Il piano di Mason e Amanda

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"No! Niente shopping! Scordatevelo!" ci urla Diego

"Che palle, vorrei ucciderti" gli dissi sorridendogli

"Grazie otto" ha detto con sarcasmo

"Dai andiamo, dobbiamo scoprire cos'hanno in mente Amanda e Mason, so come sono fatti, se vogliono una cosa la ottengono" chiusi il discorso cominciando ad incamminarmi fuori la Villa

"Allora fratello, chi ti attrae di più tra le nostre sorelle?" sussurra Klaus mettendogli un braccio attorno alle spalle abbozzando un sorriso

"Beh nessuna, a me non piacciono le ragazze, sono gay" disse con un pò di imbarazzo

"Grandioso! Lo sono anche io! Batti cinque, bro!" disse Klaus alzando la mano. Si diedero il cinque prima che intervenissi.

"Potreste smetterla di parlare di omosessualità per un secondo? Sto cercando di concentrarmi.." li sgridai

"Già potete scoparvi dopo nello sgabuzzino" intervenne Diego facendomi sbattere una mano in fronte e provocando un dibattito

"Che cazzo Diego! Dovevi proprio?" lo sgridò Luther dandogli un pugno sul braccio

"Hey vacci piano uno! Non ti basta essere il cocco di papà!?" gli rispose Diego spintonandolo

"Io non sono il cocco di nessuno, imbecille!" ribatté nuovamente Luther

"A chi hai detto imbecille, idiota!?"

"L'ho detto a te! Vai a comprarti degli apparecchi per sentire meglio!"

Iniziarono ad azzuffarsi come bambini al parco giochi; Diego e Luther erano sempre stati così...ogni volta che litigavano la loro causa di litigio era papà, o almeno, la mettevano sempre in mezzo. A Diego non sta bene che Luther sia il cocco di papà, mai, e Luther, ovviamente, dice di non esserlo, e così si mettono a litigare come degli idioti.

"Ragazzi basta! I vostri litigi sono l'ultima cosa di cui ho bisogno!" urlò Allyson staccandoli

"Ha ragione, ora basta. Dobbiamo escogitare un piano ben definito, e voi dovete aiutarmi; quindi smettetela di fare gli idioti e iniziate a tirare fuori qualche idea! Cominciamo da Nathan. Hai sentito per caso dire loro qualcos'altro quando stavi nella cella?" mi girai verso Nathan guardandolo negli occhi, in attesa di una risposta.

"A dire il vero, sì. Hanno detto che cominceranno dalla centrale elettrica; causeranno un blackout in tutta la città, così la distrarranno e potranno andare avanti con il piano. Si vedranno lì alle sette in punto, di sera" spiegò

Guardo velocemente l'orologio. Erano le 6:30. Tra trenta minuti ci sarebbe stato un blackout.

"Dannazione! Tra mezz'ora la città si oscurerà, dobbiamo muoverci!" esclamo

"Cinque, puoi teletrasportare tutti in centrale tranne me e il ragazzo allungabile?" dissi rivolgendomi a lui

"Ci posso provare, ma non so se ce la faccio" iniziò a dire titubante

Lo portai dietro la villa.

"Ce la puoi fare. Io credo in te. Ci servi, amore" conclusi prendendo il suo volto e baciandolo come non avevo mai fatto prima. Mi staccai poco dopo.

"Davvero pensi questo?"

"Io credo sempre in te, sono sicura che ce la farai, non ho neanche un minimo dubbio, non ce l'ho perché so chi sei, com'è il tuo carattere, tu sei forte, determinato e intelligente, se vuoi puoi fare di tutto, tu sei Cinque Hargreeves, e sei il mio fottuto fidanzato! Quindi ora usa la tua determinazione e aiutaci a uscire da questa situazione di merda. Insieme ce la faremo." tesi la mano e lui la afferrò all'istante abbozzando un sorriso

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