My Kitten || Kai Parker

Parte prima

Mystic falls, ore: 22:22.

Una figura scura si materializzò improvvisamente in un enorme magazzino polveroso. Nessuno ci metteva più piede da secoli; ecco perché il bel ragazzo moro, avvolto nell'oscurità storse il naso per la puzza.

L'enorme quantità di polvere e muffa erano persistenti nell'aria e gli enormi scaffali i quali avrebbero dovuto sostenere reliquie e oggetti di valore, erano quasi del tutto vuoti.

Nella penombra il ragazzo mormorò una formula e come per magia, una sfera di fuoco gli illuminò il volto, creando dei giochi di luce sulla sua pelle pallida. Le ombre scure che accompagnavano il fuoco nascondevano a tratti lo sguardo scuro e determinato del ragazzo, che avanzava sicuro in quel posto, come se ci fosse già stato in precedenza.

Avanzò nel lungo corridoio, sfiorando con lo sguardo la vernice rossa degli scaffali ormai del tutto consumata e l'enorme quantità di polvere che ricopriva le innumerevoli mensole, finché improvvisamente si arrestò.

Si girò verso la sua sinistra fissando intensamente una scatola di mogano polverata con uno strano sigillo intagliato sulla chiusura. Il legno era antico ma sembrava aver resistito per tutti quegli anni.

Forse era dovuto al fatto che la magia che lo sigillava era ancora persistente e avrebbe dovuto permanere per sempre, se non fosse che adesso, qualcuno o meglio, Malachai Parker ci aveva messo le mani sopra.

Malachai posò il palmo della mano destra sulla chiusura a forma di occhio, contornata dal simbolo del pentacolo nel quale spiccava la stella a cinque punte.

Il mormorio dell'incantesimo invocato si dissolse nell'aria arida della polvere e un secco schiocco di serratura si propagò nell'enorme stanza.

L'occhio si illuminò aprendosi di conseguenza. Kai avvicinò la mano sinistra, la quale conteneva ancora la palla di fuoco incandescente, più vicino alla scatola. Vi trovò al suo interno un'altra scatola ma più minuscola.

L'afferrò senza esitazione e la portò vicino al suo viso per vederla meglio e in un attimo, un ghigno sadico si appropriò delle labbra del giovane Parker inebriato dall'oscuro potere che esso gli avrebbe fruttato.