Taehyung
La notte era appena incominciata e nella testa del maggiore navigavano così tanti pensieri che a stento potevano essere contati.
Pensava alle parole del più piccolo, a quella frase in particolare che era stata in grado di far insospettire Taehyung.
«sei così cieco»
cosa intendeva? e soprattutto si chiedeva il motivo per il quale era così infastidito dall'idea che una ragazza ci stesse provando con lui.
Insomma, erano migliori amici, ma ciò non significava che avessero delle preclusioni, non ne avevano mai avute.
o almeno così pensava Taehyung.
provò a giustificare il tutto con il fatto che fosse ubriaco, ma in fondo nemmeno lui credeva a questa scusa.Arrivati a casa, poggiò il corpo del minore sul letto di camera sua:
Jungkook era figlio unico e per questo nella sua stanza era presente un letto ad una piazza e mezzo, capace però di contenere due persone.
in quel letto avevano dormito così tante volte da perdere il conto, ma quella volta c'era un'atmosfera diversa.
Jungkook biascicava parole non comprensibili e l'altro volle quasi fargli una ramanzina per quanto aveva bevuto, ma proprio non ci riuscì:
si soffermò sulla bellezza del ragazzo steso lì, con gli occhi così lucidi e rossi da far paura e i capelli leggermente fuori posto, che però non lo rendevano affatto meno bello.
Jungkook era bello, pensò il blu.
E pensò anche che i vestiti indossati da lui quella sera gli calzavano a pennello, e che quasi lo avrebbe guardato per ancora un po'.
Accarezzò la sua guancia, notando come il minore si accoccolava alla mano, gesto che lo fece sorridere.«maledetto koo, perché hai bevuto così tanto..»
gli si avvicinò ancor di più, lasciandogli un bacio sulla fronte, prima di alzarsi dal letto per poter prendere un ricambio al nero pece.
ma qualcosa glielo impedì.
«hyungie.. non andare, ti prego..»
borbottò come fosse una lamentela, non voleva rimanere solo.
«ehi koo, sono qui hm? voglio solo aiutarti a cambiarti, devi essere comodo per riposare bene.»
ma la risposta non arrivò,
semplicemente jungkook s'era addormentato.
La sua tenerezza quasi rischiava di far piangere il maggiore, che finalmente poté allontanarsi per prendere un cambio per entrambi.
gli cambiò i vestiti per mettergli un pigiama pulito e profumato e infine fece lo stesso anche per sé, per fortuna lì aveva diversi indumenti, data la frequenza in cui era in quella casa.
La serata incominciava ad essere più fredda, allora decise di coprirlo con una coperta e di stendersi subito dopo anche lui nel letto.
Il minore non appena sentì la presenza dell'altro nel letto, non perse un secondo prima di rannicchiarsi lì vicino, utilizzando il corpo di Taehyung come cuscino.
E tutto sembrava nella norma, fino a quando Jungkook non aprì bocca, per dire qualcosa di sconvolgente.
«hm.. hyungie..»
mormorò nel sonno.
«Koo cosa c'è? é tardi, dovresti riposare.»
gli rispose, ma le parole gli morirono in bocca l'attimo dopo.
«Ti amo.»
Taehyung deglutì a fatica, non poteva credere alle sue stesse orecchie.
non era vero,
semplicemente non poteva essere reale.
Loro due erano sempre stati migliori amici, certo, molto intimi, ma ciò non significava che stessero insieme o che ci fossero sentimenti diversi dall'amicizia, no?
Provò a rispondersi da solo, dicendo che aveva ragione.
Eppure quella notte la passò insonne a pensare a quelle parole dette da un ragazzo ubriaco e tanto, troppo, affettuoso.
Si dice che "la notte porta consiglio", ma essa fu in grado di renderlo ancora più confuso,
perché dalla dichiarazione involontaria del più piccolo, lui non si sentì schifato.
Si sentiva soltanto stranito, come se qualcosa nel suo stomaco avesse iniziato a volare, ed era un qualcosa che proprio non si spiegava.
Non smise di abbracciarlo per un solo attimo, e si chiese il perché di queste sue azioni, ma ormai di risposte non era rimasto più nulla.
'é ubriaco, questo é il motivo.' pensò,
e dio se lo mandava in bestia sapere che quelle parole provenivano dall'alcool.Il giorno seguente, il risveglio fu diverso dal solito:
Jungkook aveva la testa dolorante e ricordava poco della serata precedente, si guardò attorno, notando che al suo fianco era presente il maggiore.
Per un attimo sorrise, non riuscendo a farne a meno.
Nascondeva i suoi sentimenti da tempo ormai, eppure puntualmente, ogni volta, stargli vicino era l'unica cosa che voleva.
Stava cercando di ricordare, ma era troppo occupato a ritornare con la testa sul petto del più grande, senza un briciolo di imbarazzo; tanto lo facevano sempre, no?
Provò a non svegliarlo, ma la troppa luce che entrava dalla finestra lo fece al posto suo, e quindi Taehyung aprì gli occhi prima del previsto.
«hyung, buongiorno..»
sorrise Jungkook, ignaro dei recenti avvenimenti.
L'altro nemmeno rispose, si girò dall'altra parte, dove il sole lo colpiva di meno e chiuse gli occhi.
«é successo qualcosa, tae..?»
iniziò ad avere dei dubbi, non gli piaceva quando il maggiore non gli dava attenzioni, proprio per nulla.
E Taehyung avrebbe voluto rispondere che con in piena notte si era dichiarato da ubriaco e che stava internamente impazzendo per tutto quello.
«nulla, ho solo sonno.»
borbottò, sentendo poco dopo le mani del ragazzo cercare di spostarlo verso di sé.
La verità era che Jungkook ricercava le sue attenzioni, sempre e comunque.
Era confuso, in post sbornia e stanco, eppure proprio non riusciva a farne a meno, di stare con Taehyung.
«sicuro che non é successo nulla..?»
odiava quando il maggiore non gli dava le attenzioni che richiedeva, voleva almeno capire perché.
«Jungkook sul serio, tutto come al solito.»
«e allora abbracciami.»
rispose il più giovane con un leggero broncio sul suo viso.
Ciò fece sospirare l'altro, che non riuscì a non accettare nonostante nella sua testa c'erano mille pensieri contrastanti:
Lo stesso ragazzo che ora gli chiedeva insistentemente un misero abbraccio, era colui che qualche ora prima aveva pronunciato due parole così importanti.
Doveva smetterla di pensare a ciò, si impose Taehyung, cercando di dimostrare a sé stesso di non essere stato colpito da quel 'Ti amo'.Dunque, passarono qualche altra ora nel letto a riposare e a coccolarsi come al solito, cercando di dimenticare tutto l'accaduto.
Dimenticare ,però, non era possibile.«perché hai bevuto così tanto ieri?»
Il blu fece quella domanda perché proprio non riusciva ad aspettare ancora per una risposta definitiva.
Inoltre, nello stesso momento l'altro lo aveva definito "cieco" e lui doveva assolutamente comprendere, collegare il tutto; come se quel 'tutto' non fosse già ben chiaro.
«avevo bisogno di farlo.. suppongo.»
la sua risposta non soddisfò le aspettative.
«bisogno? Koo hai quasi quindici anni, non dovresti nemmeno pensare all'alcol.»
non gliela contava giusta.
«ne ho approfittato, era lì e nessuno poteva dirmi di non assaggiare, quindi ho provato.»
Taehyung sospirò.
«lasciamo perdere che é meglio, ma sappi che non me la bevo.»
andò nel bagno senza degnarlo di uno sguardo e decise di buttarsi nella doccia; conosceva quella casa meglio della sua probabilmente, e aveva addirittura delle sue cose, quindi non chiese nemmeno il permesso.
il suo sangue ribolliva al solo pensiero della sera precedente, con il suo Koo ubriaco e solo per tutta la sera.
