Taehyung
Erano passate quattro settimane da quel momento e la scuola era quindi agli sgoccioli, erano i primi di giugno e i ragazzi ormai non pensavano ad altro se non alle vacanze e a come trascorrerle.
Le scorse vacanze le avevano passate insieme poiché le famiglie si conoscevano e andavano volentieri a villeggiare insieme, ma quest'anno entrambi avrebbero voluto fare qualcosa di diverso, nonostante l'età non lo permetteva.
Si promisero di fare almeno qualche giorno coi loro amici, senza allontanarsi troppo dalla città in modo da essere abbastanza vicini.
I due ragazzi desideravano sempre una propria libertà:
Taehyung sognava di poter crescere, di diventare un musicista.
Da quando era piccolo che suonava il pianoforte e ne aveva uno anche a casa sua, chiaramente a muro per via del poco spazio, ma quella sua passione voleva trasformarla in lavoro e vivere di ciò.
Jungkook invece era molto più portato per la danza, quando si muoveva Taehyung percepiva il suo cuore battere così veloce da non poterlo controllare, era davvero bravo e in un certo senso si completavano.
Un musicista e un ballerino, un'accoppiata vincente.«Hyungie..» borbottò il più piccolo con il viso affondato sul petto del maggiore.
Erano sul letto di Taehyung e a breve avrebbero dovuto prepararsi per uscire insieme agli altri ragazzi.«sì, koo?» gli chiese dolcemente mentre la mano veniva passata tra i capelli ormai scombinati del minore.
«mi piaci tanto.» disse in un sussurro, in effetti non si trattava solo di piacere, ma per il momento andava più che bene ridurlo a questo sentimento, nonostante si stessero frequentando ormai da un mese.
Più i giorni passavano e più Taehyung si rendeva conto di quanto fosse stato cieco a non rendersi conto prima di quanto Jungkook fosse cotto di lui e quanto sé stesso impazziva per quel piccoletto.
Era una sensazione strana, dichiararsi bisessuale e perdere la testa per Jeon Jungkook, insomma, mica da tutti i giorni?
Ed ogni volta che quella piccola dichiarazione fuoriusciva dalla bocca del nero pece, l'altro si sentiva come tra le stelle, beato nella pace.«Mi piaci anche tu Koo, lo sai.»
gli lasciò un casto bacio sulle labbra, osservando i suoi occhi così scuri ma così grandi.
Pareva un bambino a volte, con quello sguardo da cerbiatto che aveva ogni volta che era sorpreso o qualsiasi altra emozione di questo genere, Jungkook allargava gli occhi e le sue pupille si dilatavano a loro modo mentre le labbra assumevano una posizione naturale, dove però si gonfiavano leggermente.
Era estremamente carino, impossibile da non baciare, a detta di Taehyung.«Tae, mi suoni qualcosa?» era una richiesta insolita la sua, in tanti anni di amicizia non glielo aveva mai chiesto nonostante notasse quanto gli piacesse quando posava le dita lunghe e affusolate sulla tastiera e iniziava a suonare qualche melodia malinconica.
«vieni qua.» gli mostrò il suo solito sorriso quadrato, perché era davvero felice di poter suonare per lui e del fatto che approvasse questa sua passione.
Lo prese a mo' di principessa, lasciando che le risate boccheggiarono nella stanza, per poi camminare velocemente fino al pianoforte, nella sua stanza dov'erano già.«c'era bisogno di prendermi per due passi, Hyung?» esclamò tra le risate, mettendo i piedi sul pavimento freddo.
«é più bello così.» gli fece l'occhiolino.
«ah sì? benissimo.»
aspettò che Taehyung si sedesse sullo sgabello per poi sedersi a sua volta ma sulle gambe dell'altro.
Jungkook non era per niente ingombrante, era abbastanza magro e la sua età lo rendeva fisicamente ancora piccolo.
Ma quel gesto era per infastidire l'altro.«é più bello così.» ripeté il minore, con un piccolo sorriso divertito in volto.
«sei uno stronzo, piccolo.» sussurrò proprio dov'era il suo orecchio, provocandogli i brividi lungo tutta la spina dorsale.
Ma non si arrese e girò la testa dalla sua parte, lasciandogli un ennesimo bacio sulle labbra.«su, suona hyungie.» sussurrò a sua volta, mostrandogli ancora quell'espressione da cerbiatto che faceva letteralmente impazzire il povero Hyung che deglutì, dandogli un occhiataccia prima di mettere le dita sulla tastiera e partire con una melodia tranquilla, pacata.
Jungkook si accoccolò tra la spalla e il collo dell'altro, godendosi quella sintonia che avrebbe amato anche non fosse stata così bella quanto in realtà era.
Veniva cullato dai suoni armoniosi che il blu riusciva a produrre e per un momento credette ancor di più che quella fosse la sua strada, doveva suonare per la vita.«il mio pianista.» mormorò mentre il più grande continuava a suonare, lasciandogli un tenero bacio sulla spalla.
Lo hyung non poteva fare altro se non continuare mentre un sorriso gli attraversava le labbra, allungandole per mostrare i denti lucenti.
Quel momento non poteva essere dimenticato così facilmente, si stava aprendo ancor di più con il ragazzo per cui aveva una cotta, una grande cotta.
Le dita si muovevano espertamente su quello strumento meraviglioso che donava solo piacere, un piacere mentale.
Ma purtroppo il brano finì.«piaciuto?» tolse le mani dalla tastiera, portandole a cingere il corpo esile del suo ragazzo.
E non perché erano fidanzati, quanto invece perché quel dannato ragazzo lo conosceva da sempre, era sempre stato un suo qualcosa.«piaciuto? l'ho amato Tae!» portò le braccia al collo del maggiore, stringendosi in un delicato abbraccio che li trasportava in un mondo tutto loro, qualcosa che nessuno avrebbe potuto capire se non loro.
Jungkook
Il tempo scorreva velocemente, i due ragazzi avevano ufficialmente finito il loro anno scolastico ed adesso era luglio, più nello specifico il tre di luglio.
Jungkook quella mattina si svegliò nel suo letto da solo, senza la presenza della persona più importante in quel periodo.
Gli mancava molto, oggi sarebbe finalmente tornato da dei giorni fuori città.
Chissà com'era bello con l'abbronzatura che gli avrebbe colorato la pelle già miele.
Si alzò dal letto più contento del solito, afferrando il telefono per controllare i suoi messaggi:
c'era Taehyung e Mingyu.
Era rimasto in buonissimi rapporti con lui, non a caso gli raccontava tutti i progressi con Taehyung e non solo, era felice di potergli parlare di qualsiasi cosa, era un buon amico.
Tornando al ragazzo che gli faceva battere il cuore sempre, c'era un messaggio vocale, subito lo ascoltò.«Buongiorno piccolo, mi manchi tanto, sai? fatti bello stasera e avvisa i tuoi, usciamo.» l'umore di Jungkook divenne ancor migliore se possibile, non solo lo avrebbe visto ma sarebbe uscito allo scoperto con lui.. si sentiva al settimo cielo.
Subito corse da sua madre, naturalmente al corrente di tutto.«mamma, stasera esco!» quel sorriso era sgamabile.
«ah sì? e come mai così felice?» disse come se fosse una sua amica, volendo sapere il motivo della sua felicità anche se era chiaro quale, o meglio dire chi fosse.
«Tae.. mi ha detto che stasera usciremo.»
la madre era così contenta di tutto questo, da quando s'era riappacificato con il maggiore, Jungkook aveva sempre gli occhi che brillavano e vedere suo figlio così era solo una gioia per lei.«tesoro c'è bisogno che vi accompagno?»
chiese, accarezzando i capelli di suo figlio.«non lo so mamma, ora chiedo.» e la risposta non tardò ad arrivare.
«ha detto di sì, ma vuole parlare solo con te.. uffa, perché!» dolce, estremamente dolce.
«prevedo delle belle cose, ha il mio numero tesoro, può scrivermi.
Ora su, vatti a preparare tu.»
quanto amava quella donna.Jungkook non perse altro tempo, chiamò ovviamente Mingyu e tutto pimpante iniziò a raccontare l'accaduto.
«devi assolutamente aiutarmi con l'outfit, Hyung!» e gli occhi gli si illuminarono nuovamente.
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Blind Of Love; Taekook.
FanfictionDove Jungkook é innamorato di Taehyung e lui é semplicemente cieco. Top taehyung.