C'è un altro fratello!? Cosa!??😲

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Finalmente abbiamo raggiunto la nostra destinazione. Il traffico era intenso, siamo arrivati ​​un pò in ritardo. Scendemmo dalla macchina e guardammo la casa con un pò di paura. Feci segno agli altri di seguirmi; Ho suonato il campanello e ha subito aperto un signore, identico alla descrizione del capo della polizia.

"Chi siete?" ha chiesto il signore

"Siamo membri della Umbrella Academy, non so se la conosce. Se possibile, vorremmo parlarle" ha chiesto Klaus, aggrappandosi alla sbarra del cancello.

"Di cosa dovreste parlarmi?" ha continuato

"Beh, se ci lascia entrare glielo diremo, si tratta di una cosa in particolare.." ha spiegato Luther, mentre si faceva avanti per sostituire Klaus.

Il signore non disse nulla, semplicemente entrò in casa e ci aprii il cancello. Entrammo tutti in casa, una casa piccola, sembrava che ci abitasse solo lui, infatti credo sia così.

Ha chiesto a tutti noi di sederci attorno alla tavola rotonda, e così facemmo; Allyson iniziò a spiegare perché eravamo lì, fino a quando non si arrivò al punto.

"Quindi, se ho capito bene, a questa ragazza è arrivato un pacco con un cuore, vero tra l'altro, e un biglietto inquietante?" riformulò, guardandoci in modo strano.

"Esattamente; quello che vorremmo capire è...perché c'erano le sue impronte digitali sulla scatola? E' solo un postino che fa il suo lavoro? O forse ci sta nascondendo qualcosa?" ho detto introducendomi nel discorso

"Non capisco dove volete arrivare.." balbettò

"Ci sta chiaramente nascondendo qualcosa, cosa ci nasconde...Blake?" ha detto Klaus avvicinandosi con la sedia

"Io sono solo un postino.." balbettò ancora più in ansia

"Ah sì? Strano...la polizia ci ha appena detto che lavora come meccanico...sbaglio forse?" ho detto alzandomi lentamente e mettendo le mani sul tavolo

Si alzò di scatto e uscii dalla porta di casa di corsa.

"Cinque!" ho gridato

Lui si teletrasportò davanti al signore prendendolo per il collo e portandolo nuovamente in casa.

"Perché è scappato? Parli." esclama Allyson

"D'accordo!" esclama avvelenato

"Un ragazzo mi ha contattato, un ragazzo moro con occhi azzurri, mi disse che dovevo consegnare una cosa al posto suo, era disposto a pagarmi molto bene, io, ovviamente, l'ho fatto" spiegò

"Questa storia non mi piace..." ha detto Klaus voltandosi

"Ha detto con occhi azzurri?" chiesi

"Sì esatto; azzurrissimi" specificò

Io e gli altri ci guardammo confusi. Il ragazzo che mi consegnò quel pacco non era Tyler di sicuro, quindi dubbio risolto; il problema era che non conoscevamo ragazzi mori con occhi azzurri, quindi o è uno sconosciuto che cerca di spaventarci, o è un secondo aiutante.

"Se ha visto i suoi occhi si sarà fatto vedere in faccia, no?" continuai

"Sì ma non so come descrivervelo...insomma, era giovane, aveva circa 16 anni" "L'amico di Tyler! Nathan! Si chiama Nathan Johnson! Chiediamo a lui!" ho detto balzando in piedi

"Bravissima! Andiamo da lui!" esclama Allyson correndo fuori; noi la seguimmo.

"Parti Bill! Portaci a Villa Johnson , subito!" gridò Vanya al guidatore

Bill senza dire altro partii sfrecciando e in meno di dieci minuti eravamo davanti Villa Johnson. Gli altri si affacciarono di corsa alle finestre; io per un attimo rimasi a guardare la grande casa prima di respirare profondamente ad occhi chiusi ed avanzare nervosa.

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