8. Auto-distruzione

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Remus entrò nell'infermeria distrutto.
"Papà, che succede? Non capisco.."
"Bambina mia, quando torneremo a casa per un po' di tempo non vedrai più tuo padre"
"Cosa? Perché?"
Remus allora spiegò che aveva litigato con Sirius, ma non fu del tutto sincero, infatti tralasciò il dettaglio di essere suo padre. Ovviamente le raccontò una bugia dicendole che i suoi genitori erano lupi mannari ma che ancora nom sapeva chi erano. La ragazza non lo prese per niente bene. Ma successivamente l'uomo si alzò e andò nell'ufficio di Silente per discutere della situazione.
"Mi scusi Silente, posso entrare?"
"Ma certamente.." il preside notò il viso di Remus "cosa ti turba?"
"Penso sia informato dell'accaduto della sera scorsa.."
"Si, ho sentito qualcosa"
"Ovviamente sa anche perché Emma si è trasformata"
"Questo dettaglio mi sfugge in realtà"
"Sono suo padre biologico e Narcissa è la madre."
"Oh, non so che dire"
"Non dica nulla, sono qui per chiederle, data la situazione, la mia dimissione, almeno per qualche settimana."
"In altri casi ti avrei chiesto di restare ma siccome le circostanze sono difficili potrei lasciarti andare si.."
"La ringrazio. E un'ultima cosa.. mia figlia ehm-"
"Ho già avuto un lupo mannaro come studente, non sarà difficile averne un secondo."
"Le devo tanto, davvero. Allora io-io vado a prendere la mia roba."
•••
Intanto Sirius si era già smaterializzato da James che lo aveva aiutato ad entrare e gli aveva chiesto cosa era successo.
"Un lupo mannaro? EMMA? ma come.."
"Remus.."
"Cosa c'entra?"
"A voi Remus ha mai detto di avere una figlia?"
"Un-una figlia? Ma Remus non ha una figlia.. oppure si?"
"Ehm.." intervenne Lily
"Tu lo sapevi?"
"No, no.. ma sai, durante quei due anni in cui non è stato tanto bene io gli sono stata accanto e so che.."
"Che?"
"..che Sirius, si ecco, era stato l'unico con cui aveva fatto sesso prima di quella sera, che.. insomma, era stato a letto con Narcissa. Ora facendo due più due tutto torna"
"NARCISSA? PERCHÉ NON ME LO HA MAI DETTO?"
"Insomma James, sei il migliore amico di Sirius.."
Sirius si alzò in piedi ancora più turbato.
"Ora cosa farai?"
"L'ho lasciato, non tornerò indietro"
"COSA? MA SEI IMPAZZITO?"
"JAMES COSA DOVEVO FARE EH? FAR FINTA CHE MIO MARITO NON SIA ANDATO A LETTO CON MIA CUGINA? EMMA È ANCHE MIA FIGLIA, PENSA COME SONO RIMASTO QUANDO HO SCOPERTO CHE L'UOMO CHE AMO DA UNA VITA È SUO PADRE BIOLOGICO"
"MA È TUO MARITO SIRIUS, LO HAI SPOSATO PER UNA RAGIONE. EMMA L'HA VOLUTA CRESCERE CON TE.. Narcissa non conta niente per lui."
"Lo so. Ma io non sono arrabbiato perché è Narcissa, ma perché mi ha mentito per tutti questi anni."
Nel salotto intanto era comparso Remus che era arrivato lì tramite il camino. Entrò piano nella cucina. Con le lacrime agli occhi e la voce tremante parlò:
"Lo so.. che ti ho mentito, ma non sapevo nemmeno di volere una bambina da tua cugina. Avevo sempre cercato di ignorare la cosa ma poi l'ho vista li davanti a me, così fragile e qualcosa mi ha detto che quella era mia figlia. Non la potevo lasciare lì indifesa, volevo darle una vita migliore. Avevo te al mio fianco e la prima cosa che pensai fu che l'avrei cresciuta con te, le avrei dato un padre come te. Solo questo mi ha dato il coraggio di prenderla e portarla con me. Ora lei è affranta dal solo pensiero di perderti e questo perché sono stato un totale coglione ed egoista a non pensare cosa tu davvero volessi. Non ho chiesto io di avere una figlia ma pensandoci, dopo di te, è la cosa più bella che mi sia mai capitata. Per favore, resta."
Sirius era di nuovo in lacrime, rimase per un po' fermo a pensare ma poi piano si sfilò la fede e la poggiò sul tavolo.
"Ho bisogno di tempo" disse prima di andarsene chiudendo la sua porta alle spalle.
Remus crollò sulle ginocchia in preda ad una sua crisi sentimentale ancora non accettando il fatto che Sirius se ne sia andato.
Dopo qualche minuto, il tempo di realizzare, Lily ruppe il silenzio.
"Rem.." ma Remus restò fermo con la testa bassa, che alzò solo quando anche James lo chiamò.
Aveva il viso distrutto e gli occhi che urlavano dalla disperazione, velati da lacrime che presto sgorgavano fuori dall'occhio copiose e si rigeveravano, come una fonte senza fine. Lily notando l'amico in quelle condizioni si calò anche lei sul pavimento, di fianco a Remus, e gli prese il viso tra le mani in cerca delle parole giuste, ma poi si accorse che per quel momento il ragazzo non aveva bisogno di parole.
"Oh, per Merlino, vieni qui lupetto" la ragazza lo tirò a se e lo strinse in uno di quei abbracci riparatori. Quelli con cui non era possibile tornare indietro nel tempo per aggiustare le cose ma comunque ti aggiustavano l'anima, impregnata di disperanzione e malinconia.
"Ti ama Rem, tutto si sistemerà" disse con un ultimo bacio sulla fronte per poi farlo rincomporre e alzare.
•••
Tre giorni dopo la situazione non era per niente cambiata. Remus da quel pomeriggio restò a casa di Lily e James perché tornare a casa sua gli avrebbe ricordato l'accaduto ancora di più ed era già distrutto così.
Quella mattina si alzò particolarmente malinconico, magari perché gli mancava Emma oppure Sirius, o forse entrambi, non lo sapeva. Se pensava ad Emma si sentiva in colpa, perché l'aveva lasciata sola dopo la sua prima trasformazione non dicendole nemmeno la verità, ma infondo era tutto troppo complicato che a stento voleva crederci lui.
Si recò in bagno per sciacquare il viso e guardandosi allo specchio decise di darsi una spuntatina alla barba... prima o poi, ora non ne aveva voglia. Uscì dal bagno e scese le scale per andare a farsi una tazza di caffè e in cucina trovò Lily intenta a cucinare.
"Giorno Lils"
"Ehi Rem, appena in tempo per il pranzo."
"P-pranzo? Ma che ore sono scusa?" Chiese retoricamente siccome subito dopo si girò verso l'orologio che segnava la mezza.
"Ho dormito tanto.."
"Ne avevi bisogno evidentemente"
Remus si avvicinò alla credenza per prendere una tazza vuota ma Lily gli annunciò che gia aveva preparato il caffè e gli porse la tazza.
"Allora, James dorme?"
"Ehm.. no, in realtà no. È in giardino a.. a parlare con un suo collega, sai affari del Ministero."
"O-okey"
A Remus non convinceva quel tono così decise di scoprire con chi parlava James. Così tese l'orecchio e usò l'udito da lupo: i rumori in cucina divennero ovattati e ora sentiva solo i rumori dell'esterno, ora doveva solo intercettare le voci e spostandosi di poco ci riuscì.
"In che senso la tua ex?" Era la voce di James.
"Ho fatto una cazzata, aiutami" non riuscì subito ad intercettare la nuova (per poco) voce.
"Stiamo parlando di tradimento. Sei sposato diamine, una fede non conferisce il potere di fare il cazzo che ti pare." Di nuovo James.
"Lo so Jamie, per questo sono qui" finalmente Remus la riconobbe.
"Ascoltami, tu di cazzate ne hai fatte tante Pad ma non così grandi e sopratutto, mai per ripicca. Sei un uomo adulto ormai, non un ragazzino, hai un marito che ti ama e che ha sbagliato, si, ma con il suo errore ricorda che ti ha dato una figlia e una vita da invidiare. E tu te ne esci con 'sono andato a letto con Marlene'. Non ti riconosco davvero"
Remus smise di ascoltare quando lo interruppe il rumore della sua tazza rompersi in frantumi ai suoi piedi. I suoi occhi erano persi nel vuoto finché Lily non parlò.
"Cazzo Remus, ma che ti pren- IL TUO FOTTUTO UDITO" realizzò Lily che ancora non sapeva cosa avesse sentito Remus. "Scusa se non ti ho detto che c'era Sir, ma pensavo che non volessi sentirlo."
Ma Remus non stava ascoltando, pensava solo alle parole di James che gli rimbombavano in testa. Riprese coscienza solo quando decise di precipitarsi fuori e lo fece anche se Lily continuava a urlargli di tornare in casa.
Corse, ancora con il pigiama addosso e arrivò fino in fondo al giardino dove, sulla panchina, c'erano seduti James e Sirius che, sentendo il rumore di passi, si voltarono.
"Remus!" Esclamò Sirius sorpreso.

Se mi lasci ti aspetto||wolfstar storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora