Maggio 2021: ~Maniac~

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Midoriya p.o.v.

Stavo facendo una partita alla play, quando sentii il citofono suonare. Ci misi qualche istante a realizzare che dovessi andare ad aprire. Prima lo faceva sempre mia madre.

Erano quasi le 19 di sera e trovai il mio amico che spegneva una sigaretta. Guardai la cenere cadere a terra e poi scocciato lo feci entrare.

-Dopo lo pulisci.- sbuffai e acconsentì.
-Come mai sei così giù?- si tolse la giacca e si stiracchiò James.
-Mi sembro normale.- mi guardai allo specchio d'ingresso. Mentivo. Quello non ero io. Non lo ero mai stato. E allora come ero arrivato lì?

Capelli rasati ai lati, ciuffo ribelle con le punte tinte di nero, 2 buchi a lobo e due piecing all'orecchio destro. Ne avevo aggiunto un altro alla pancia ed uno alla lingua. Avevo anche un tatuaggio sul collo, una rosa rossa, appena sbocciata.

-No, di solito hai un'aria divertita che ti contraddistingue sotto quella maschera di pietra, oggi ti manca anche quella.- mi risvegliò dai miei pensieri e annuii.

-Sarà...- tornai sul divano e dopo avermi fregato una lattina di birra dal frigo mi affiancò.
-Se metti Fifa ti straccio.- cercò di provocarmi.

-Peccato che io stia giocando a GTA, ora muovi quel culo e connettiti.- non colsi la sfida e mi guardò deluso prima di eseguire l'ordine.

Avevo fatto una pazzia. Dopo l'ennesima presa per il culo di Kacchan ero fuggito dalla Yuei finito il primo anno. Avevo accettato la proposta di All Might e mi ero rifugiato a Londra, iniziando a frequentare la scuola di Heroes più prestigiosa d'Europa.

Con il cuore infranto avevo ridisegnato il mio design e avevo distrutto tutto ciò che mi potesse riportare indietro.

Del me di un anno prima restavano le foto, i ricordi, e le lacrime versate sulle pagine dei libri di storia. Ora frequento il terzo anno.

-Ci ho ordinato una piz...- cercò di dire.
-Lo so, sta sul tavolo. Ci ha messo meno il fattorino di te.- sbuffai e rise amaro.

-Quando ti girano le p*lle sei intrattabile. Che hai?- sbottò notando non stessi ridendo e lo ignorai, così per essere sicuro di essere ascoltato mi costrinse a guardarlo mettendo i nostri visi a qualche millimetro di distanza.

-Comunque sono venuto perché m'ha mollato la tipa.- sbuffò e compresi, poi mi lasciò andare il viso.

Iniziammo a giocare e dopo qualche partita finita la cena mi stufai.
-Che fai?- mi chiese James vedendomi poggiare il controller. Appena mi vide scivolare giù dal divano senza alzarmi comprese.

Mi misi tra le sue gambe e lui subito si sistemò slacciandosi i pantaloni. Mentre svolgevo il mio lavoretto lui mi prese i capelli. Me li tirava lievemente e la cosa non mi dispiaceva.

La mattina dopo mi svegliai con il fondo schiena indolenzito e mi accesi una sigaretta. Erano speciali quelle fornite dalla scuola, grazie alle nuove tecnologie non facevano più male, anzi, aumentavano la capacità dei polmoni.

Sentii il sapore della nicotina pervadermi e sbuffai lento, mentre il mio amico mi dormicchiava addosso stanco.

Aspettai suonasse la sveglia per costringerlo a scendermi di dosso.
-Sei proprio bravo con la bocca...- si stiracchiò e annuii sbadigliando.

Mi alzai e ci preparammo mettendoci la divisa. Pantaloni e maglione grigi con camicia bianca e dettagli rossi come la cravatta, che aveva delle sottili linee bianche.

Uscimmo di casa che era stranamente presto. Si avvicinava la primavera e si sentivano gli uccellini cinguettare.

-Sai, ho sentito i prof parlare venerdì, prima di litigare con Jessica.- mi disse James.
-Non era brava nemmeno a fare la p*ttana...- sbuffai spegnendo la seconda sigaretta della giornata.

~Month&Music~ ¦Bakudeku-One Shot¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora