Disclaimer: Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte del loro universo sono di proprietà di J.K.Rowling.
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Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale.- AUGUREY BUILDING N.7 -
Capitolo 10
Amici con benefici
Quando Harry si svegliò, ci impiegò più di un minuto per comprendere dove si trovasse e perché.
Fu tutto molto, molto più immediato quando si rese conto che fosse completamente nudo, in un angolino angusto di letto, con un braccio pesante che stava tentando di strozzarlo e un delicato ronzio nell'orecchio sinistro.
Ciò di più strano, però, fu che la prima domanda che gli balenò in testa non fu "cosa cazzo ci faccio qui?" ma "come diavolo fa Malfoy a dormire comodo in questa posizione?"
Poi realizzò che le implicazioni pratiche di trovarsi nudo nello stesso letto con un altrettanto nudo Malfoy fossero ben altre.
I ricordi della serata – e soprattutto della nottata – precedente sfarfallarono davanti ai suoi occhi e, se per un momento l'istinto fu quello di levarsi di dosso il bell'addormentato di fianco, successivamente il sentimento fu contrastante.
Era stata una notte folle, fuori di testa. Non avrebbe mai, mai immaginato che finire a letto con Draco Malfoy non facesse provare lui l'insana voglia di vomitarsi addosso al sol pensiero.
Si ritrovò invece a pensare che fosse stato incredibile. Draco era incredibile: sapeva essere una vera e propria Serpe anche a letto e, al contempo, si era dimostrato di una dolcezza disarmante.
Era passato dal baciargli tutti quanti i punti cardinali a pronunciare le zozzerie più irripetibili, più e più volte. Oh, del resto Harry lo sapeva che fosse un pazzo bipolare.
Non c'era stato neanche un momento in cui l'aveva fatto sentire a disagio e, nonostante le sfide che erano soliti lanciarsi, non si erano scherniti su chi dei due ce l'avesse più lungo.Harry ridacchiò con la faccia premuta contro il cuscino di seta, avvolto in un lenzuolo di seta e adagiato su un copriletto di seta. E, a tal proposito, si domandò come diavolo avessero fatto a non scivolare fuori dal letto come saponette.
Ma, se l'imbarazzo era stato accantonato e chiuso in un cassetto per tutta la notte, ben presto uscì fuori dal suddetto cassetto come un fottuto Molliccio, nell'esatto istante in cui Draco aprì gli occhi e li incatenò a quelli verdi di Harry. Non sarebbe bastato prendere la bacchetta ed esclamare "Riddikulus": la situazione era tanto ridicola già di per sé.
Non dissero una sola, singola parola. Si limitarono a fissarsi, impietriti come sotto una Pastoia Total-body.
«Ehm, Malfoy... sento le rotelle vorticare nel tuo cranio» disse Harry, dopo aver decretato che non sarebbero mai usciti da quella situazione di stallo.
Draco strinse le labbra con disappunto. «Sarà perché nel tuo regna il vuoto cosmico».
Normalmente avrebbero riso di quello scambio di battute, ma qualcosa nella voce di Draco lasciava trasparire imbarazzo sopra i livelli di guardia.
Si scrutarono ancora un poco, torvi, poi si alzarono a sedere e si resero conto da soli quanto fosse ridicolo tentare di coprire le pudenda con il lenzuolo.Sostarono sul letto per qualche istante senza guardarsi, prima che Harry facesse la sua mossa sbagliata.
«Beh... è stato...»
«Non dire nulla, ti prego». Draco lo interruppe sul nascere. Non era pronto a sentirsi decantare le mirabolanti doti manifestate quella notte, non da Potter.
Aveva fatto sesso con Potter. Per la legge delle improbabilità il mondo sarebbe dovuto esplodere o, quantomeno, presentare loro il conto tramite le nuove sette piaghe d'Egitto.
E invece tutto sembrava nella norma, sensazione di estremo disagio a parte.
«Vuoi che me ne vada?» domandò quindi Harry.
«Sarebbe carino, sì».
Tutto ciò che Draco avrebbe voluto sarebbe stato prendere una pozione sonnifera e dormire tutto il giorno. O magari farsi Obliviare.
Al secondo proposito, però, si ritrovò a pensare che sarebbe stato un vero peccato dimenticare una nottata così piacevole, e quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
«Ah, grazie» commentò Harry, inacidito.
E fu come accendere una miccia.
«Che cosa ti aspetti da me, ora? Che mi metta la tua camicia per prepararti dei french toast e che te li porti a letto?»
«Ieri mi hai detto che ti piaceva la mia camicia» si indignò Harry e, con uno scatto, si alzò dal letto e iniziò a raccattare i propri indumenti.
«Sì che mi piace la tua camicia, non per questo voglio mettermela adesso» ribatté per metafore Draco, alzandosi anch'egli dal letto, gesticolando.
«Non ti sto chiedendo di comprare la mia camicia, solo di non buttarla a lavare dopo un utilizzo!»
«Due utilizzi» puntualizzò Draco. Se stavano parlando per metafore, tanto valeva farlo fino in fondo.
Harry divenne paonazzo.
«Ah, già, dimenticavo che tu dopo che usi una camicia due volte poi la dai alla Caritas» sbottò.
Draco, indispettito, strinse così tanto le labbra da farsele diventare bianche.
«Non è vero, la metto a lavare per avere tempo di pensare se usare di nuovo quella camicia oppure no» si mise sulla difensiva e incrociò le braccia al petto.
«O chissà, magari in lavanderia la smarriranno e non rivedrai mai più la camicia. Vorrà dire che se la metterà qualcun altro!» ribatté Harry. Fece spallucce nel tentativo di fingersi indifferente, ma le gote color carminio tradirono lo stato d'animo.
Draco spalancò la bocca, indignato, poi gli si avvicinò a passi svelti e lo fronteggiò a brutto muso. Una gran fatica quella di non lasciar cadere l'occhio più in basso. Era piuttosto difficile ignorare il fatto che fossero ancora entrambi nudi.
«Ok, hai finito di comportarti come un pezzo di idiota?» gli puntò un dito contro.
«TU SEI UN PEZZO DI IDIOTA!» gridò Harry, livido.
«OK, LO ACCETTO, MA SOLO PERCHÉ TU SEI UN IDIOTA INTERO!»
Harry non ci vide più dalla rabbia e, in un impeto arcaico, gli diede uno spintone. Draco ringhiò e fece lo stesso e, come erano soliti fare ai vecchi tempi, iniziarono a picchiarsi. Non capitava da anni, e fu come immergersi in un lago di ricordi.
Ma, quando entrambi si ritrovarono sul pavimento nel tentativo di disarcionarsi l'uno dall'altro, la lotta si fece molto, molto diversa dalle loro tipiche scorribande scolastiche.
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Augurey Building n.7 - A magic sitcom in Diagon Alley || 𝐷𝑟𝑎𝑟𝑟𝑦 ||
FanficDue appartamenti, cinque inquilini, nuove e improbabili amicizie che metteranno in discussione le grandi leggi del Mondo Magico. Perché chi l'avrebbe detto che, quattro anni dopo la guerra, Grifondoro e Serpeverde si sarebbero trovati a stringere al...