3. Il segreto di Remus.

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"Vedi James, dovrei dirti una cosa.."
"Dimmi amore"
Ovviamente James già sapeva tutto e stava pensando già a come sorprendersi cercando di farlo sembrare vero ma a quanto pare non servì a molto, lui non si aspettava mica di sentire "aspetto due bambini". Credeva fosse uno ma due? Se non fosse stato già seduto per terra era sicuro che sarebbe svenuto.
"Tesoro, ti senti bene?" Domandò Lily non ricevendo alcuna risposta da James.
"È.. è UNA NOTIZIA FANTASTICA"
James abbracciò la ragazza quasi stridolandola.
"Ehm.. non vorrei interrompervi ma credo sia necessario.. credo stia andando a fuoco la cucina" disse Sirius grattandosi la nuca. James subito si alzò per correre in cucina e gettare un'agumenti.
"Oh.. non ci avevo pensato"

Intanto Emma era appena entrata nell'aula di Difesa contro le arti oscure.
"Buongiorno"
"Sei in ritardo signorina."
"Scusam- mi scusi professore, non trovavo l'aula."
"D'accordo, siediti vicino a Draco su, iniziamo."
"Ciao" salutò Emma.
"Che cosa vuoi?"
"Ti ho solo salutato.."
"E io ti ho solo chiesto cosa vuoi"
"D'accordo, abbiamo cominciato male. Piacere Emma Lupin."
"Che fai?"
"Mi presento, ricominciamo"
"Patetico"
"Dai dimmi come ti chiami"
"Già lo sai come mi chiamo"
"Beh l'ho accidentalmente dimenticato, su dimmelo"
"Draco"
"E di cognome?"
"Malfoy"
"Famiglia splendida, beh allora, oggi pranziamo insieme?"
"Non pranzerò con te"
"Si invece, so che lo vuoi. Altrimenti dimmi che non vuoi e ti lascierò in pace." Emma ci aveva preso in pieno perché Draco abbassò lo sguardo senza rispondere. "Bene, ti aspetterò ai posti di ieri"
Al che la ragazza si girò verso di Remus provando a seguire la lezione.

Ad ora di pranzo la classe si diresse verso la sala grande e come d'accordo Emma si sedette al posto del giorno precedente e dopo poco si meravigliò, ma nemmeno troppo, di vedere Draco sedersi proprio di fronte a lei.
"Vedo che sei venuto"
"Non montarti la testa biondina, faccio amicizia con te solo perché sei la figlia del professore della materia che odio" se la rise Draco.
"Si come no. E poi oggi era il primo giorno, non puoi già sapere che materia odi"
"E invece lo so, anche mia madre la odiava"
"Ah capisco, sei quella persona del tipo 'cocco di mamma' o roba del genere"
"Non è vero, e poi fatti gli affari tuoi di che persona sono"
"Non hai detto tu che stai facendo amicizia con me?"
"Okey ho cambiato idea, non so nemmeno perché parlo ancora con te..." il ragazzo si alzò in cerca evidentemente di un altro posto ma Emma lo fermò.
"No aspetta, okey la smetto, ti stavo solo provocando ma non ci tengo ad avere nemici senza nemmeno iniziare la scuola, e poi mi sembri un tipo apposto se solo mettessi da parte questo tuo orgoglio"
"D-davvero?"
"Ma si, dai forza siediti che tra un po' comincia il banchetto. A proposito.." Emma alzò gli occhi sul tavolo dei professori ma vide che suo padre mancava, e anche piton "dov'è mio padre?"
"Io pensavo ci avesse seguito"
"Si anche io.. vado a chiamarlo, starà nel suo studio e avrà perso la concezione del tempo."
"Vengo con te.." Draco si alzò anche lui "..se posso"
"Si certo, andiamo"
I ragazzi si incamminarono fuori la sala grande e iniziarono al salire fino al secondo piano. Arrivarono così allo studio di Remus ma appena si accostarono vicino alla porta, chiusa, sentirono la voce di Piton evidentemente arrabbiato.
"Ascolta Severus, ti ho detto che la pozione la puoi lasciare stare ma.."
"E IO INVECE TI STO DICENDO CHE TE LA FARÒ A COSTO PERÒ CHE CHIEDA A SILENTE QUESTO PICCOLO FAVORINO PER ME."
"Ascolta, Silente mi ha voluto qui e ho mia figlia qui a scuola, pure se Silente fosse d'accordo io non ti cederò la cattedra"
"Tua figlia eh? Beh a quanto pare ti è più figlia di quanto sappia lei no?"
"C-come lo sai?"
"Ho le mie fonti"
"Cosa vuoi da me Severus?"
"In realtà l'idea di svelare il tuo succulento segreto e rovinarti la vita mi affascina ma non lo farò no, troppo semplice. Se tu mi cederai la cattedra e te ne andrai io non dirò a nessuno quello che so."
"Ma l-la pozione?"
"Quello l'ho giurato quindi te la procurerò ma sul segreto niente ulteriori baratti.. allora?"
"Parlerò con Silente d'accordo, ma solo se dopo ti farai obliviare e non cambierò idea su questo."
"Mm.. lo fai difficile, perché dovrei dimenticare una cosa così.. importante mettiamola così."
"Obliviare altrimenti non si fa nulla."
"D'accordo, ma ora vai da Silente."
"Solo che.. non capisco, perché ci tieni tanto. Infondo sei uno dei pozionista più bravi del mondo magico.."
"Ho le mie ragioni, non ti impicciare.."
"D'accordo, ma prego esci prima tu dal MIO studio"
"Arrivano" sussurò Draco
"Dai scendiamo"
I ragazzi corsero giù le scale e si nascosero in un sottoscala vicino.
"Hai sentito cosa hanno detto?"
"Si, non so cosa mi nasconde mio padre ma non se ne può andare, non per colpa di quel Piton."
"Cosa vuoi fare?"
"Parlare con Silente prima di mio padre."
"Praticamente un suicidio.. ci sto"
"D'accordo, ora Silente è al banchetto, andiamo anche noi e appena vediamo che si allontana lo seguiamo nel suo studio.
I due corsero in sala grande e si sedettero ai loro posti, mangiarono qualcosa tanto per riempire il loro stomaco e alla fine del banchetto finalmente Silente si alzò.
"Ecco, andiamo."
"Aspetta, guarda"
Anche Remus era in piedi ed era vicino Silente, successivamente i due si allontanarono insieme.
"Oh no.. troppo tardi."
"E ora?"
"Ora lo fermo"
Emma corse per tenere il passo di suo padre e Silente che dopo un po' si fermarono davanti ad una statua a grandezza umana di un gargoyle e Silente pronunciò: "cioccorana alla fragola"
"Esiste davvero una cioccorana alla fragola?" Domandava tra se e se Emma e quando finalmente vide che i due erano spariti si avvicino anche lei alla statua.
"Okey bella non so come funzioni ma nel dubbio: cioccorana alla fragola"
La statua fece un mezzo giro e comparirono delle scale al suo posto. Emma salì sul primo scalino e improvvisamente si mossero a mo' di ascensore portando la ragazza su dove poi si trovò davanti ad una porta di legno.
"Okey Emma, ce la puoi fare" la bionda bussò alla porta ben due volte prima che essa si aprisse da sola. Davanti a lei si presentò una stanza immensa ricoperta di scaffali pieni di libri e cianfrusaglie varie. In fondo alla stanza c'era una scrivania dietro la quale era seduto il preside con davanti Remus.
"Buongiorno" disse Emma con tono intimorito.
"Emma che ci fai qui?" Chiese Remus
"Entra pure" rispose invece Silente.
"Papà io, ti stavo cercando.."
"Okey ascolta bambina mia, in questo momento sono impegnato, possiamo parla-"
"Non andartene" lo interruppe la ragazza.
"Cosa?"
"Non-andartene.. per piacere"
"Oh.. come.. come ha-"
"Ho sentito te e Piton.. il professor Piton, scusa.. va bene avere dei segreti babbo non sono arrabbiata ma non per questo devi andartene, io voglio che resti."
"Resterà signorina.." intervenne Silente "..tuo padre mi ha accennato la cosa e credo sia un comportamento davvero sbagliato da parte del professor Piton, prenderò provvedimenti."
"N-non lo licenzierà mica?" Chiese la ragazza.
"Forse.." scherzò Silente.
"No, papà diglielo anche tu, non se ne deve andare io.."
"Ti sentiresti in colpa?"
"No.. cioè forse, ma non voglio che se ne vada"
"Non preoccuparti, ora va a dire al tuo amico che è tutto apposto, come è che si chiama? Draco?"
"Lei come fa a saperlo.."
"Poco importa"

Intanto a casa di James e Lily le cose filavano bene. Si, tralasciando il cervo e il cano che correvano nel giardino, andava tutto bene.
"È PRONTO IL PRANZO ANIMALI" urlò Lily per attirare la loro attenzione ma loro non ne volevano sapere di fermarsi. Felpato continuava a scappare da ramoso che voleva ancora ucciderlo per non avergli detto di aspettare due gemelli e avergli mandato a fuoco la cucina. Lily sospirò, sentiva di essere ritornata ai tempi della scuola, a differenza che James e Sirius erano ancora più stupidi

Se mi lasci ti aspetto||wolfstar storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora