Epilogo

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~Due mesi dopo~

Mi sveglio e mi scappa forte la pipì, vado in bagno e non faccio in tempo a tirarmi giù le mutande che un liquido trasparente mi scorre giù per le gambe bagnandomi tutta, chiamo ripetutamente Matteo fino a svegliarlo, preoccupato e ignaro di quello che sta succedendo corre in bagno ancora addormentato e rompere scioccato dalla scena che si ritrova davanti, si precipita in camera e si mette le prime cose che trova.

Mi aiuta a salire in macchina e corriamo in ospedale, per strada non c'è nessuno, forse perché sono le cinque del mattino di domenica, chi è quel pazzo che è fuori a quest'ora?

Le contrazioni diventano sempre più fitte ma per fortuna arriviamo in fretta all'ospedale, non avrei resistito ancora molto.
Mi portano subito in sala parto, sono già dilatata di otto centimetri e da lì a pochi minuti inizia il momento più traumatico ma più bello della mia vita.

Dopo tante urla e spinte sempre più forti, il pianto di due bellissimi bimbi riecheggia nella stanza, un maschietto di 3,6kg e una femminuccia di 3,4kg.
La decisione dei nomi è stata difficile ma siamo arrivati a un compromesso, Marco come mio padre è Chiara come mia nonna.

Chiudo questo mio diario di quarantena con la consapevolezza che questo è stato e sarà il periodo più bello e importante della mia vita anche se, qualche volta, ho passato momenti brutti e difficili che però mi hanno aiutato a crescere e ad aprire gli occhi.
Il mondo purtroppo ci riserva sfide difficili che a volte possono sembrarci impossibili ma, se ci hanno scelto per questa vita vuol dire che abbiamo gli strumenti giusti per viverla.

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L'amore ai tempi del coronavirus: Il diario di una 23enneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora