🔥Piccola dolce macchina da sesso - Leonard🔥

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Le parole che Leo disse il giorno del suo compleanno mi ronzavano continuamente per la testa. Dava l'impressione del maestro di tennis affascinante e adescatore che giocava a fare il play boy con tutti. Credevo che i nostri incontri fugaci fossero solo un interscambio di cortesie sessuali, un po' di fellazione e di compiacimento...
Perché aveva taciuto il suo interesse nei miei confronti? Forse perché ero etero o la paura di un rifiuto? Assurdo! Dopo quello che avevamo fatto!?
Mi buttai sotto la doccia a riflettere su cosa dirgli. La soluzione migliore era invitarlo fuori per un appuntamento e parlarne con calma. Gli inviai un messaggio dicendo che non sarei sceso per cena e di passare da me che volevo chiedergli un favore. Dopo trenta secondi bussò alla mia porta, gli aprii in accappatoio.
Leonard: "Non ti senti bene?"
Richard: "Ho lo stomaco scombussolato, accomodati! "
Lanciai l'accappatoio sul lavandino e girai nudo per la stanza per provocarlo, infilai gli slip con comodo e tornai in bagno ad asciugarmi i capelli.
Richard: "È da gennaio che non usciamo insieme, sabato potremmo andare in città, cosa ne pensi?"
Si appoggiò allo stipite della porta con le mani in tasca.
Leonard: "Dove vorresti andare?"
Gli passai davanti per tornare in camera, lasciandogli un bacio a schiocco sulla guancia. Infilai il pigiama e sedetti sul letto battendo la mano vicino a me per invitarlo a sedersi.
Richard: "Potremmo andare a un appuntamento vero, camminare abbracciati come l'ultima volta."
Leonard: "Mi fa piacere, ma non voglio che lo fai per carità dopo quello che ho detto alla mia festa."
Richard: "Ma quale carità? Non pensavo di interessarti veramente. Credevo di essere un diversivo, pensavo ti sollazzassi con altri ragazzi. Se me lo avessi detto prima mi sarei comportato diversamente"
Leonard: "Che importa? Tra pochi mesi avrò la maturità e lascerò' il collegio. Ti affezioneresti a una persona che non vedrai più."
Lo abbracciai appoggiando la testa sulla sua pancia.
Richard: "Peccato che è arrivata Pasqua e ormai mi sono già affezionato! Abbiamo ancora tre mesi da trascorrere insieme."
Leonard: "Hai deciso di farmi felice?!"
Richard: "Sì, ma lascia perdere i fiori e le lettere d'amore, mi piace il nostro stile!"
Leonard: "Hahaha! A proposito, girare nudo con quelle mutandine è pericoloso per il tuo bel culetto!"
Richard: "Senza niente meglio?! Anche se penso di essere etero, mi piacerebbe diventare il tuo amante, mi sento pronto per andare oltre"
Leonard: "Domani sera, finita la partita di biliardo coi ragazzi, spegnerò le luci della sala giochi, prima di uscire ti aspetterò"

Come d'accordo entrai nella sala giochi, chiusi la porta, mi avvicinai al biliardo nel buio della notte.
Leonard: "Principe!"
Richard: "Non possiamo stare qui, tra poco il guardiano passerà a controllare le aule"
Leonard: " Infatti stiamo uscendo!"
Apri' la porta d'ingresso e mi fece strada sul retro dell'edificio: "Qui il guardiano non viene e nel pomeriggio sono passato apposta chiudere le tapparelle"
Mi prese per mano e attraversammo una porta, poi un altra. Accese una lampada da tavolo su una scrivania, una luce calda debole illuminò la stanza, era l'ambulatorio dell'infermeria.
Leonard: "I capi dei club sportivi hanno una copia delle chiavi in caso di necessità! A meno che qualcuno si faccia male cadendo dal letto, per questa notte nessuno ci disturberà! Qui c'è il bagno, prendo un asciugamano."
Mi baciò e mi spinse sul letto.
Leonard: "Sei sicuro di volerlo?"
Richard: "Non vedo l'ora di fare sesso con te, ti desidero, adesso"

Leonard: "Sei sicuro di volerlo?"Richard: "Non vedo l'ora di fare sesso con te, ti desidero, adesso"

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Evviva la prima...

Leonard mi affascinava, aveva un buon profumo, i suoi baci passionali mi trasportavano nel suo mondo di piacere e lussuria, i nostri corpi aderenti nudi, caldi e ansiosi di toccarsi, le nostre mani smaniose di darsi piacere, le nostre bocche vogliose di assaggiarsi, fu tutto così travolgente! Mentre mi inghiottiva nella sua bocca mi massaggiava l'ano col lubrificante, e mi allargava con le dita.
Richard: "Mon Dieu! Se fai entrambe le cose contemporaneamente io... "
Leonard: "Sst! Ti sto' solo preparando, il meglio deve ancora venire!"
Mi tappò la bocca con un bacio. Mi nascosi il viso con le mani, stavo impazzendo!
Leonard: "Sei così carino imbarazzato!"
Mi aprì le gambe, si coprì il pene di lubrificante e scivolò dentro di me. Affondò con accortezza, lento e delicato, lo vidi entrare tutto e poi iniziò a ondeggiare. Ammiravo i suoi addominali in tensione, si muoveva sopra di me felino, sinuoso, virile. I suoi occhi socchiusi, quasi sognanti, mi guardavano con intento. Le sue labbra semiaperte lasciavano sfuggire gemiti rochi, mi eccitava da morire vederlo così. Allungai le braccia per chiedergli di appoggiarsi a me e lo strinsi prendendo le sue natiche tra le mani.
Leonard: "Se mi stringi così forte, non riesco a muovermi!"
Richard: "Voglio che mi abbracci"
Fu un emozione incredibile,  mi morsi le nocche delle mani per non urlare sotto i suoi  affondi.
Leonard: "Richy, vuoi tutto il mio seme dentro di te o vuoi che venga fuori? "
Richard: "Bien sûr lo voglio tutto dentro"
Gemeva e mugolava mentre mi scopava con ardore incalzando gli ultimi colpi prima di venire.
Leonard: "Ooh sì, ooh Richard! Adesso sei mio"
Si stese sopra di me affondando la testa nell'incavo del mio collo.
Leonard: "È solo la prima, abbiamo tutta la notte! Meglio se scrivi a Michael di non preoccuparsi, digli che sei a un appuntamento, capirà!"

Evviva la seconda...

Si sedette con la schiena appoggiata alla testiera del letto e mi fece accomodare sopra di lui.
Si spalmò di unguento tutta l'asta, mi piaceva guardarlo prepararsi, potevo immaginarlo a masturbarsi pensando a me, lo faceva senza imbarazzo, la destrezza in quei gesti, la consapevolezza del suo corpo lo rendevano ancora più desiderabile.
Leonard: "Prendilo dentro piano, senza farti male"
Lo cinsi con le braccia intorno al collo, e rintrodussi il suo fallo nella mia carne.
Le sue mani mi strizzarono i glutei, per sollevarmi ed esortarmi a seguire un tempo ritmico e misurato, tra le sue braccia mi sentivo sostenuto e al sicuro.
Richard: "Leo, mi fai sentire desiderato, voglio che mi scopi, tanto!"
Leonard: "Non mi fermerò finché non mi pregherai di smettere"
Prese a segarmi il pene, mi leccò i capezzoli e i pettorali, nella foga mi lasciò un succhiotto viola grande come una pallina tennis sotto la clavicola.
Quando mi chiese se mi piaceva, lo incoraggiai a possedermi con maggior intensità, spinse con maggior energia.
Richard: "Sto' venendo!"
Leonard: "Vieni piccolo!"
Esplosi nella sua mano.

Evvai con la terza!!!

Richard: "Allora sabato? Appuntamento?"
Leonard: "Sì, ho già in mente dove andare, un posto dove si mangiano cose molto buone, ma promettimi di non esagerare altrimenti metti peso e non riuscirai più a correre dietro la palla!"
Richard: "Hai già deciso cosa farai dopo il diploma?"
Leonard: "Lettere alla Sorbona di Parigi e tu?"
Richard: "La Royal Academy of Music a Londra"
Leonard: "Allora saremo veramente lontani! "
Richard: "Diventerò famoso e passerò a trovarti mentre sarò in tournée in Francia... chi lo sa!"
Mi chinai su di lui e lo spompinai, dopo mezz'ora era già pronto a ricominciare!
Fu gentile e premuroso, mi diede le indicazioni giuste per farmi sentire comodo e non procurarmi dolore, mi fece stendere col cuscino sotto la pancia e con le mani sui miei fianchi mi accompagnò all'altezza del suo bacino per penetrarmi, quando fu all'interno con tutta la punta, mi chiese di fare un respiro profondo e rilassare i muscoli, lo infilò a poco a poco e sospirò di soddisfazione.
Leonard: "Il culetto del mio principe! Davanti a questo spettacolo faticherò a trattenermi, quindi se ti faccio troppo male dimmelo che rallento"
Mi riempì fino in fondo e piccole fitte attraversarono le mie pareti, estraeva e affondava, si fermava e poi ricominciava,
Sì chinò a baciarmi la schiena,
Leonard: "Sento che ti stai rilassando, affidati a me, non pensare al bruciore pensa a quanto il mio corpo desidera scaldarti"
Leo afferrò il mio fallo e lo massaggiò, mi accorsi che rilassando i miei muscoli, il dolore diminuiva, sentivo profondi languori partire dal mio inguine, i suoi testicoli solleticarmi piacevolmente la zona perineale.
Riuscii a sentire quelle sensazioni dolcissime e conturbanti, come piacevoli vibrazioni interne, il suo fallo pulsare, il suo calore che mi faceva sciogliere come burro. Mi lasciai completamente andare, mi sfogai imprecando non ricordo cosa... ormai ero inebetito, venni in un orgasmo strano e intensissimo, eiaculando per l'ennesima volta nella sua mano, mentre sentì la voce soffocata di Leo rispondermi:
"Oui moi aussi!" (Anch'io)
Richard: "Scusa, mi sono perso un pezzo... "Moi aussi" cosa?"
Leonard: "Quando volevo venirti dentro e tu mi hai risposto "Sì voglio tutto di te", anch'io voglio tutto di te! La prossima volta sto sotto io, però non oggi... abbi pietà di me!"
Richard: "Grazie Leo, sei stato molto delicato e carino"
Leonard: "Tutto qui? Mi sono rotto il bacino! Cazzo Richy hai una resistenza fisica formidabile!"
Richard: "Ahahah! Merito del mio coach!"
Leonard: "Scherzo mio piccolo Richard, sei fantastico, sopratutto sei mio"

Polyamory 1 - Piccolo RichardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora