Ali

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Summer
Gli asciugo le lacrime:" Sono così felice di rivederti, ma come è possibile che tu sia qui, mi avevano detto che il test stava andando bene e poi..." asciugo anche le mie:" Non lo so proprio Summer, anche a me hanno detto che stavo andando bene ma poi mi hanno fatto una domanda e quella mi ha portato qui"
:" Che domanda era? E poi perché ti hanno mandato qui di nascosto, non dicendo nulla a nessuno?" faccio anche quest'altra domanda perché voglio accertarmi che i miei mi abbiano detto la verità:" Hanno fatto tutto di nascosto perché sono uno dei primi bambini ad essere portato qui perché di solito gli altri angeli da piccoli sono purissimi, ancora più dei grandi":" Ancora non mi hai detto però cosa ti hanno chiesto":" Meglio che non te lo dico":" E perché?":" Perché ho paura di farti sentire in colpa" mi sale l'ansia:" Ma cosa dici, tranquillo non mi sentirò in colpa":" Va bene, mi hanno chiesto come avevo fatto ad avere un cambiamento così radicale. Io gli ho detto che lo stavo facendo per te, per non farti più piangere":" Oh Billy" dico abbracciandolo per non fargli vedere che i miei occhi stavano diventando lucidi. In lontananza sento una macchina che si avvicina:" Ora devo andare, probabilmente sta arrivando il demone che si occupa di te":" No, non voglio restare da solo!":" Lo so Billy che non è per niente facile, ma tornerò te lo prometto":" Quando?":" Appena mi sarà possibile. Devo stare attenta e trovare il momento più adatto perché se mi scoprono è finita ma tornerò":" Va bene, ti credo" ci abbracciamo di nuovo e poi io mi guardo intorno cercando una via di fuga:" Tu hai delle finestre?":" Sì, tanto sono troppo piccolo per arrivarci":" Tu sì, ma io no" ne apro una e con molta fatica riesco a buttarmi fuori da lì ma cado di schiena:" Tutto bene?":" Sì, mi raccomando non dire nulla a nessuno":" Certo, a presto":" A presto" dico mentre mi rialzo e cerco di raggiungere il più velocemente possibile la mia cantina.
Mio padre mi dice:" Vedi, è colpa tua se Billy è qui":" Ha ragione tuo padre, se non ti fossi messa a frignare davanti a lui magari sarebbe nel regno degli angeli adesso" si intromette mia madre:" Hai cercato di salvarlo ma invece l'hai trascinato qui con te":" Non è vero, vi sbagliate!":" Non ci sbagliamo per niente, l'abbiamo affidato a te per salvarlo anche se eri la persona più sbagliata del regno":" Vi sbagliate":" No" dice mio padre:" Vi dico che vi sbagliate" strillo mentre mi alzo dal letto sempre abbracciata al cuscino:" Chi è che si sbaglia?" sobbalzo di nuovo:" Tristan, mi hai fatto prendere un colpo!":" Era quello il mio intento" dice ridendo:" Dai preparati, ti ho comprato dei pantaloncini non troppo corti così non muori dal caldo" dice appoggiandoli sul letto:" Grazie" dico non riuscendo a trattenere un sorriso:" Non ti gasare troppo, lo faccio solo per farti lavorare meglio":" Certo"
Finisco di prepararmi e mi do un'occhiata allo specchio:" Cavoli, le mie ali sono orribili!" dico, sbuffo e decido di farle scomparire.
:" Allora, oggi ci sono due alternative, o ci alleniamo sull'attacco o sul combattimento in volo" senza pensarci due volte dico:" Attacco":" Bene allora lavoreremo sul combattimento in volo":" Ma...":" Forza non voglio lamentele tira fuori le tue belle alette e cominciamo" sento una fitta allo stomaco:" No dai, avevi lasciato decidere a me e poi non puoi fare come ti pare":" Ci ho pensato bene ed è meglio se prima cominciamo con il combattimento in volo e poi non devo giustificarmi con te, io faccio quel che cazzo mi pare" fa un attimo di silenzio e continua:" E poi a te che cazzo ti cambia?":" Mi cambia tutto, tu non puoi capire... da ora in poi fai finta che io non abbia più le ali va bene?":" Mi spieghi che cazzo di problema c'è? Ti vergogni delle tue ali?" io non gli rispondo:" E perché poi? Te le ho viste un miliardo di volte!":" Almeno mi rispondi! E' perché sono bianche e quindi ti senti diversa?":" Non provare a credere di sapere cosa mi passi per la testa perché non sai nulla di me e non ti è mai importato nulla! Anzi no, qualcosa ti importa, farmi soffrire" mi si forma un groppo in gola:" Cosa?":" Ah no e allora tutte quelle frecciatine e battutine del cazzo?!" lui sobbalza e mi guarda strano come del resto avevo fatto io la prima volta che gli avevo sentito dire una parolaccia. Anche io sinceramente sono sorpresa da me stessa ma quest'uomo davanti a me mi sta proprio facendo esasperare:" Lo dimostra anche il fatto che ti stia chiedendo un favore, uno solo e tu non vuoi farlo!" i miei occhi diventano lucidi. So che mi sono trattenuta sin troppo e che a breve sarei scoppiata ma l'ultima cosa che volevo era farlo davanti a lui:" Dove stai andando ora?" io faccio finta di non sentirlo e mi chiudo nel bagno della palestra:" Summer" dice bussando alla porta, io non gli rispondo e non lo farò mai: tra poco si sarebbe stufato. Sento che prova a far girare la manopola della porta e poco dopo sento anche che strilla:" Merda", crede che io sia stata così stupida da non chiuderla a chiave?
:" Summer dai, aprimi così ne parliamo":" Io non voglio parlare con te!" bene il mio piano di rimanere in silenzio era durato molto:" Summer devi sapere che io non ho molta pazienza, se non apri sfondo la porta":" Voglio restare sola!":" Non lo permetterò":" Come scusa?":" Non permetterò che tu stia due ore a piangerti addosso facendoti mille complessi mentali, i problemi si affrontano quindi ora tu mi apri e ne parliamo":" Non voglio parlare con te!":" Beh io sì":" Fottiti" cerco di smetterla di piangere ma niente. Dopo qualche minuto finalmente riesco a riprendermi un po'. Mi avvicino alla porta, accosto l'orecchio e non sento alcun rumore:" Lo sapevo che Tristan se ne sarebbe andato, infondo sotto quel briciolo di gentilezza che mi aveva mostrato si nasconde sempre uno stronzo senza cuore" penso:" E per la cronaca, sono ancora qui" sobbalzo e d'istinto apro la porta:" Sei contento ora?":" Ti sembro contento?" si tocca il ciuffo e si siede sulla vasca:" Mi dici che cazzo sta succedendo? Ok lo so che non mi sono comportato bene con te" lo guardo storto:" Ok sono stato un figlio di puttana va bene?":" E anche molto fine mi sembra":" Quello sempre" mi lascio scappare una risata:" Sarò anche un figlio di puttana ma riesco a farti ridere e sono sicuro di riuscire a risolvere questo grande problema che mi tieni nascosto" :" Non lo tengo nascosto solo a te ma a tutti":" Non pensi che sia arrivato il momento di rivelarlo a qualcuno? Siediti" dice toccando il bordo della vasca vicino a lui:" Lo so che non è il luogo migliore dove parlarne e accanto a te non c'è neanche la persona più azzeccata con cui parlarne ma non pensi che liberarti di questo peso ti possa aiutare?" mi siedo:" Va bene, ma tu in cambio devi procurarmi una cosa e promettermi, anzi devi giurarmi che non lo dirai mai a nessuno" gli porgo il mignolo e lui mi guarda strano:" Devi stringerlo col tuo mignolo e dire che lo giuri":" E perché?":" Perché così vuol dire che manterrai la parola data":" La manterrò anche senza fare questa stronzata ma se ti fa sentire più tranquilla..." appena stringe il suo mignolo al mio sento una piccola scossa: deve essere questo quello che si prova quando si tocca un demone:" Lo giuro ma ora però devi dirmelo":" Avevi ragione, mi vergogno delle mie ali ma non per il motivo che pensi tu":" Perché allora?":" Perché sono diverse da tutti gli altri, non sono nè bianche nè nere" dico mentre una lacrima mi riga il viso e giro la testa dall'altra parte perché se c'è una cosa che non sopporto è piangere davanti agli altri:" Hey, non girare la testa":" Mi vergogno":" E di cosa? Di esserti liberata di un peso che tenevi da così tanto tempo? Dovresti invece sentirti fiera, fiera come un guerriero davanti al suo avversario":" Ma io non l'ho sconfitto" dico tirando su col naso:" No, ma almeno hai ammesso che esiste" e posandomi delicatamente la mano sulla guancia mi fa girare la testa dolcemente. La sua mano provoca la stessa reazione di prima sulla mia pelle:" E dimmi di che colore sono?" chiede posando l'altra mano sull'altra guancia:" Grigie" i suoi pollici disegnano dei piccoli cerchi che asciugano le mie lacrime:" E di che ti preoccupi allora, grigio è anche il mio colore preferito!" mi metto a ridere e lui con me e poi mi chiede:" Ma come è possibile?":" Non lo so, ce le ho così da sempre":" Quasi mi ero dimenticato, cos'è che ti devo procurare, la droga?!" :" Stupido!" dico mentre ridiamo:" Dovresti procurarmi delle siringhe di bicarbonato liquido":" Io di sostanze stupefacenti ne conosco tante, anzi se devo essere sincero le ho anche provate tutte ma questa non la conosco":" Forse perché non è una droga?! E' una sostanza che fa diventare le ali bianche":" Cercherò di procurartela anche se per me non dovresti nasconderti così":" Lo so che non dovrei ma è l'unico modo per non sentirmi così diversa":" E cosa c'è di male nell'essere diversi? Se fossi in te andrei in giro sbattendo a tutti le mie bellissime ali grigie":" Ma smettila!":" Davvero! Sarebbe fighissimo andare in giro e dire fottetevi figli di puttana io ho le ali grigie e voi invece fate cagare" lui ride, io cerco di trattenermi chiudendo la bocca ma subito dopo scoppio a ridere come una matta. Non pensavo che lo avrei mai detto ma Tristan ha ragione: essermi liberata di quel peso mi ha fatto sentire molto meglio.

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