Arrivai a casa e mi buttai sul letto,ero esausta..come facevo a essere promossa se non capivo una parola di quello che dicevano i professori?
Solo il fato saprebbe rispondere a questa domanda.
Mi vibrò il telefono;era il tizio dagli occhi smeraldo..Hei:)
Cmq sono Patrizio..
Hey!Vuoi uscire oggi pomeriggio?
Andai a tradurre e risposi con un "ok".
Quando furono le quattro e in punto cominciai a vestirmi,presi la giacca ed uscii di casa.
Il bello arrivò ora..mi ero persa tra le strade di Milano..benissimo!
Provai a chiamare e richiamare ma Patrizio non rispondeva..
Dove era finito?
Girai un po'per la città finché non arrivai alla gelateria di cui mi aveva parlato..sempre con l'inglese perfetto..
Andai verso l'entrata e aspettai,ma non feci in tempo che una mano mi si appoggiò sulla spalla.
Sussultai.
Mi girai di scatto e vidi Patrizio con un sorrisone stampato in faccia. Mi persi per un secondo nei suoi occhi verde intenso..che carino! No l'ho detto davvero?
Ma a me non piace Patrizio,non siamo neanche amici se per questo,e soprattutto non lo conosco.<<Vogliamo prendere il gelato?>>mi chiese facendomi ritornare con i piedi in terra..non che stessi volando in aria ovviamente.
Sono venuta in una gelateria per mangiare un gelato non di certo per prendere un hamburger!
Scherzo ovviamente..
Quanti ovviamente dico?
Entrammo in gelateria e per la prima volta cominciai a dialogare in italiano;presi un cono grande con nocciola e pistacchio,i miei preferiti!
Notai poi che li prese anche lui,che siano anche i suoi preferiti?
<<Pistacchio e nocciola?>>
<<Sono i miei preferiti!>>dicemmo in coro.
Ci guardammo per un secondo imbarazzati e poi scoppiammo a ridere,anzi io scoppiai a ridere ma la mia risata fa talmente pena che fa ridere pure gli altri..vi è mai capitato?<<Ma tu per caso non è che conosci bene Brisida?>>cominciai a dire con un pizzico di timore mischiato all'imbarazzo.
<<Si..beh ecco..è la mia ex>>
Dalla sua faccia capii che probabilmente avevo la faccia talmente sconvolta che si sarà chiesto se non fossi svenuta da un momento all'altro.
<<Ah okey allora tutto a posto>> risposi ricomponendomi.
<<È successo qualcosa tra voi
due?>>mi chiese..cazzo..forse non dovevo dirgli nulla.
<<Ehmm..no no no>>
Mi fissò..ok lo ammetto neanche io credevo a quello che avevo appena detto.
<<Niente mi ha tenuto allerta diciamo..>>
Non mi aveva chiesto niente ma notando la sua faccia traete le conclusioni.
Parlammo della scuola e in generale della mia vita in America.
Poi tornai a casa.
<<Come è andata?>>
<<Bene Mommy!>>risposi raggiante come non mai.
<<Okey?!>>rise e ridi anche io.
Mi buttai sul letto ma poi decisi di smetterla di fare la pigrona e di fare un po' di palestra.
Presi il cellulare,misi le scarpe e la giacca e chiusi la porta,immaginate queste vicende come in un video velocizzato..non so se mi spiego.Comunque facciamo senza tutta questa sceneggiata perché appena cominciai a camminare verso la palestra si mise a piovere..ma che dico,a diluviare! Cascate del Niagara arrivo!
Corsi più che potevo verso un bar per prendere qualcosa da bere e per ripararmi dalla pioggia.
<<Mi può consigliare qualcosa da bere?>>dissi al cameriere..e che cameriere poi!No ok forse non dovevo dirlo o forse sì?
Non sono fidanzata e non so neanche se mi sto realmente sentendo con Patrizio..lui è un amico.
<<Certo>>sorrise.
<<Un succo all'albicocca?>>
Albicocca? Andrà bene lo stesso.
<<Va bene me ne faccia una>>
<<Subito! E se non ti dispiace vorrei offrirtelo io!>>
Aspetta mi stava chiedendo di pagarla lui?
<<Se proprio vuole..>>
Avrei rifiutato,ma quando ti fanno un piacere così è quasi inutile rifiutare.
Mi offrí il succo e ci sedemmo su un tavolino tutto nero e molto basso.
<<Allora come ti chiami>>disse.
Non vorrei che cominciasse a chiedermi cose a qui non riesca a rispondere..
<<Kayla>>
<<Io Tommaso>>
<<Comunque non ti preoccupare io vengo a scuola da te,ti avevo già vista per i corridoi>>
<<Ahh ora capisco..>>
Sì,avevo capito anche io che ci stava provando con me.
<<Senti..io dovrei tornare a casa>>
Detto questo alzai i tacchi, che non ho,e me ne andai.
Brava Kayla una ragazzo è già caduto ai tuoi piedi..il mio ex non ne sarebbe contento,ma che si fotta.
A parlar del diavolo..mi stava chiamando ma cosa voleva?
<<Pronto>>dissi con una voce roca.
<<Senti sono stato uno stronzo e ne son->>
<<NO>>
<<No cosa?>>era sorpreso forse pensava che il mio "no" significasse frasi del tipo:no hai ragione tu torniamo insieme o no non sei uno stronzo lo sono io..
Ma vi pare?
<<No non mi interessa più niente,non sarebbe potuta andare avanti così..>>Nessun suono..sentii solo il rumore di quando uno aggancia la tua chiamata.
Sospirai e tornai a casa.
Neanche cenai.
Quelle parole..quelle maledettissime parole mi rimbombavano nella mente come spari durante una rapina.
Non era la prima volta che mi persuadeva con quelle frasi..come se la vittima fosse lui...Pff.Nuovo giorno nuova vita..no ok la smetto non esiste questo detto.
Mi alzai dal letto e corsi a fare colazione..AVEVO FAME.
Andai giù dalle scale,caddi dalle scale e feci un volo direttamente in cucina..niente male no?
Mi rialzai e feci finta di pulirmi le ginocchia,lo sguardo si andò a posare su una sedia,una in particolare: quella vuota.
<<Tesoro dobbiamo parlare...di papà>>
Mi si bloccò il respiro,che cosa poteva essere successo?
<<Ecco..io e papà..divorziamo>>
<<CHE COSA?!MA CHE CAZZO MAMMA!>>
<<Scusam->>
Me ne andai. Cosa potevo fare?!
Per quale cazzo di motivo si erano trasferiti allora?
Tornai su,senza neanche aver mangiato,e mi preparai per quell'orribile giornata che avrei dovuto affrontare.
Camminai per tutto il tempo a testa bassa, guardando le formichine che scappavano dai miei enormi piedi..non che io abbia i piedi enormi, porto un 37,per le formiche sono enormi.
Incontrai con lo sguardo il volto angelico di Patrizio..farfalline?
A voglia,vendo farfalle gratis..no aspettate è una contraddizione..lasciamo perdere.
<<Buongiorno musona>>
<<Ciao>>mi limitai a rispondere.
<<Ehi che succede, racconta!?>>
<<I miei...>> E feci con le mani il gesto di un cuore che si divide, annuì e mi prese per la mano,salimmo sull'autobus e finalmente trovammo un posto,stare sempre in piedi era stancante.<<Mi..dispiace>>
<<Non ci posso fare nulla>>
<<Io posso fare qualcosa,però..>
<<Che co->>
Mi prese il gomito e mi trascinò alla porta più vicina,poi con un salto mi fece scendere dall'autobus.
<<Oggi niente scuola!>>disse.
Andammo in giro per negozi,per bar e per alcuni parchi, tutti ci guardavano straniti, ma non ci interessava.
In quel momento non pensai neanche un secondo a quello che sarebbe accaduto con la mia famiglia,mi sentivo felice.
Poi arrivò l'una,ci sedemmo su una panchina con un panino alla mortadella e pomodori in mano.
Patrizio posò il panino sul un tovagliolo acquistato pochi minuti prima e mi prese il viso con quelle sue mani bellissime,mi fissò dritto negli occhi e mi baciò.
Ricambiai e una barca di emozioni travolse il mio cuoricino.
Appena le nostre labbra si divisero un forte imbarazzo circondava l'atmosfera,a rompere il ghiaccio fui io che cominciai a ridere,lui rise e si unì alla mia risata.
<<Mi piaci>>
<<Scusa vai tu..>>
<<Mi sa che continueremo a parlare all'unisono per un po'>> disse e sghignazzó.
Ci abbracciammo e mi riaccompagnò a casa. Quanto può stravolgere un fatto la tua giornata?Vi sta piacendo? Nome Ship?
Payla?😻✨
Votate la storia e commentate hihi ❤️
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The meaning of love
RomantikKayla,18 anni, si trasferisce dall'America all'Italia e..beh il resto verrà da sé...