Si chiedeva costantemente il motivo per il quale ci pensava così tanto, ma la risposta faceva più che paura.
Conclusa la sua doccia fredda, si vestì con ancora i suoi indumenti da notte,
aveva in programma di rimanere con lui ancora per un po'.
Quando uscì dal bagno, vide il suo migliore amico rannicchiato sul divano presente in soggiorno, con gli occhi chiusi e le braccia che cingevano un cuscino, di quelli quadrati.
Probabilmente il post sbornia lo aveva reso più stanco e assonnato del solito, quindi lo fece dormire tranquillamente, decidendo di preparargli un pranzo adatto a farlo stare meglio dopo.
Gli cucinò del semplice riso bollito condito con pollo e varie spezie, senza esagerare.
Era pronto a disporre ciò che aveva cucinato all'interno di un piatto, ma qualcosa lo fermò.Jungkook
«non sei nulla per me, Jungkook. lo capisci?»
Si allontanò dal ragazzo, ma non bastò.
La sua voce diventava sempre più forte, aumentava di secondo in secondo.
«devi smetterla di starmi addosso, le persone come te non meritano niente.»
per favore smettila. Urlò nella sua mente, iniziando a piagnucolare.
«non potrai mai piacermi, non sei mica una donna.»
e il silenzio delle sue lacrime si mischiava alle urla del ragazzo che amava, che gridava tutte le sue paure.
«mi fai pena, koo.»
lo schernì con quel nomignolo, provocando ancora più angoscia.
Dopo tutte quelle parole, la figura si allontanò, lasciando spazio solo al buio di impadronirsi dei pensieri di jungkook, che vedendo il suo Taehyung andar via, non poté far altro se non chiamarlo.«Taehyung!»
aprì gli occhi, con il volto rigato dalle lacrime, il cuore che batteva più forte del solito e il ragazzo dei suoi incubi proprio lì davanti a lui.
«piccolo.. sono qui. »
gli si avvicinò velocemente, asciugando coi pollici il bagnato dalle sue guance, per poi stringerlo in un forte abbraccio.
«ehi.. stai tremando, dio.»
gli accarezzò i capelli, tentando di calmare la sua agitazione.
Non era a conoscenza del sogno che aveva invaso la mente del suo migliore amico, ma vederlo in quello stato lo distruggeva, soprattutto dopo tutto ciò che già era accaduto.
«hyung.. scusami.» mormorò, lasciandosi stringere come fosse un bambino, aveva davvero bisogno del suo affetto.
Teneva dentro di sé quell'amore che riteneva impossibile e quelle piccole cose erano le uniche a cui poteva aspirare.
Il pianto era una conseguenza di tutte le sue paure, di ciò che si portava dentro da troppo tempo; infondo era solo un ragazzino che aveva scoperto prematuramente la sua sessualità e la nascondeva a tutti.
«shh, ci sono io con te, okay? sono sempre qui.» gli ripeteva con l'intenzione di tranquillizzarlo ma le immagini scorrevano veloci nella sua mente.
«Koo, ti ho fatto il pranzo. »
cambiò argomento, magari era troppo scosso per poter parlare del suo sogno.
E allora il nero pece si calmò pian piano, senza mai dividersi dal corpo dell'altro, che non poteva far altro se non dargli il suo totale supporto.
«ti voglio bene Hyungie.» sussurrò, una volta tranquillizzato.
Anche se quelle parole non erano del tutto veritiere, raccontavano solo una minima realtà.
«ti voglio bene anche io, piccolo Koo.»
e gli rispose con altrettante bugie.
Passarono la giornata in quel modo, definendo il loro rapporto un'amicizia e rifiutando internamente qualsiasi altra definizione.Angolo Autrice:
Ehi! come state?
Jungkook é un tenerone, é il mio protetto.
Lasciate una stellina se vi va, al prossimo aggiornamento! ♡

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Blind Of Love; Taekook.
FanfictionDove Jungkook é innamorato di Taehyung e lui é semplicemente cieco. Top taehyung.