Polyamory 1 - Piccolo Richard

🐣 Picccoli pulcini crescono 🐥

Ash ed Emy vennero a salutarci all'aeroporto London Heathrow.
📣 Hostess: "British Airways flight 5480 to MPL Montpellier Mediterranee Airport  is now boarding at Gate number 4. Please have your boarding card and identification ready for boarding"
Emily: Buon viaggio ragazzi! Scrivetemi un sms quando arrivate a casa, ci sentiamo domani"
Kameron: "Sì mammina bella!"
Richard: "Grazie di esser passati a salutarci. Ciao bambolina! Ciao Asher! Ci vediamo tra una settimana. E non scopate senza di me! "
Asher: "Faccia di bronzo! Vedi di fare il bravo!"

✈️✈️✈️

Atterrati a Montpellier l'autista di Pauline ci aspettava agli arrivi, uscimmo dallo svincolo dell'aeroporto e imboccò la statale verso il quartiere Millenarie Grammont.

Richard: "Che meraviglia il nostro paese, trecento giorni all'anno di mare e di sole, e poi le passeggiate lungo la promenade de Peyrou!"
Kameron: "Appena inizierò a lavorare comprerò casa vicino al mare. Da casa mia non lo vedo, amerei trascorre più tempo possibile camminando sulla spiaggia, mi manca il panorama dal Leroux: il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli, l'aria ossigenata che riempiva la stanza, mi dava un senso di calma e rilassatezza. E tu verrai con me! "
Richard: "Con te verrei ovunque!"

Aprii il cancello col telecomando, l'auto varcò l'ingresso della villa e si fermò alla fine del vialetto, recuperai il mio bagaglio e salutai Kam.
Richard: "Grazie del passaggio, salutami i tuoi, ci sentiamo"
Kameron: "Domani i miei saranno a pranzo da un amico di Etienne. Verrai da me a mezzogiorno?"
Richard: "Volentieri"
Kameron: "Alle 11:45 mando l'auto a prenderti"
Richard: "Ok, grazie Kammy"

Sia il portone esterno che la porta in vetro dell'entrata erano stati chiusi con più mandate, aprì con le mie chiavi chiamando papà e Odette, ma non rispose nessuno.
Lasciai la valigia in cameretta e controllai tutte le stanze...ma dove erano finiti?
L'unica porta aperta era quella che portava alla piscina. Trovai Odette stesa sulla chaise longue con un fagottino rosa in grembo.
Mi avvicinai in silenzio per non rischiare di svegliarle e mi inginocchiai a osservarla, teneva la testa inclinata su un lato coi capelli lucentissimi che ricadevano su una spalla, sonnecchiava con la sua espressione dolce e serena di sempre.
Indossava una gonna plissettata e una camicetta sbottonata sul seno, le mani avvolgevano Micol che stava poppando, improvvisamente una punta di invidia si mescolò alla tenerezza.
Richard: "Bon jour, maman tendre..." (Dolce mamma) Dissi a bassa voce.
Sbatté le ciglia: "Richy, pulcino mio! Che bello! Sei qui!"
Mi tirò verso di se per baciarmi una guancia.
Richard: "Bon jour, beaux seins! ( belle tette)
L'abbracciai calorosamente.
Odette: "È l'effetto allattamento, non prendermi in giro!"
Richard: "No, no, era un complimento! Papà?"
Odette: "È nella dependance con l'architetto"
Richard: "Vado a salutarlo, a dopo"
Usavamo la dependance come ripostiglio per sdraio, biciclette e attrezzi da giardino.
Notai le vetrate ricoperte da giornali e cellofan,  quando entrai rimasi sorpreso.
Era  stata svuotata e completamente smantellata, nuovi muri separatori e cemento si elevavano dal pavimento.
Jean Pierre: "Ric! Ragazzo mio, ben tornato! Come stai?"
Richard: "Bene, ma un po' disorientato... Cosa succede qui?"
Jean Pierre: "Lui è l'architetto Robert Laurent, si occupa della ristrutturazione della dependance.
Robert, ti presento mio figlio Richard"
Robert Laurent: "Piacere di conoscerla, ecco il mio biglietto da visita, appena ha tempo vorrei mostrarle il progetto"
Jean Pierre: "Robert, noi torniamo da Odette, ti vengo a chiamare tra un'oretta per il pranzo, se finisci prima ci trovi nel patio"
Jean Pierre: "Hai già salutato Odette?"
Richard: "Si era sotto l'ombrellone con Micol"