Summer
:" Pensi che quella casa vada bene?" gli chiedo indicando attraverso il finestrino della macchina:" No, vedi si intravedono delle ombre" sbuffo:" Troveremo mai un posto dove stare? Sono ore che vaghiamo senza meta":" Sì tranquilla, qualcosa troveremo" accendo la radio.
:" Ancora sono aspri gli scontri tra Rivoluzionari e Conservatori. Da poco questi ultimi sono andati in una casa perché erano convinti che fosse il luogo dove si erano nascosti Summer e Tristan e..."
Ci guardiamo:" Cazzo, quella stronza di Katia aveva ragione" dice sconcertato massaggiandosi la fronte:" Chi lo avrebbe mai detto":" Amore e quell'hotel laggiù":" Sì cazzo, quell'hotel è abbandonato da anni! Proviamo ad andarci"
:" Stai attenta, va bene? Non possiamo sapere se ci sia qualche conservatore qui dentro. Stai sempre dietro di me":" Va bene" dico tenendogli la mano, lui me la stringe forte e con quella libera prende due pistole e me ne porge una:" Per sicurezza". Apriamo le grandi porte e all'interno tutto è buoi, dopo vari tentativi riusciamo a trovare l'interruttore. Io mi stropiccio gli occhi non più abituati alla luce:" Sembra proprio un hotel di lusso":" Sì lo era ma poi il proprietario ha fatto un po' di cazzate e ha dovuto chiuderlo visto che era pieno di debiti. Sicuramente il fatto che l'hotel si trovasse in un luogo isolato non l'ha certo aiutato" mi spiega, apre di nuovo bocca per aggiungere qualcosa ma la richiude subito e si mette in allerta sentendo dei rumori:" Cos'è stato?" chiedo sottovoce:" Non lo so, stai sempre dietro di me".
Tutte le luci si spengono e il cuore inizia a battermi fortissimo:" Non siamo soli" sento che qualcuno colpisce Tristan e lui dopo aver barcollato un po' all'indietro restituisce il colpo:" Stai attenta piccola, sento dei passi venire da destra" io inizio a dare pugni all'aria finché non colpisco quello che mi sembra essere un braccio. Anche se riusciamo a mettere a segno molti colpi erano troppi, veramente troppi e alla fine, dopo averci accerchiato, ci immobilizzano legandoci le mani e sbattendoci a terra:" Non fatele del male ok? Se dovete prendervela con qualcuno fatelo con me! Che uomini sareste se ve la prendereste con una ragazza! Risolviamocela tra noi e..." gli danno un calcio sul fianco e lui fa un rantolo di dolore:" Stai zitto, accendiamo la luce, vediamo chi sono questi Conservatori che si sono provati ad infiltrare nel nostro nascondiglio":" Aspettate, noi non siamo dei Conservatori, siamo dalla vostra parte" dico riempita da un coraggio incredibile: ho così paura che ci uccidano:" Sì certo, dicono tutti così" dice un ragazzo piantato di fronte a noi con i capelli corvini che gli arrivavano fino alle spalle e la corporatura abbastanza possente. Certo mai quanto quella di Tristan. Io a quelle parole sono presa da un grande sconforto:" Lasciali perdere Summer, non ci crederanno mai" dice dopo aver fatto un colpo di tosse e marcando molto il mio nome. Cosa molto strana visto che non mi chiamava più così:" Aspettate, voi siete Summer e Tristan, quei Summer e Tristan?" dice un altro ragazzo avvicinandosi a noi ma questa volta aveva i capelli biondi, alla sua vista il mio cuore sembra come esplodere: da quant'era che non vedevo un angelo!
:" Sì fratello, in carne ed ossa" dice Tristan:" Dai Harry, cosa aspetti, liberali":" Non lo so, non mi fido ancora del tutto":" Ma come no! Tutto torna, le descrizioni del loro aspetto che hanno dato coincidono" Harry non è ancora convinto:" Se sei veramente Summer facci vedere le tue ali" io sospiro perché le mie ali mi facevano ancora sentire un po' in imbarazzo e gliele mostro:" Cazzo! Sono proprio loro, Peter avevi ragione!" dice entusiasta, come se di fronte a lui ci fossero delle specie di eroi. Dopo che Peter ci ha liberati io lo osservo per qualche secondo e non posso fare a meno di pensare che io e lui non siamo per nulla uguali. Mentre prima provavo gioia nel guardarlo ora provo solo smarrimento: io non ero della sua stessa razza, io non ero della razza di nessuno. La mia testa inizia ad addentrarsi in pensieri taglienti e inizia a mancarmi l'aria:" Grazie ragazzi..." dice Tristan bloccandosi quando incrocia il mio sguardo:" Piccola, che succede?" chiede spaventato: è incredibile come da un solo sguardo riuscisse a capire ogni cosa. Tutti si avvicinano iniziando a chiedermi cose che non capisco, le loro voci iniziano a rimbombare:" Ragazzi ci potete lasciare soli? Tutta questa confusione non la sta aiutando di certo" loro annuiscono e fanno come gli aveva chiesto:" Piccola tranquilla, ora siamo soli, ci sono io con te non preoccuparti" dice stringendomi forte:" Cosa c'è, ti hanno colpita? Cazzo qualunque cosa sia gliela farò pagare a quei figli di puttana" chiede facendomi aria con le mani. Io dopo aver sbattuto per tre o quattro volte le palpebre dico con un filo di voce:" Ho avuto solo un mancamento, mi sento già meglio, mi aiuti a rialzarmi?" e lui delicatamente muove le braccia che mi circondano verso l'alto per farmi sedere:" Ti sei pressa un grande spavento eh!" dice accarezzandomi la guancia e sorridendomi sollevato che non fosse nulla di grave:" Sì, ma il vero motivo per cui mi sono sentita male non è questo, tutto è cominciato quando ho visto Peter. Vedi lui un angelo mentre io cosa sono eh? Non sono nulla e poi non so neanche nulla di me! Sono figlia di Lucifero, capisci? Quello che ho sempre creduto essere mio padre in realtà non lo è! E poi io non sarei neanche dovuta nascere cazzo!" dico sputando fuori tutto quello che ho dentro:" Piccola non siamo certi che Katia abbia ragione...":" Ma certo che ce l'ha! Ok forse prima potevamo pensare di no ma quando ho sentito alla radio che i Conservatori erano andati nella casa dove ci eravamo nascosti non ho avuto più dubbi. Questo spiegherebbe il mio diverso colore di capelli e di ali. Non lo capisci? Ha ragione su tutto! Io non sono niente!":" Lo so, per te è tutto uno shock, tuo padre non è veramente tuo padre ma pensa che almeno ora sai finalmente la verità su chi sei, sei la figlia di Lucifero cazzo, chissà quanti poteri hai e non hai ancora scoperto! E poi Richard è un coglione, non ci hai perso niente. Non puoi arrenderti ora piccola, hai visto gli occhi di quelle persone quando hanno scoperto chi eravamo? Loro credono in noi, credono in te. Ok, tu non appartieni a nessuna razza ma come ti ho sempre detto questo ti rende unica e sei la sola capace di risolvere questo casino e abbattere quel dannato muro. Non è vero che non sei niente, tu sei tutto, sei tutto per i Rivoluzionari, sei tutto per me. Ora ti senti confusa e non capisci più chi sei ma io invece lo so, tu sei e sarai sempre la mia Summer. Lo so, non saresti dovuta nascere ma neanche io se è per questo e invece eccoci qui, pronti e carichi per fottere lo stesso mondo che non ci voleva" ci abbracciamo e baciamo e io grazie alle sue parole sono pervasa da una scarica di adrenalina:" Forza, è ora di far vedere ai Conservatori chi comanda"
:" Siete pronti ragazzi?" chiedo incitandoli: dopo quella conversazione con Tristan tutti mi avevano detto che mi volevano come capo e mi hanno chiesto cosa dovessero fare. Ho proposto loro di smetterla di scappare, di far capire ai Conservatori dove fossimo per batterli e finire finalmente questa guerra:" Eccoli" dice Tristan guardando fuori dalla finestra:" Sono pronti tutti i macchinari?":" Sì Summer, tutto al suo posto":" Perfetto" infatti loro appena erano arrivati qui avevano iniziato a costruire trappole e botole per sconfiggere i nemici:" Sono sempre più vicini, ragazzi ricordatevi le vostre postazioni" dice Tristan e poi si gira verso di me e mi fissa:" Ti amo piccola":" Anche io ti amo, con tutta me stessa". Le porte si spalancano e noi iniziamo a mettere in atto il piano. Come ninja ci muoviamo nell'ombra e in poco tempo l'esercito dei Conservatori è decimato grazie ai nostri colpi e alle varie trappole:" E' il momento di avviare il piano B" dice il loro comandante:" Mi dispiace Rivoluzionari, non avremo voluto arrivare a questo punto ma a quanto pare siete più forti del previsto, ci servirà un aiuto in più" dice ridendo. Ci guardiamo tra di noi non riuscendo a capire di cosa stia parlando. La terra inizia a tremare:" Ma cos'è?" chiedono tutti:" Sembrano dei passi" dico dopo aver colpito un altro Conservatore:" Cazzo, sono i giganti!" dice Tristan:" Ma non si erano estinti?" chiede Peter:" A quanto pare no, state tutti pronti".
Purtroppo ha ragione, dalle alte porte entrano proprio i giganti dovendosi abbassare a causa della loro altezza, sono mostruosi: gli unti capelli lunghi e neri coprono gli occhi completamente bianchi e la loro pelle è anch'essa unta, sporca e piena di bozzi e bubboni. Per un certo periodo di tempo riusciamo a combatterli: a uno dei tre gli si incastra il piede in una botola. Tutti noi superstiti ci dirigiamo librandoci in aria verso di lui per colpirlo. Gli altri, due dopo aver visto che siamo riusciti ad uccidere il loro fratello, diventano ancora più furiosi e afferrano molti di noi con le mani per poi sbatterci al suolo. Non possiamo continuare, ci avrebbero uccisi tutti:" Ritirata! Seguitemi, andiamo verso l'ascensore" urlo: infatti abbiamo anche pensato a una possibile via di fuga mentre ideavamo il piano e l'ascensore era quella perfetta. Ci avrebbe portati nel garage sotterrano e da lì saremo fuggiti:" Forza tutti dentro!" dico ma c'è chi è rimasto indietro:" Piccola dobbiamo andare":" No, non possiamo lasciarli":" Dobbiamo farlo, guarda i giganti si stanno avvicinando":" No amore non...":" Mi dispiace per loro" e spinge il pulsante per scendere:" No!" strillo, lui mi blocca da dietro e io mi cerco di divincolare dalla sua presa salda ma invano:" Non possiamo lasciarli lì!" continuo a strillare:" Sono il vostro capo e vi ordino di..." non finisco la frase perché tutti scuotono la testa, sono dalla parte di Tristan. Vediamo il pulsante con la freccia che va verso l'alto lameggiare:" Stanno richiamando su l'ascensore" dice Peter e così esso sale ma sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto: infatti dalle porte trasparenti assistiamo a uno spettacolo raccapricciante. C'è sangue che spruzzava ovunque e stesi senza vita così tanti dei nostri, i pochi che sono ancora vivi battono sulle porte dell'ascensore chiedendoci di aprire:" Dobbiamo fare quello che ci dicono!":" No, se aprissimo le porte i giganti ucciderebbero anche noi" dice una ragazza:" Esatto dobbiamo lasciarli, sono spacciati ormai e poi l'ascensore è troppo pieno non centrerebbero mai" dice Peter e poi aggiunge:" Che faccio Tristan, spingo il bottone per scendere di nuovo?":" Sì" dice:" No!" strillo vedendo tra i volti supplicanti e doloranti anche quello di Harry. Continuo a dire di risalire ma nessuno mi ascolta, sono sconvolta e tutto è reso più straziante dal fatto che per altre due o tre volte distanti qualche minuto l'una dall'altra il bottone lameggia e noi ogni volta continuiamo a ripremere quello per scendere. Poi ad un tratto più nulla, tutti si sono fatti il segno della croce non importa se siano angeli o demoni, tutti lo hanno fatto e c'è anche chi ha fatto qualche preghiera per loro sottovoce.
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𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊 & 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒏𝒊
RomanceSe cercate un libro senza colpi di scena, suspance e dubbi da chiarire questo libro non fa per voi. Due regni: quello degli angeli e dei demoni sono in continua lotta e sono divisi da un possente e altissimo muro magico. Esso si espande più da una p...