Accettare la verità

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 Chiedo scusa a chi ha letto il precedente capitolo, ma a causa di un mio errore ho pubblicato quello dopo, saltandone uno. ad ogni modo questo e il capitolo giusto e pubblicherò anche quello che avevo precedentemente messo.

L'altra Kara.

Nel momento esatto in cui vedo la me stessa di questo universo uscire con aria assassina dall'uscio di casa sua, mi dirigo verso Lena. "Amore, devi seguirle" Le mimo le parole con le labbra e lei come al solito mi capisce al volo. Corre in camera afferrando una giacca con il cappuccio e la indossa, poi passa una sciarpa nera sulla parte inferiore coprendo naso e bocca, mi fa un pollice in su ed esce in tutta fretta senza fare domande. Io apro la portafinestra spiccando il volo, purtroppo la parte difficile del compito spetta a me! Mi dirigo velocemente d'avanti all'edificio della L-corp, nonostante siano le 22 la luce dell'ufficio di Lena è ancora accesa, prendo un bel respiro prima di dirigermi sul balconcino. La porta è chiusa e Lena mi dà le spalle seduta sulla sua costosa poltrona di pelle nera, sorrido tra me e me alcune cose non cambiano mai. Lena si accorge di me solo dopo che ho gentilmente forzato la portafinestra e una leggera brezza entra spostando alcuni fogli posati sulla scrivania. Lo sguardo che mi rivolge quando si volta non è propriamente amichevole, ma leggo del vero turbamento nelle sue profonde iridi verdi. Entro sorridendo leggermente e mi affretto ma a velocità umana ad andare a chiudere la porta a chiave, nel fra tempo Lena si alza dalla sedia con aria oltraggiata e arrabbiata. Parlo prima di lei per evitare che mi vomiti addosso ciò che sta pensando, se ho imparato qualcosa dal mio fidanzamento è che la lingua di Lena può fare più male delle sue azioni. "so cosa stai pensando, ma io non sono la Kara di questo mondo" Il sopracciglio di Lena si inarca in quel modo che mi ha sempre fatto impazzire "Prego, siediti e ti spiegherò tutto" accompagno le mie parole con un lieve gesto della mano e la mia migliore espressione da poker, dopo di che mi giro dirigendomi al suo carrello dei liquori "In questo mondo ti piace il whisky Honey o preferisci altro?" Mi volto a guardarla in attesa di una risposta ma Lena è intenta a fissarmi con occhi nuovi e uno sguardo attento, "Beh suppongo ci siano molte cose che non cambino mai in fondo..." accompagno il mio commento con un sorriso mentre verso due bicchieri della suddetta bevanda, con calma mi avvicino alla poltrona di fronte alla sua scrivania sedendomi e porgendole il bicchiere, che lei prende facendo ben attenzione a non sfiorare la mia mano. Sorrido leggermente prendendo un sorso della mia bevanda e iniziando a raccontarle la mia storia. "Vedi circa un anno e mezzo fa, la Kara di questo universo ha deciso di intraprendere un viaggio... Non il solito viaggio ovviamente, essendo lei Supergirl ha deciso di cercare un suo amico, un viaggiatore del tempo di nome Flash, è stato poco nel vostro mondo, lo chiamavano il lampo se non erro." Bevo un altro sorso dal mio bicchiere per permettere a Lena di assimilare le informazioni che le ho appena dato, la osservo fare lo stesso e osservarmi con occhio critico le sorrido perché ormai già so che ha notato le molte differenze tra me e la sua Kara. "Insomma utilizzando un certo dispositivo e viaggiando ad una certa velocità è arrivata nel mio mondo, per fortuna aggiungerei mio malgrado..." La mia espressione infastidita deve incuriosirla perché la vedo sorseggiare la bevanda sorridendo leggermente "Una volta li chissà come Kara ha cercato informazioni su sé stessa invece che su Flash e ha scoperto che Superman e Supergirl erano scomparsi da qualche tempo, una o due settimana credo." Osservo Lena dopo una breve pausa e riprendo a parlare. "Vedi nel mio mondo le cose sono diverse da questo... Io e te... io e Lena Luthor siamo fidanzate." Alzo la mano per sedare le parole di Lena e lei al mio gesto sembra spegnersi come una radio. "Kara è entrata nel mio vecchio appartamento facendo suonare l'allarme silenzioso sul