| Capitolo 7 |

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Le vacanze erano arrivate da giorni ormai, e quasi tutti avevano smesso di parlare dell'incidente della serata a teatro. Erano poche le persone veramente interessate, e infondo si sa, per mantenere vivo un pettegolezzo bisogna parlarne.

La città era coperta da una fitta nebbia, che era comparsa dopo intense cadute di neve che aveva coperto le strade e le case, rendendo il paesaggio un vasto manto bianco. Cominciava ad esserci l'atmosfera natalizia, con la grande vastità di addobbi e decorazioni che abbellivano i vari negozi, che ultimamente ospitavano sempre una grande folla di persone pronte a litigare pur di avere il regalo migliore.

Era un periodo piuttosto allegro, tutti cominciavano ad uscire e viversi quei giorni di ferie e svago tanto agognati nelle settimane precedenti. Gli amici e le famiglie si riunivano per festeggiare assieme, mangiare e divertirsi, chi nel modo tradizionale e chi non ci dava molto peso.

Non era la stessa cosa per alcuni, che consideravano il Natale, uno spreco di tempo, e invece altri che lo passavano in totale solitudine, a ricordare i tempi passati con un velo di malinconia e nostalgia non indifferente, e tra questi vi era Jungkook.

Quella mattina si era svegliato con una strana angoscia addosso, e che fosse dovuta a un motivo in particolare lui già lo sapeva, perchè era proprio il periodo dell'anno in cui si rintanava in casa sua, aspettando che tutta quella felicità e quelle risate si affievolissero, senza che la cosa gli pesasse; e con ancora i capelli arruffati e dei semplici boxer addosso, si alzò per provare a cambiare le sorti di quella giornata nebbiosa.

Passarono circa tre quarti d'ora prima che Jungkook si decidesse ad uscire dal bagno che aveva ormai tutte le finestre appannate a causa dei cambiamenti di temperatura. Si vestì con una semplice tuta da casa e si mise a fare colazione con il cellulare in una mano, e il cucchiaino dei cereali nell'altra, come da routine.

Il giorno di Natale si avvicinava e mancavano un paio di giorni, giusto il tempo di impacchettare i regali e inviare gli ultimi inviti ai parenti. Era anni ormai che non festeggiava, ne aveva lo spirito giusto per farlo e andare avanti, e bastò questo semplice pensiero a far riaffiorare, ancora una volta, quei ricordi angoscianti, che più di una volta aveva cercato di sopprimere.

- Flashback - (tenete a mente che qui Jungkook ha circa 6/7 anni)

"Mamma, dove stiamo andando?" chiese con tono innocente e con gli occhioni fissi sulle mani tremanti della madre, intenta a chiudere i bottoni del suo cappotto, non tanto pesante essendo gli inizi di settembre.

"Tesoro, te lo dico più tardi, non ti preoccupare e dammi la manina su" gli disse la donna, annuendo tra se e con l'intento di tranquillizzarlo, evitando però di incrociare il suo sguardo  curioso.

"Mhm.." mormorò poco convinto, porgendole la manina, che entrata a contatto con quella fredda della madre, gli lasciò un brivido su tutto il corpo che non aveva intenzione di abbandonarlo. Uscirono dall'abitazione, e senza capire la situazione si ritrovò stretto in un abbraccio e si strinse tra le braccia della madre.

"Kookie voglio che tu ricordi sempre che qualsiasi cosa succeda, io ti ho sempre voluto bene, e sempre te ne vorrò. Tienilo sempre a mente, d'accordo?" disse la mamma mentre le prime lacrime cominciavano a scendere sulle sue guance, ricevendo uno sguardo confuso dal piccolo.

"Anche io ti voglio bene mamma" rispose, stringendosi tra quelle braccia confortanti che lo stavano accogliendo.

"Ora andiamo, se non facciamo in fretta sarà troppo tardi" e lo mise giù, prendendo poi le chiavi della macchina, parcheggiata a pochi metri di distanza dal loro complesso di appartamenti. La donna mise Jungkook nel sedile posteriore, e si affrettò a posizionarsi in quello del guidatore, allacciandosi la cintura.

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