Disclaimer: Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte del loro universo sono di proprietà di J.K.Rowling.
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Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale.Piccolo reminder giusto perché la gente è scema non si sa mai: PRENDETE LA STORIA CON IRONIA. Ovviamente sono contro e mi dissocio dal sessismo in ogni sua forma.
- AUGUREY BUILDING N.7 -
Capitolo 5
Le tette di PansyCon il Natale alle porte e un matrimonio da organizzare, i primi venti giorni di dicembre passarono veloci come una Firebolt in corsa.
C'era sempre un gran fermento all'appartamento dei Grifoni. Pansy aveva messo pianta stabile lì da quando si era offerta come wedding-planner. La cosa non sarebbe stata neanche così spiacevole, se solo non avesse avuto dei gusti troppo esuberanti.
Hermione ci aveva impiegato una settimana intera per spiegarle che no, non avrebbe affatto desiderato giungere all'altare su un veliero volante con tanto di cornamuse scozzesi. E non c'era affatto bisogno di imperiare la filarmonica della Scala di Milano per il primo ballo. Poco etico e giusto un tantino illegale.Pansy e Hermione ci avevano messo inspiegabilmente poco a diventare amiche, negli anni. Erano entrambe furbe, caparbie e intelligenti. E, a dispetto dei loro interessi agli antipodi, le due avevano trovato un punto forte in comune: il Diagon Mule. Quando bevevano quel particolare cocktail, erano in grado di parlare per ore del nulla più totale.
Ma, se l'entusiasmo per le feste era giunto con tanto di bollette aumentate per le innumerevoli luci di Natale, la crisi ormonale di Harry si era spenta come una fiammella senza ossigeno e aveva lasciato posto a uno smarrimento esistenziale.
Da quella serata leggendaria a Barcellona di una settimana prima, infatti, Harry si era rintanato in camera sua ogni sera senza dar cenno di vita. Usciva la mattina presto per lavorare e rientrava millantando forti mal di testa e altre scuse per non partecipare ai raduni del gruppo o le consuete uscite al pub.
E, soprattutto, non voleva parlare con Malfoy di quello che era successo a Barcellona. Ci aveva tentato, Draco, a chiedergli se avesse bisogno un ragguaglio sui vari buchi di trama della serata, ma Harry aveva sempre cambiato discorso con una delicatezza e un aplomb da vero professionista. Ossia iniziando a tossire, ridacchiare, arrossire e farneticare.
Il venti dicembre, però, non era proprio riuscito a dire di no alla consueta uscita di inizio vacanze allo Shame-rock. Pansy e Ron avrebbero lavorato comunque durante il periodo di Natale e Harry era in reperibilità in quanto Auror, ma in generale quella era oramai una serata di tradizione.
Aperitivo leggero, cena a base di frittume e schifezze varie che offriva il menù del pub irlandese, litri di Burrobirra, lunghe partite a Sparaschiocco e Whiskey Incendiari come se non ci fosse un domani. Tuttavia, nei tre anni precedenti, il domani era sempre arrivato con grandi quantitativi di pentimento.«Ok, ragazzi, è stato bello» annunciò Draco poco prima della mezzanotte, «ma adesso vado ad acchiapparmi quel giovanotto aitante che mi sta guardando da tre quarti d'ora». Fece per allontanarsi baldanzoso, prima di voltarsi indietro con espressione beffarda. «Prima che qualcuno me lo freghi!» ridacchiò e sgattaiolò poi in direzione della sua preda.
Harry, al contrario degli altri tre, colse la frecciatina al volo e le sue guance divennero rosse quanto i capelli di Ron. Si incupì e iniziò a giochicchiare con le arachidi nella ciotola, sorseggiando distrattamente il suo ennesimo drink. La rabbia lo pervase tutto d'un colpo. La verità? Detestava Malfoy e il suo modo di fare, in quei giorni. Senza motivo, senza un perché.
Anche se, a dirla tutta, detestava molto di più se stesso.
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Augurey Building n.7 - A magic sitcom in Diagon Alley || 𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦 ||
FanficDue appartamenti, cinque inquilini, nuove e improbabili amicizie che metteranno in discussione le grandi leggi del Mondo Magico. Perché chi l'avrebbe detto che, quattro anni dopo la guerra, Grifondoro e Serpeverde si sarebbero trovati a stringere al...