mio telefono, e quando Lena si è precipitata lì... beh pensava fossi io... era preoccupata da morire e una volta che mi ha visto mi ha baciato. Kara colta dal panico ha comunque inventato una valida scusa, una amnesia... ma non ha potuto sottrarsi alla convivenza. A lavoro la mia migliore amica Maggie si è accorta subito che non ero io, ma ha capito le buone intenzioni di Kara e non avendo altre piste lei e Artur hanno accettato il suo aiuto." Sorseggio ancora la mia bevanda fissando il vuoto, devo ammettere che il fatto che Lena non abbia effettivamente riconosciuto subito l'impostore mi aveva turbata all'inizio. "Ovviamente la mia futura moglie perfetta ha fatto di tutto per farmi ricordare di lei, e la povera Kara ha dovuto scendere a compromessi con sentimenti che non so... non aveva mia compreso? Accettato? Questo può saperlo solo lei..." mi passo una mano tra i capelli con aria pensierosa. "Fatto stà che Kara è riuscita a trovarci e a salvarci... eravamo rinchiusi in una gabbia di Kryptonite e francamente, non so quanto altro tempo avremmo potuto sopravvivere." Il fatto di essere stata salvata da una ragazzina che chiede l'aiuto di tutti le bruciava ancora. "Mentre mi liberavano mia sorella Alex è stata sparata, per fortuna è riuscita a salvarsi perché Kara grazie a della Kryptonite le ha fatto una trasfusione di fortuna, sai io e mia sorella... Non ci parlavamo da molto tempo e l'idea di poterla perdere mi ha fatto uscire di testa. Sono stata molto dura con Kara, non solo perché essere salvata da una ragazza dolce e ingenua come lei mi bruciasse, ma soprattutto perché ero gelosa.... Così Kara è partita il giorno dopo dimostrandomi che era una persona migliore di quanto lo fossi io." Poggio il bicchiere orma vuoto sulla scrivania, poggio i gomiti su di essa congiungendo le mani con aria pensosa "Non vedo come tutto questo possa interessarmi" Il tono freddo di Lena attira di nuovo la mia attenzione e la guardo sorridendole. "Vedi cara Lena, la mia Lena aveva capito che non ero io ad un certo punto... ma ha comunque voluto che Kara si rendesse conto del suo amore per te, perché lei ha l'assurda convinzione che noi siamo anime gemelle." Lena mi scoppia poco elegantemente a ridere in faccia ma quando capisce la mia serietà la sua risata si spegne "Vuoi dirmi che sei venuta qui per convincermi di questa stupidaggine" "In realtà non sono venuta per convincerti, nonostante io stessa a mia volta sia stata convinta... non ho più nessun dubbio sulla cosa, perché l'amore che provo per Lena mi ha aiutato a rimanere viva in quella gabbia. Comunque... quando Kara è tornata è venuta qui da te a dichiararsi e tu l'hai respinta; Ti ha messo in mano l'unica cosa al mondo che poteva ucciderla ma tu non l'hai fatto. Ora Lena, io sono qui per porti una semplice domanda e dovrai essere sincera con me, e soprattutto in caso tu non abbia la risposta dovrai promettermi che verrai con me per una...mmm mezzoretta forse; tu non mi devi nulla lo so, ma forse devi a te stessa una possibilità di felicità." "E quale sarebbe questa importantissima domanda?" La voce di Lena è canzonatoria ma io la guardo sorridendole con aria maliziosa "Sei assolutamente sicura di non amare Kara Danvers?" Vedo Lena annaspare leggermente nel tentativo di riprendere aria velocemente per parlare ma la zittisco, "Lena, devi pensarci attentamente ed essere assolutamente sicura della tua risposta...se così sarà uscirò da quella finestra e non mi vedrai mai più. Kara non verrà mai più qui... andrà avanti con un'altra persona, cercherà di essere felice con un'altra anche se ti ama, e tu la perderai... Perché conosci Kara... lei ha dei sani principi... non lascerà un'altra persona con cui ha iniziato una relazione solo perchè tu hai cambiato idea." Vedo Lena tentennare e dentro di me sorrido compiaciuta, perché alla fine so che le cose si sistemeranno in un modo o in un altro. Dopo un minuto abbondante mi alzo sospirando e dirigendomi all'uscita, "Credo di aver avuto la mia risposta" Lena mi deve aver frainteso perché scatta in piedi "Aspetta!" La guardo sorridendole, "Oh, non avevo intenzione di andare da nessuna parte senza di te, visto che non sei sicura della risposta hai promesso di venire con me." Lena sospira quasi confusa e timorosa "Ti conviene prendere il cappotto, Kara non sarebbe felice se tu ti ammalassi a causa mia" Questo commento deve farla innervosire perché la vedo sbuffare e avvicinarsi all'appendiabiti indossando il suo costoso cappotto, "Ti dovrò prendere in braccio, fai attenzione a non perdere le scarpe, quel tacco potrebbe uccidere qualcuno." La mia semi battuta mi fa guadagnare un occhiataccia mentre Lena mi si avvicina e io mi affretto a prenderla in braccio, dopo di che chiudo gli occhi per individuare il battito della mia Lena "Oh... a quanto pare la mia Lena è un po' arrabbiata..." Spicco il volo "Come fai a saperlo?" La domanda di Lena mi fa sorridere, "Ho appena individuato il suo battito, ed è di una frequenza particolare... una frequenza che ha solo quando è arrabbiata o molto, molto nervosa... il chè è quasi la stessa cosa!" Lena riflette qualche secondo su ciò che le ho detto "E sei in grado di individuare il suo battito da molto lontano?" "Oh sì, anche se sono dall'altra parte del mondo e lei in mezzo a una grande folla, riconoscerei il suo battito ovunque." La mia risposta deve bastarle e darle molto da pensare perché Lena non parla finché non siamo quasi arrivate, "Cerca di non parlare, Kara potrebbe sentire la tua voce anche da lontano." Lena mi annuisce ed atterriamo dietro un vicolo, poco distante vedo la mia Lena intenta nel suo pedinamento, è seduta su una panchina seminascosta da dei cespugli e fa finta di messaggiare. Alzo il cappuccio della mia giacca e mi rammarico perché questa Lena non passa di certo inosservata con il suo cappotto costoso e i tacchi a spillo, faccio finta di nulla e con un sospiro mi avvicino alla panchina mettendo una mano sulla spalla della mia futura moglie. Lei mi sorride e dopo un attimo guarda male la sé stessa di quel mondo, senza parlare ci fa segno verso una vetrina di un ristorante cinese poco distante, lì in uno dei tavoli vediamo Kara intenta a mangiare e chiacchierare con Emma. Le due sembrano divertirsi molto e parlano spesso tra di loro. Sia io che l'altra Lena ci sediamo osservando la scena per l'ora successiva. La mia Lena si è parecchio irrigidita al nostro arrivo e io cerco di tranquillizzarla ogni tanto toccandole una spalla o tenendola per mano. Vederla così per l'altra Kara prima mi avrebbe infastidito, ma adesso le cose sono cambiate. Osservo Kara ridere e scherzare con Emma mentre escono dal locale, al contrario delle due belle qui vicino a me ho potuto ascoltare tutta la loro conversazione e mi è chiaro perché Kara è così a suo agio con la ragazza, Emma è veramente una brava ragazza e ascolta Kara con interesse e quasi devozione. Le due escono dal locale e noto che Emma zoppica leggermente "Ti fa ancora male la caviglia?" Uso il mio super udito per capire cosa succede mentre vedo Emma annuire "Beh direi proprio che ti debba portare io" Emma scuote la testa ma Kara insiste abbassandosi di diversi cm e mettendosi di spalle, suo malgrado Emma salta e si aggrappa alla sua schiena, e con una forza che sorprende Emma, Kara torna in posizione normale afferrando e bloccando le gambe di Emma con le mani. "Che ne pensi di un bel gelato?" La proposta parte da Kara e vedo sulle sue spalle Emma sorridere raggiante "Non dico mai no ad un buon gelato, anche se si avvicina natale e fa freddo!" Vediamo le due allontanarsi e noto subito il cambio di umore della mia Lena, perché la sento sbuffare infastidita. "Dovremmo andare a casa" "Col cavolo!" è l'altra Lena a parlare e quasi mi viene da ridere perché ha anticipato di poco le parole della mia Lena, vedo che la gelosia sta funzionando! "Che cos'è il natale?" Lena mi guarda come un'aliena, cosa che effettivamente sono, mentre la mia Lena mi zittisce "Dobbiamo seguirle, parliamo dopo!" Sbuffo infastidita e lei mi si avvicina stampandomi un bacio sulle labbra, l'altra Lena ci guarda stranite mentre seguiamo le due.

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