Taehyung
"Sei così cieco."
quella frase rimbombava nella sua testa da giorni e giorni.
Ci pensava in ogni momento possibile della giornata, logorava la sua mente fino allo sfinimento con dubbi, pensieri e domande.
Semplicemente per non accettare la realtà, che era ben visibile a tutti.
Anche lo stesso Jimin se n'era accorto di tutta quella situazione;
d'altronde lui era un amico molto stretto del ragazzo, così tanto da poter uscire da soli e sfogarsi su qualsiasi sventura avessero vissuto.
Quello era uno di quei giorni, Taehyung passeggiava tra le strade della loro città insieme a Jimin.
Busan era una città che entrambi amavano alla follia, soprattutto poiché, nello specifico dove vivevano loro, erano tutti abbastanza vicini e questo rendeva le loro interazioni sociali più facili.
Ricordava ancora quando Jungkook, alla tenera età di cinque anni, si trasferì lì a Busan; solo dopo mesi e mesi scoprì che era originario di un paesino molto più sperduto, di cui conosceva poco e niente, avendoci vissuto pochi anni della sua vita.
Ecco, la sua mente nuovamente veniva trasportata al pensiero di Jungkook, doveva smetterla.
«Tae ci sei?»
gli chiese il ragazzo dai capelli biondi, attendendo una risposta.
«Uhm? si scusa.. ci sono.»
Sospirò dopo aver concluso la sua frase, spostando una ciocca di capelli che gli era finita sul viso.
«A cosa pensi? lo sai che puoi dirmelo.»
Si fermò per un attimo tra quelle stradine, volendo fargli comprendere che era serio, che davvero avrebbe potuto dirgli di tutto, qualsiasi cosa.
Questo gesto fece sorridere dolcemente il minore tra i due, anche se di poco.
Taehyung infatti era nato il trenta dicembre del millenovecentonovantacinque, al contrario il biondo era nato il tredici ottobre dello stesso anno;
si passavano quindi solo qualche mese.
Inoltre lo stesso Jimin non rispettava questa piccola differenza d'età, spesso era lui a chiamare il minore "hyung", e l'altro non discuteva, anzi gli piaceva.
«Jungkook.. sto pensando a Jungkook.»
gli disse velocemente, talmente tanto che era un'impresa riuscire a comprendere ciò che aveva appena pronunciato, ma non impossibile.
«Jungkook?»
non era sorpreso.
«si, lui.
mi sta fottendo il cervello e non capisco perché.»
fece un altro sospiro, rendendosi conto di quello che aveva appena detto.
Jimin sorrise.
«che cosa ha fatto?» gli chiese, come se non avesse già capito.
«l'altro giorno alla tua festa.. lui si é ubriacato e abbiamo dormito insieme, ma.. ha detto una cosa che non doveva dire.»
Si mise le mani tra i capelli al solo pensiero, per poi ritornare a parlare.
«prima mi ha definito 'cieco', quando gli ho chiesto il motivo per il quale aveva bevuto così tanto.»
Jimin non lo interruppe.
«E poi poco prima di addormentarsi, mi ha detto che mi ama.. Min io lo so che lui era ubriaco e che queste cose non sono vere, ma mi tormentano da giorni.»
Il maggiore gli prese la mano, portandolo in un posto in cui avrebbero potuto parlare senza troppe interruzioni.
«Sei sicuro che siano parole dette dall'alcool, Tae?»
ciò fece salire ulteriori dubbi al minore.
«Per forza.. sarebbe un problema altrimenti.»
«Perché? Cosa provi nei suoi confronti Hyung?»
Quella domanda fece zittire Taehyung, che rimase fermo immobile a rimuginare costantemente sul quesito che il biondo gli aveva posto.
Cosa provava nei suoi confronti?
Non era in grado di dargli una risposta e adesso se ne rendeva conto.
Aveva sempre vissuto con la consapevolezza di avere un unico e inimitabile migliore amico, ma adesso tutto il suo castello stava crollando davanti a lui, dinanzi ai suoi occhi.
«Non devi per forza rispondere, però pensaci.» concluse il discorso Jimin.«tu pensi che io sia cieco?»
Era di nuovo, per l'ennesima volta, con Jungkook.
Quella sera però non riusciva a tenere a bada i suoi pensieri, che rigavano tutti verso una sola direzione: quella maledetta notte.
«di che parli, hyung?»
chiaramente era ubriaco, non poteva mai ricordarsi di quella conversazione avuta nel bel mezzo di una sbronza.
«Eri ubriaco.. mi hai detto che sono cieco e non ne capisco le motivazioni.»
gli spiegò in grandi linee, ricevendo una tenera e dolce risata da parte del suo migliore amico.
Gli accarezzò le ciocche di capelli che contornavano il suo viso per poi rispondergli.
«pff tae, ero ubriaco, avrò detto cose senza senso.»
lo rassicurò, ma dentro si sé, sapeva che c'era qualcosa che non andava.
La frase continuava a tormentarlo.
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Blind Of Love; Taekook.
Fiksi PenggemarDove Jungkook é innamorato di Taehyung e lui é semplicemente cieco. Top taehyung.