Io, lui ed Emily

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TRE È IL NUMERO PERFETTO

Finito il tour finalmente tornai a casa dal mio amore. Mollai la valigia in camera e corsi a raggiungerlo sul divano.
Richard: "Casa dolce casa e dolce Kammy! "
Mi accucciai su di lui stritolandolo nel mio abbraccio.
Richard: "Quanto mi sei mancato? Fatti baciare, ti voglio tutto, chiedimi tutto"
Kameron: "Eccome! Perché sono invidioso del tempo che hai passato con la tua ballerina!"
Richard: "Non credere sia stato facile stare con una anoressica! Mi toglieva l'appetito"
Kameron: "Non hai fame? Ho cucinato il pollo al limone"
Richard: "Certo che ho fame!"
Kameron: "Allora andiamo a tavola!"
Kam ha sempre avuto l'hobby dell'arte culinaria, ricordo che quando eravamo piccoli gli piaceva aiutare Odette a cucinare, si divertiva a sperimentare nuove ricette, nuove cotture, miscelare, pesare, misurare, era già un piccolo chimico in cucina.
Io ero più meticoloso e accurato sugli impiattamenti e portare a termine le altre faccende domestiche. Perciò in casa ognuno svolgeva le proprie mansioni: lui faceva la spesa e cucinava, io apparecchiavo la tavola , mi occupavo delle stoviglie e rifacevo i letti, due volte a settimana veniva una signora a fare le pulizie si occupava della della lavanderia, che imbarazzo! ...Chissà cosa pensava delle macchie sulle lenzuola!
Stavo sciacquando le pentole, quando Kam per dispetto, attorcigliò il canovaccio e mi frustò su una natica,
Richard: "Ahi! Ma sei pazzo?!"
Kameron: "Dai ! Prendimi...!"
Scappava per la cucina divertito... quando lo afferrai lo bloccai contro il tavolo col mio peso. Col canovaccio gli legai i polsi e gli feci il solletico fino a farlo cadere in ginocchio sul pavimento, abbassai l'elastico della tuta simulando il gesto di tirarlo fuori...
Richard: "Vogliamo renderlo più divertente?"
Kameron: "No, scordatelo!"
Richard: "Ok, allora andiamo a farci un giro!"
Lo feci alzare trascinandolo in doccia e gli puntai contro il doccino fingendo di aprire l'acqua fredda,
Kameron: "Non ci provare!"
Richard: "Hahaha! Paura eh?! Stavo scherzando!"
Kameron: "Adesso slegami sbarbatello! "
Richard: "Appena avrò finito!"
Lo portai in camera e gli abbassai i boxer per chinarmi sul suo inguine a farlo godere, poi mi spogliai e mi misi di fronte a lui per farmelo succhiare, con la sua lingua vellutata, mi fece un pompino magnifico, se non mi fossi prontamente staccato da quella bocca sarei potuto venire. Mi lubrificai l'asta e mi sedetti contro la testata del letto.
Richard: "Vieni! Siediti sopra di me, in questa posizione potrai farlo entrare coi tuoi tempi e decidere tu il ritmo"
Kameron: "Puoi liberarmi le mani adesso?"
Richard: "Potrei... non prima di prenderti nudo e sottomesso"
Kameron: "Richard Bonnet sei un pervertito!"
Richard: "Dai Kammy, ogni tanto bisogna pur sperimentare per divertirsi! sarà piacevole!"
Gli cinsi la vita con un braccio e con la mano libera guidai la mia cappella dentro il suo buchino, la accolse con cautela e lo fece entrare pian piano, era completamente concentrato, poi la sua espressione mutò in un sorriso.
Richard: "Ti tengo io, fidati di me"
Per potersi mantenere in equilibrio a polsi legati, dipendeva dalla mia presa. Lo tenevo saldo a me per farlo sentire protetto e al sicuro, fu in quell'attimo che mi guardò dritto negli occhi innamorato e fiducioso, poi si rilassò, sciolse ogni muscolo e si abbandonò completamente.
Kameron: "Ti voglio, mi piaci, ti desidero davvero tanto"
Desideroso delle mie labbra, inarcava la schiena per offrirmi meglio il suo petto da assaggiare, inclinava la testa a destra e sinistra per farsi coprire il collo di baci.
Richard: "Potrei mangiarti"
Iniziò a muoversi con ritmo misurato, il suo viso dolce manifestava beatitudine, i suoi occhi azzurri brillavano di gioia, tra un bacio e l'altro le sue labbra emettevano sospiri di piacere seducenti e la sua pelle scottava dall'eccitazione.
Con una mano usai il nodo intorno ai polsi per muoverlo più forte, con l'altra continuai a masturbarlo. Si mordeva le labbra, emetteva  dei versi simili a vagiti, quando fu vicino al climax mi avvertì con voce strozzata:
Kameron: "Sto quasi per venire!"
Solo allora gli slegai i polsi, mi buttò le braccia intorno al collo e prese a saltellare più veloce su di me risucchiandomelo tutto.
Kameron : "Ooh Richard! Ooh Richard!" - Venne invocando il mio nome.
Uscì da lui e mi masturbai fino a venirgli sulla pancia. Si lasciò completamente cadere contro di me, con la testa appoggiata sulla mia spalla e le mani contro i miei fianchi, mi diede tanti piccoli baci sul collo e disse
Kameron: "Oddio! È stato incredibile!"
Richard: "Anche per me. Ti adoro Kam!"
Mi addormentai cullato nel suo abbraccio, avvolto da quella sensazione forte di calore e benessere che finalmente poteva regalarmi tutte le notti che volevo.

Polyamory 1 - Piccolo RichardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora