15. Anime perdute

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Era notte fonda quando Remus fu svegliato di soprassalto da qualcuno.
"Zio Remus, sei sveglio?"
"Harry.." accese la luce e diede un'occhiata alla sveglia "..che ci fai qui? Sono le quattro del mattino"
Poi notò che Harry non era solo. C'erano anche Ron ed Hermione.
"Lo so scusa, è che Emma è in pericolo" disse allarmato, facendo preoccupare Remus che si alzò.
"In che senso in pericolo, Harry?"
"È stata catturata dai mangiamorte"
Sul viso di Remus si dipinse un'espressione spaventata.
"Harry, i mangiamorte sono spariti quindici anni fa con voldemort."
"No, non capisci, io l'ho vista, non chiedermi come ma non era ne un sogno e ne un'allucinazione, era reale. La stanno torturando. Sono al ministero, in una stanza."
"Ne sei completamente sicuro? Se fosse una trappola?"
"A pranzo non c'era e nemmeno a cena. Non l'ho proprio vista in giro ma pensavo semplicemente non si sentisse bene."
"Andate da Silente, vi raggiungo."
I tre uscirono dalla stanza.
Remus si infilò velocemente i vestiti e intanto, per colpa del movimento evidentemente, si svegliò anche Sirius.
"Remus che succede? Perché ti vesti alle.." diede uno sguardo alla sveglia "..4:20 del mattino?"
"Sirius, Emma è in pericolo, poi ti spiego. Ora velocemente svegliati e raggiungimi nell'ufficio di Silente."
Il moro scattò in piedi preoccupato mentre Remus uscì dalla stanza per andare nell'ufficio di Silente. Harry, Hermione e Ron già erano lì e c'erano anche Fred e George. Silente, ancora in pigiama, era in piedi che ascoltava Harry.
"Albus" richiamò la sua attenzione Remus.
"Remus, sapresti spiegarmi meglio?"
"La situazione è nuova per lei quanto per me. Ma se mia figlia è in pericolo io non posso stare qui, quindi io e Sirius andiamo al ministero."
"Se davvero è vero quello che dice Harry, ci saranno una decina di mangiamorte e voi due non ce la fareste da soli. Ora convoco l'ordine, voi raggiungete il camino nell'ufficio di Sirius e recatevi al ministero. Gli altri vi raggiungeranno."
"Io vado con loro" disse Fred
"Se va lui vado anche io" aggiunse George
"Veniamo anche noi, ricordate che sono io che ho visto Emma. So solo io in che stanza si trova." Disse Harry.
"Non se ne parla, è pericoloso." Disse Sirius.
"Sarà anche pericoloso, ma c'è in ballo la vita della mia ragazza."
Sirius per un secondo pensò di voler spaccare la faccia ad un ragazzino poi però Remus gli poggiò una mano sulla spalla.
"Smettiamola di discutere che altrimenti non rivedremo più Emma. Andiamo forza."
Tutti si precipitarono nello studio di Sirius e un po' per volta si polverizzarono al ministero. Prima Sirius e Remus, successivamente i gemelli e infine Harry, Ron ed Hermione.
"Ragazzi, state dietro di me e qualsiasi cosa non fate rumore.." sussurò Remus "..Harry, tu vieni di fianco a me e dicci dove si trova."
Tutti e sette si ritrovarono di fronte ad una porta barricata.
"Sicuro sia questa Harry?"
"Sicurissimo."
"Perfetto, proviamo. Alohomora." Remus provò ad aprire la porta un paio di volte ma non ci riuscì.
"E d'accordo, state indietro.." disse Sirius "..Bombarda Maxima" la porta si aprì con un botto e tutti entrarono.
"Cos'è questo posto?" Chiese George.
I sette si ritrovarono davanti a delle porte tutte uguali.
"E ora?" Chiese Fred.
"Harry, non ricordi nient'altro?"
"No Ron. Credo che ora dobbiamo solo dividerci."
"Fuori discussione, non ci divideremo. Ora apriremo ogni porta e vedremo."
Così fecero. Ognuno aprì una porta.
Fred si ritrovò davanti ad una stanza strana, con una vasca giusto al centro e avrebbe giurato di aver visto dei cervelli al suo interno.
George si trovò davanti ad una stanza con una gabbia giusto al centro e preferiva non sapere cosa contenesse.
Ron invece si trovo davanti ad una stanza immensa, sembrava non avesse fine, tutta completamenge vuota ma con il pavimento irregolare.
Hermione si trovò davanti ad una stanza con un gas al suo interno che la fece tossire e gli fece girare la testa tanto che Ron dovette accorrere.
Remus si trovò davanti ad una stanza con dei conigli al suo interno.
Sirius si trovò davanti ad una porta con sette figure girate di spalle.
Harry, infine, si trovò davanti ad una stanza piena di scaffali.
"CREDO SIA QUESTA" urlò agli altri che lo raggiunsero.
"Aspettate, entro prima io."
Remus entrò con la bacchetta alzata e si guardò intorno prima di fare gesto agli altri di entrare.
Nella stanza c'era una vastità di scaffali su cui erano poggiate della sfere di vetro.
"Cosa sarebbero queste cose?"
"Sono delle profezie.." rispose Sirius "..ognuna su una persona diversa. Per ognuno di noi sette c'è una profezia apposita tra questi scaffali che porta il nostro nome. Ovviamente mai nessuno vorrebbe vedere la sua."
Fred si allungò cercando di afferrarne una ma Sirius lo fermò.
"Non toccare! Solo il proprio propietario può ritirare la propria profezia. Ci sono incantesimi che le proteggono."
Avanzando e leggendo i nomi man mano di ogni profezia Hermione venne colpita da una.
"Harry, qui c'è il tuo nome e..." Harry si avvicinò "..anche quello di tu-sai-chi"
"Cosa?" Harry afferrò la sua profezia e notò che poteva perfettamente prenderla.
"Harry, attento. Quella è la peggiore di tutte le armi, credo che tu dovresti posarla."
Ma Harry non la posò.
Avanzarono silenziosamente arrivando al centro della stanza.
Gli scaffali formavano una sorta di labirinto ed era facile perdersi lì dentro. Per un momento pensavano di non rivedere mai più Emma ma poi la videro. Con una fioca luce che le illuminava il viso, imbavagliata e legata vicino ad uno scaffale, con l'espressione terrorizzata.
Remus fu la prima a vederla e corse verso di lei.
"ECCOLA QUI.." velocemente la slegò "..piccola, ehi, sono qui okey? È tutto finito, tranquilla."
Emma si alzò e abbracciò il padre.
"Non così in fretta"
Una voce fredda e profonda risuonò per la stanza.
Tutti si riunirono al centro circondando Emma che era disarmata.
"Al mio segnale.." sussurrò Sirius "..tutti"
La voce intanto si avvicinava.
"Avete trovato la vostra fanciulla in pericolo, complimenti. Tuttavia, non voglio di certo uno scontro.." la voce uscì dal buio, era Lucius Malfoy "..Harry Potter, consegnami la tua profezia e vi lascerò vivere ancora un po'."
"VIA!" urlò Sirius e spiragli di luce rossa uscirono dalle bacchette di tutti. Colpirono scaffali su scaffali che caddero come delle tessere di domino e migliaia di profezie si ruppero. Intanto, non vedendo più Lucius ne approfittarono per correre verso l'uscita. Altri due mangiamorte gli sbarrarono la strada.
"STUPEFICIUM!" urlarono all'unisono Harry e Sirius e abbatterono i mangiamorte. Altri li inseguirono ma riuscirono a essere più veloci e, mentre Remus lanciava incantesimi per rallentarli, uscirono dalla stanza. Si trovarono di nuovo davanti a tutte le porte iniziali e, chiusa quella della stanza delle profezie, la stanza cominciò a girare e le porte si mescolarono.
"E ora come riconosciamo l'uscita?"
"Qualsiasi stanza sarà meglio di questa" disse Harry avvicinandosi ad una porta e aprendola.
La fortuna era dalla sua parte perché riuscì a trovare subito l'uscita, o almeno era quello che credeva.
"Dove siamo?"
"Questo è l'ufficio misteri" rispose Sirius.
"E NON SIAMO SOLI, GIÙ!" Urlò Remus e tutti si abbassarono mentre una decina di luci verdi e rosse si scontrarono tra di loro.
Quando si alzarono notarono che c'erano una decina di mangiamorte, ognuno con la bacchetta puntata su uno dei componenti dell'ordine della fenice tra cui Marlene, Tonks, Lily e James.
"PAPÀ, MAMMA!" urlò Harry che dovette essere fermato da George prima di precipitarsi sui genitori e rischiare di essere ucciso.
"Io non lo farei se fossi in te Potterino" era Bellatrix.
"Ma guardate chi c'è, la vecchia e cara cuginetta trixie"
"NON-CHIAMARMI-COSÌ-LURIDO-TRADITORE"
Tutti i mangiamorte di nuovo attaccarono insieme e Remus, Sirius e i ragazzi cominciarono a combattere. Lo scontro si fermò di nuovo alla comparsa di Lucius.
"Potter, non te lo chiederò di nuovo, dammi profezia."
"Neanche per sogno!"
"D'accordo, lo hai voluto tu."
Sirius d'improvviso si precipitò su Lucius e gli diede un pugno sul naso.
"Lascia-stare-il-mio-figlioccio"
Ogni mangiamorte stavolta si mise contro a qualcuno mentre Sirius combatteva contro sua cugina.
"Che vergogna che sei" disse Bellatrix cercando di uccidere Sirius che scansava tutti i colpi.
"Da che pulpito cuginetta"
"Prima disonori la tua famiglia poi diventi frocio, andiamo, l'onore l'hai lasciato nella culla, mh?"
"Ho molto più onore di quanto tu creda"
Intanto alcuni membri dell'ordine, approfittando della distrazione dei mangiamorte, si erano liberati e li avevano colti alle spalle. Ora ne erano rimasti solo tre.
Fu quasi tutto a rallentatore.
Mentre gli altri due mangiamorte cadevano Sirius venne colpito da un fiotto di luce rossa che proveniva dalla bacchetta di Bellatrix. Non lo uccise ma Sirius perse l'equilibrio e cadde oltre il velo. Tutti lo fissavano immobili ancora non realizzando ciò che stava accadendo. Fu l'urlo di Emma che risvegliò tutti dallo stato di trance.
"PAPÀ NO!"
Remus si voltò dopo aver steso l'ultimo mangiamorte.
"SIRIUS!" corse, nella speranza di afferrarlo in tempo, ma non ci riuscì, era svanito. Ma non poteva finire così, no. Lui lo voleva recuperare così lo seguì, inconsapevole poi che si sarebbe perso anche lui. Solo quando sentì le ultime urla strazianti dei suoi amici e di sua figlia realizzò che non li avrebbe più rivisti. Avrebbe trovato Sirius ma non li avrebbe più rivisti. Così i due vennero risucchiati nell'oscurità. Per un po' si sentirono persi.

La morte infondo è una tremenda agonia che non si supera. Un labirinto con infiniti ingressi ma con nessuna uscita. Un puzzle con un pezzo mancante. Tutto ha una fine, tutto tranne la morte. Si è soli in mezzo al buio con solo uno spiraglio di luce che conduce al nulla. Ma loro erano riusciti ad affrontare la morte insieme. Loro erano riusciti a superare l'agonia; a trovare l'uscita del labirinto; a completare il puzzle; a trovare la pace;
Loro si erano ritrovati.
Si sarebbero sempre ritrovati.
Così tanti anni insieme, passati ad amarsi e ora l'eternità per continuare a farlo.

FINE.

Se mi lasci ti aspetto||wolfstar storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora