quella sera, facendo comparire il suo nome in una lista di nomi sicuramente più importanti del suo. Gli sembrava quasi surreale essere li, e sapere che avrebbe finalmente iniziato a fare ciò per cui si era esercitato anni, gli fece scaldare il cuore, facendogli fare un tuffo.
"Anche io ero nervoso agli inizi" disse con aria nostalgica Taehyung, ricordando la sua prima esibizione, davanti a una platea che non aveva dato segno di apprezzamento verso il componimento musicale, lasciandogli un vuoto nel cuore, nel mentre che si alzava dirigendosi dietro le quinte, senza ricevere l'applauso a cui tanto ambiva ai tempi. Quella era stata una delle sue prime delusioni, non si era definito capace nemmeno a fare ciò per cui aveva studiato anni, e gli balenò in testa l'idea di abbandonare il mondo della musica.
