(Piccolo consiglio prima di iniziare: se non vi infastidisce, vi consiglierei di leggere il capitolo con il video allegato su in sottofondo, almeno fino all'asterisco che vi lascio a metà pagina. Sempre se vi va. Grazie e buona lettura.)
Pov Kai.
Quando aveva ripreso coscienza di sé, si era risvegliato su qualcosa di morbido avvolto tra le coperte. Alle sue narici aveva avvertito l'odore pungente del sangue e immediatamente, come un flashback gli era tornato tutto in mente: lui che veniva azzannato da quel cane, il dolore lancinante che lo aveva portato allo svenimento; quell'assurdo posto con quelle strane creature e alla fine, la voce della ragazzina che recitava un incantesimo.
Si era messo a sedere immediatamente, sentendosi stranamente bene, forse un po' spossato ma bene. Constatando spiacevolmente di essere ancora sotto forma di gatto nella casa dei Reyes.
Aveva notato la strega dai capelli rossi intenta a leggere qualcosa sul quell'antico Grimorio che gli aveva suscitato curiosità, ed era così concentrata da non essersi accorta del suo risveglio.
L'aveva fissata chissà per quanti minuti, ponderando sul perché lei gli avesse salvato la vita.
Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere con lui, anzi, se ci fossero state alte possibilità di farlo fuori, chiunque, compresi la strega Bennet e la Congrega Gemini lo avrebbero fatto fuori in un battito di ciglia. Eppure, quella ragazzina lo aveva salvato.
Perché?
Lui non aveva dato modo di essere cortese nei suoi confronti, al contrario, aveva cercato di rubarle la magia, il suo posto di Leader della Congrega e di volerla uccidere. Perciò per quanto si sforzasse di capire non ci riusciva.
Che lo avesse risparmiato perché voleva servirsi di lui per qualche scopo? Non lo sapeva, forse sì.
Lui lo avrebbe fatto al suo posto.
Quando lei si accorse di lui, si avvicinò iniziando a fargli una ramanzina di quelle che blaterano le madri con i propri figli.
Una seccatura.
Quando la sentì alzare la voce alterata, rimproverandolo di essere stato imprudente per aver rischiato la vita inutilmente Kai avvertì una strana sensazione, o meglio due contrastanti.
La prima, la più semplice, era il fastidio. Odiava essere rimproverato per qualcosa che faceva perché lui aveva sempre agito per uno scopo, non per futilità, per cui quella ragazzina non aveva alcun diritto di giudicarlo.
Miagolò, cercando di farle capire quanto fosse scocciato, ma lei continuò a fissarlo con quello sguardo severo, incastonando le sue gemme viola nelle sue blu; ed è qui che entrava in gioco la seconda sensazione.
Non riusciva a descriverla. Era la stessa sensazione che aveva provato quando l'aveva attratta a sé, la sera in cui aveva tentato di rubarle la magia; la stessa che aveva provato, seppur leggermente, nel Limbo in cui si trovava poche ore fa.
Era debole in confronto alle altre sensazioni che gli divoravano le viscere, eppure era lì, che galleggiava minuscola e indisturbata in mezzo alle altre, ansiosa di farlo impazzire e confondere ancor di più.
Sembrava molto simile al senso di colpa, quella sensazione che ti attanaglia le viscere per poi farti sentire le palpitazioni accelerate. Ma non era possibile per un sociopatico come lui provare rimorso.
Come aveva appena affermato, lui non aveva nessun motivo per sentirsi in colpa perché non aveva sbagliato. Lui agiva per un motivo ben preciso.
Eppure, nonostante le sue convinzioni si ritrovò ad abbassare lo sguardo per un secondo, distogliendolo da quegli ipnotici occhi viola.
STAI LEGGENDO
My Kitten || Kai Parker
FanfictionCosa succederebbe se Malachai Parker nel tentativo di battere l'allegra combriccola dei fratelli Salvatore e di salire al potere della Congrega Gemini, liberasse il contenuto di un'antica reliquia andata perduta dalla congrega? E se Malachai Parker...