🎼 Is the most wonderful time of the year 🎼

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Tornai a casa per le feste invernali con due valigie, la seconda piena di regali di Natale per la famiglia e la mia bellissima signora! 😊
Aveva iniziato a nevicare la sera precedente al mio arrivo e l'unica viabilità scorrevole era sulla statale dove erano appena passati gli spazzaneve, il taxi svoltò nella strada che portava verso casa, era appena illuminata dai lampioni, ma avvicinandoci un bagliore insolito segnava l'arrivo al cancello.
Odette si era decisamente scatenata con le luci!
Sul cancello, c'era il classico babbo natale con la scala intento a scavalcare... una decorazione che detestavo da sempre perché era triste di suo, era ancora più infelice appeso nel bel mezzo di una strada di campagna dove non lo avrebbe mai visto nessuno.
Il giardino era iridescente, pieno di led tra le siepi e lucine rampicanti sui fusti degli alberi, una tale quantità che avrebbe potuto riempirci l'intera Avenue Champs Elysees! Davanti la dependance, delle pecorelle luminose... Orrende!
Richard: "Maman che accoglienza sfavillante!"
Odette: "Mon cherie! Ti piacciono?"
Richard: "Certo! È un vero capolavoro ingegneristico! Speri ci sia anche l'interruttore per ammazzarle!"
Mi guardò col labbruccio imbronciato...
Odette: "Cattivone! Sono tenerissime!"
Richard: "Moltissimo, questa notte dormirò nella dependance contando le pecore!"
Odette: "Mmm! Ovvio che di notte le spegnerò! Ora dammi una mano con Micol."
La mia vecchia camera era stata tramutata in una nursery tutta bianca e rosa, sembrava perfino più grande. Infondo non mi dispiacque aver accettato il cambio, potevo gongolare del mio bilocale e fare sesso indisturbato.
Richard: "Come posso aiutarti?"
Odette: "Vado a riempire la vaschetta per il bagnetto e le preparo il pigiama pulito, intanto tu dalle un occhio e guarda se è da cambiare, i pannolini sono sotto il fasciatoio"
😱 Non avevo mai preso in braccio un bambino in tutta la mia vita, figuriamoci se sapevo come cambiare il pannolino a un neonato! Rimasi imbambolato a guardare negli occhi Micol, come se lei avesse la risposta.
Richard: "Bene, adesso siamo soli: io, te e la tua cacca, ho fatto 1300 chilometri apposta per venire in Francia a pulire il tuo sterco!"
Puzzava! Sicuramente l'aveva fatta! La cambiai com meglio potevo e la lavai nel lavandino, mentre la sciacquavo mi sorrideva...
Richard: "Guarda che quello che hai appena fatto non fa ridere!"
Quando scendemmo in sala me la diedero ancora in braccio per darle il biberon, era una piccolina di dieci mesi, con i capelli castani e due occhi grandi grandi che sembravano blu come i miei, mi fece una tenerezza! Un po' meno quando col ruttino mi macchiò di latte la felpa bianca...🤮

Sentì una voce maschile ridere alle mie spalle

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Sentì una voce maschile ridere alle mie spalle...
Richard: "Papà dammi una mano, invece di ridere come uno gnomo malefico!"
Jean Pierre Dobois: "Ahahah! Era un test, te la sei cavata molto bene!
Capitava anche con te, non sai quante volte mi sono accorto in ufficio di avere una macchia sulla spalla o sulla cravatta!"
Richard: "Ti capitava spesso di cambiarmi e darmi da mangiare quando la mamma stava male?"
Assunse uno sguardo dolce e nostalgico e mi baciò sulla fronte.
Jean Pierre: "Sì, finché ho potuto, finché il mio aiuto poteva bastare, dopo ho dovuto assumere Odette."
Fu in quel momento che sentì il cuore stringersi e la necessità di essere sincero e raccontargli che ero in terapia.
La mia fragilità , le mie difficoltà, probabilmente erano nulla confronto a quello che aveva vissuto lui in quel periodo, ma era giusto che i miei lo sapessero.
Richard: "Sono in terapia" - sbottai - "Non è una cosa grave, non dovete assolutamente preoccuparvi, ma sto' prendendo degli stabilizzatori dell'umore per combattere lo stress"
Odette: "Da quanto? Perché?"
Richard: "Dal mio rientro a Londra. Dopo le vacanze ho avuto difficoltà con lo studio e col lavoro, perdite di sonno e di concentrazione, ho contattato la vostra amica Constance, in quel momento mi è venuto naturale rivolgermi ad un amica di famiglia, piuttosto che a uno sconosciuto e lei mi ha fatto dei colloqui telefonici per aiutarmi"
Odette: "Coco non mi ha accennato nulla"
Richard: "Odette, non prendertela con lei! Glie l'ho chiesto io, le ho promesso che ve ne avrei parlato appena fossi stato in grado. In quel periodo ero ansioso anche per l'arrivo di Micol. Ora sento di stare meglio."
Jean Pierre: "Meglio così, ci sono troppi giovani artisti che finiscono risucchiati dal vortice dell'alcolismo e del successo. Tu non lasciarti sopraffare dalla fama, forse hai trovato la soluzione che ti consente il giusto equilibrio, se hai bisogno anche del nostro aiuto chiedi in qualsiasi momento".
Richard: "La difficoltà maggiore era gestire da solo i contatti, i network, i fan, la stampa, alla fine ho dovuto assumere un'addetta stampa, è una ragazza di un agenzia di Montpellier.
Michael continuerà ad occuparsi dell'agenda e di tutto il resto. Sto' donando tutto me stesso alla musica, ma ho capito che non posso gestire tutto da solo."
Odette: "Amore! Continuo a chiamarti pulcino ma ormai pensi come un uomo adulto"
Se sapessero quante altre cose facevo come un adulto... E che il rapporto con Coco andava ben oltre quello professionale!

*

Da settimane io e Kam, ci eravamo concentrati a organizzare la nostra vacanza sciistica a Bolquere Pyrenees, nei Pirenei orientali, un comprensorio sciistico da sballo con 58 Km di piste, l'hotel era a 2000m d'altitudine, direttamente accanto alle piste.
Constance: "Sono contenta che hai trovato il momento adatto per metterli al corrente del tuo percorso, sono certa che i risultati, anche se non immediati, ti faranno strada e riuscirai a gestire meglio la tua vita"
Richard: "Adesso i miei sanno che ci conosciamo e non dovrò fingere distacco ogni volta che verrai a casa mia. Parleremo serenamente come due confidenti, perché in fondo siamo anche questo."
Constance: "Mi rendi così felice!"
Durante quella vacanza imparai a conoscerla meglio, ad esempio scoprì la sua passione per il cinema narrativo classico e fu così che capì il suo modello di donna, cotanta femminilità e sensualità era ispirata alle attrici Hollywoodiane degli anni d'oro! E poi andava pazza per il rugby, sapeva giocare molto bene e sovente seguiva le partite dei Saint-Esteve con mio padre.
Era una donna incredibile! Inizialmente non avrei scommesso sulla nostra relazione, non sapevo dove mi avrebbe portato mantenere un segreto così grande.
Quando tornavo a casa dai miei, sperimentavo il brivido della relazione segreta, bugie e sotterfugi per i nostri incontri fugaci e quando veniva a Londra uscivamo con Michael e miei amici, in jeans e t-shirt sembrava una ragazzina, con la sua socievolezza e la sua intelligenza conquistava la simpatia si tutti, forse per questo nessuno ha mai osato sottolineare la nostra differenza di età.
Quando vinsi il Gran premio "Violetta d'oro", per il miglior compositore e la miglior colonna sonora al Parma international film music festival, accettò di accompagnarmi in Italia, fu un viaggio bellissimo, visitammo anche Pisa e Firenze. Ci travestimmo per girare liberamente per le città, con parrucche e occhiali finti da vista, la cosa divertente fu che in ogni albergo venivamo fermati dalla sicurezza poiché eravamo vestiti talmente scialacquati come studentelli che eravamo irriconoscibili.
Mi regalò tre anni di gioia incredibile, ma poco prima del mio esame di Laurea, la nube della paura e dell'incertezza portò scompiglio...

Polyamory 1 - Piccolo RichardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora