Capitolo 7

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yoongi poov

-Allora dolcezza che ne dici di uscire ora insieme?- 

-oh ecco..va bene!- mi rispose entusiasta

-Hey Jimin! ma io.. dobbiamo finire di fare le shopping!- disse il suo amichetto, già non mi piaceva prima furati ora che cercava di mandare a monte la mia uscita.

-Oh , allora che ne dite di passare una serata tutti insieme stasera?-  ci mise pure del suo Kook ma io prontamente risposi che si sarebbe fatto un altra volta e presi per il braccio la mia bella ragazza e la portai lontano da lì.

Incominciammo a camminare ma  vidi che si fermava spesso per sistemarsi i tacci e lì capii che dovessero fargli male i piedi.

-Jiminie se vuoi ci sediamo, se ti fanno male i piedi possiamo anche fermarci.- la vidi arrossire e poi abbassare la testa

-Ehm..si grazie.-

ci sedemmo su una panchina in un grazioso prato, il tutto era molto romantico anche troppo per i miei gusti ero solito a portarmi e ragazze a letto e buttarle fuori il giorno dopo ma lei...aveva un so di particolare , mi attraeva questo è certo ma volevo anche conoscerla, mi avvinai e le presi la mano, era così piccola e paffutella che era impossibile non trovarla carina.

-Non ridere anche tu..so di avere una mano paffuta  e piccola...è imbarazzante tutti mi prendono in giro.-

-Io non ci trovo nulla di imbarazzante, una ragazza carina come te è normale che abbia una mano altrettanto piccola e carina.- gli dissi cercando di sfoggiare un piccolo sorriso, quasi quasi non mi riconoscevo più.

\Jimin non era per nulla contento di quel complimento, perchè lui non era una graziosa ragazza .

lui era un ragazzo e quelle mani non erano per nulla mascoline e se fin ora aveva provato a negarlo, oggi ne aveva avuta la conferma...

cominciò a pensare che forse era meglio se nasceva donna, che lui  era sbagliato .\

Passarono le ore a chiacchierare senza mai andare sul privato ma solo di cose superficiali. 

-Oh si  è fatto sera, è meglio che ti riaccompagno a casa piccola.- dissi guardandola scendere dolcemente dalla panchina , i suoi lunghi capelli rosa le cascarono sulle spalle e la frangia sugli occhi , mi avvicinai e dolcemente gli spostai una ciocca di lato e intravidi sopra il suo sopracciglio un grosso cerotto.

-Come ti sei fatta male? E' stato qualcuno?- a quella domanda  si portò subito la mano sulla fronte e arretrò come spaventata .

-Ehm ..no ecco..io sono caduta , si tutto qui.- 

La sua risposta non mi convinse ma lasciai perdere visto che non ci avrei ricavato un bel nulla , chi le capisce le donne ? 

-Vieni ho la macchina, dove ti porto?-

-Oh va bene, abito  poco più fuori dal centro in via **-

Mentre guidavo la mia macchina nera notai che era persa nei suoi pensieri e il finestrino abbassato le scompigliava i capelli che sembravano che danzavano una danza tutta loro, mi soffermai sulle sue labbra e riguardai svariate volte il suo profilo , mi ricordava qualcuno ma chi?

-Eccoci arrivati piccola.-

La vidi scendere frettolosamente senza nemmeno salutarmi e perplesso scesi velocemente dalla macchina e la raggiunsi ma proprio mentre la stavo per afferrarla lei cadde  e il suo grazioso vestito bianco che la faceva sembrare un angelo si  sporcò tutto di terra.

Tutto grazie a un ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora