Hug

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Summer
:" Se n'è decisamente andato" dico a bassa voce togliendo l'orecchio dalla porta. Mi metto il cappello, stacco il poster per poi fiondarmi furi dalla cantina, diretta verso la casa dove si trova Billy:" Eccolo" dico guardando il demone affacciato alla finestra che si occupava di Billy:" Ma ora come faccio a farlo andare via? L'altra volta era stato un colpo di fortuna ma non penso che si ripeterà" sbuffo:" Possibile che non hai proprio niente di meglio da fare! Che ne so, una visita dal medico o cose così?!" lui ovviamente non fa una piega:" E dai, hai proprio una brutta cera, vai dal dottore a farti controllare!" all'improvviso sento una scarica incredibile di energia e poco dopo il demone si allontana dalla finestra. Cavoli che dispiacere non poter andare da Billy, glielo avevo promesso!
E dopo aver pensato ciò ecco che vedo la porta aprirsi, cosa che mi fa prendere un colpo, e il demone prende la macchina e va via tutto trafelato.
:" Ciao Billy, come va?":" Summer, sei tornata!" dice abbracciandomi:" Certo che sono tornata, te lo avevo promesso no!":" Ma dov'è andato il demone?":" Ha detto che aveva proprio una brutta cera così è andato a farsi controllare":" Davvero!":" Sì, che poi a me non sembrava che stesse così male come diceva però..." ma come cavoli era possibile che fosse successo esattamente ciò che avevo voluto? Forse era una coincidenza, molto strana ma pur sempre una coincidenza, insomma cos'altro poteva essere altrimenti?
:" Summer, ti senti bene? Mi sembri tu quella con una brutta cera":" Va tutto bene Billy, è solo che ho fatto una grande corsa per arrivare da te e mi sono stancata un pochino" non mi sembra il caso di cercare di spiegargli qualcosa che neanche io comprendo:" Vuoi qualcosa da bere":" Sì, grazie" ci dirigiamo in cucina e mi chiede:" Sai cos'è la coca cola?":" Sì, Tristan me l'ha fatta assaggiare proprio oggi":" Tristan, chi è?" mi chiede trasformando i suoi occhietti in due piccole fessure e mettendo le mani conserte:" Che sei geloso?" rido e gli scompiglio i capelli riccioluti:" Può darsi" alza le spalle:" E' solo il demone che si occupa di me":" Allora va bene" dice mentre cerca di prendere due bicchieri dalla mensola che è decisamente troppo alta per lui:" Aspetta, ti aiuto" prende la coca cola dal frigo e gli chiedo:" Vuoi che ti aiuti a versarla?":" No, ce la faccio sono un bambino grande ormai":" Certo hai ragione" dico sorridendo. Tira un po' fuori la lingua per concentrarsi e riempie il primo bicchiere, poi inizia il secondo e dice:" Te lo avevo detto":" Billy, la bottiglia!":" Cosa?":" Troppo tardi, la coca cola è già strabordata":" Oh no, e ora che faccio!":" Tranquillo, ora fai fare a me, va bene?":" Sì, penso sia meglio"
Mi tolgo il cappello e rimetto il poster attaccato al muro, questa volta ero riuscita a stare più tempo con Billy e ci eravamo divertiti un mondo. Dopo che avevo pulito il casino che aveva fatto si era messo a fare le bolle con le dita con il sapone che stavo usando, io ho iniziato a scoppiargliele e così abbiamo iniziato a giocare. Poi mi ha raccontato come stavano andando le cose da lui e infine ci siamo anche messi a giocare a nascondino. Il tempo era volato ma poi avevo sentito la macchina del demone tornare così me ne sono andata facendo a Billy sempre la stessa promessa: sarei tornata il giorno dopo.
Esco di casa e apro le ali per spiccare il volo, tutti si girano all'istante:" Ma come mai le tue ali sono grigie?" chiede una ragazza:" Forza caro, andiamo via da questo mostro" dice una signora trascinando lontano da me suo figlio. Le guardo:" Ma come è possibile?" dico:" Ma certo! Tristan si è dimenticato di portarmi le siringhe di bicarbonato!":" Quanto sei brutta!":" Sei un mostro!":" Fai schifo!" provo a dirgli di smetterla ma le parole non mi escono di bocca. Mi alzo dal letto stringendo il mio ormai fidato cuscino e sbuffo: questi incubi sembrano così reali!
:" Tieni, è questo che cercavi no?" dice porgendomi le fiale:" Sì, è proprio questo, grazie mille" dico saltellando:" Di niente" dice cercando invano di trattenere un sorriso:" Ma come hai fatto!":" Avevo un amico che mi doveva un favore":" Cavoli, ma l'hai pagato tanto? Quando sono venuta qui non mi hanno dato nulla! Se vuoi puoi vendere qualcuno dei miei vestiti e...":" No dire cazzate":" Ma no dai, mi dispiace che...":" Ora basta, consideralo un indennizzo per tutte le volte in cui ti ho lasciata digiuna":" Sicuro?":" Sicurissimo":" Oh, grazie, grazie mille!" mi avvicino per abbracciarlo ma poi penso che forse è meglio evitare:" Guarda che non mordo mica eh":" Cosa?" e senza neanche rendermene conto mi trovo stretta tra le sue braccia. Cavoli che buon profumo di fresco, di pungente e anche un po' di fumo. Alzo la testa per cercare di guardarlo negli occhi, perché sì è molto più alto di me. Diamine avvolta tra le sue braccia muscolose scompaio!
:" Non pensavo che da voi si usasse abbracciare la gente":" In effetti non si usa spesso, ma come ti ho detto molte volte io faccio quello che cazzo mi pare" la sua stretta piano piano diventa meno forte e poco dopo ci troviamo esattamente come prima: uno di fronte all'altra:" Cosa pensi di fare ora, te le farai tornare bianche?" dice diventando improvvisamente serio:" Certo, perché non dovrei?!":" Perché non ne hai bisogno":" Sì invece. Senti ti ringrazio perché mi stai dicendo che non ne ho bisogno ma non è così, se le vedessi anche tu cambieresti idea, e poi è l'unico modo per sentirmi meno diversa. Tu non puoi capire" sbuffa e si tocca il lato sinistro del collo dove sopra c'è tatuato una di quelle cose che si usano in guerra che penso si chiami granata:" Non puoi provare a starci, anche solo per un giorno?":" Magari un giorno sì, ma quel giorno non è oggi":" Allora vai, tanto non c'è modo di fati cambiare idea giusto?":" Purtroppo no" e nei suoi occhi noto un senso di sconforto, di tristezza proprio come il mio. Appena si accorge di questo mette come un muro, una barriera davanti a sé e dice:" Forza, così poi iniziamo"
:" Forza, colpisci!" mi dice mentre stiamo in volo:" Brava, ancora" e gli tiro un calcio:" Perfetto, direi che va bene, facciamo un po' di pausa" appoggio i piedi a terra e andiamo in cucina:" Cazzo, non c'è niente!" dice aprendo il frigo:" Aspetta, ci sono alcuni rimasugli di paste diverse, potrei cucinare quelli in bianco" faccio una faccia schifata:" Ok, hai ragione, pessima idea":" Allora che si fa, mi lasci digiuna?":" No, oggi sei migliorata molto nell'allenamento quindi ti voglio premiare, andiamo":" Andiamo dove?":" A pranzo fuori ovviamente"

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